Palazzo della Ragione, Mantova
L’annuncio era già arrivato nei mesi scorsi: Mantova accoglierà una delle collezioni private d’arte contemporanea più influenti al mondo, quella raccolta dalla influente mercante d’arte Ileana Schapira Sonnabend insieme al marito Michael Sonnabend. Ora c’è la data ufficiale: sabato, 29 novembre 2025, aprirà al pubblico la Sonnabend Collection Mantova, ospitata nel rinnovato Palazzo della Ragione, con la direzione artistica di Mario Codognato. La gestione del progetto è affidata al Comune di Mantova insieme alla Sonnabend Collection Foundation e a Marsilio Arte, con l’allestimento curato da unostudio e il sostegno di BPER Banca.
La città simbolo del Rinascimento di Mantegna e Giulio Romano, si prepara dunque ad accogliere capolavori di Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein, Andy Warhol, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano, Jannis Kounellis, Bruce Nauman, Anselm Kiefer, Jeff Koons e molti altri. Undici sale per un percorso che ripercorre i movimenti cruciali della seconda metà del Novecento, dalla Pop Art al Minimalismo, dall’Arte Povera alla fotografia concettuale, fino alle sperimentazioni americane ed europee degli anni Ottanta.
La collezione racconta la biografia di Ileana, nata a Bucarest 1914, in una famiglia ebrea cosmopolita, formatasi tra Venezia e Bucarest, prima moglie di Leo Castelli e poi compagna di vita e di lavoro di Michael Sonnabend. Con loro e con il figlio adottivo Antonio Homem, Ileana costruì una rete che, tra Parigi e New York, orientò la geografia dell’arte: fu lei a introdurre la Pop Art in Europa e a portare a New York l’Arte Povera, aprendo una via di scambio tra due mondi allora percepiti come distanti.
«Abbiamo lavorato a lungo, insieme alla Sonnabend Collection Foundation guidata da Antonio Homem, al direttore artistico Mario Codognato e a Marsilio Arte, per dare vita a un progetto che per noi è strategico. Con questo museo, Mantova entra a pieno titolo nel mondo dell’arte contemporanea e si posiziona sulla mappa del Grand Tour culturale europeo. Quello che inaugureremo il 29 novembre non è solo un museo, ma un tassello fondamentale per il futuro di Mantova. Vogliamo che l’intera città e tutti gli amanti dell’arte diventino protagonisti di questo percorso», ha dichiarato il sindaco Mattia Palazzi.
«Durante tutta la mia vita e durante tutto il mio lungo ed eccezionale tragitto con Ileana e Michael, abbiamo sempre condiviso con gli altri la nostra passione, il nostro entusiasmo e la nostra fiducia nell’arte e nell’impegno e nella lungimiranza degli artisti. Per questa ragione sono felice di poter condividere tutto ciò, come una grande biografia visiva, in questa magnifica città, che è essa stessa una meravigliosa opera d’arte», ha raccontato Antonio Homem, presidente della Sonnabend Collection Foundation.
In esposizione, capolavori iconici dell’arte americana, come Figure 8 di Jasper Johns (1958), Little Aloha di Roy Lichtenstein (1962), Campbell’s Soup di Andy Warhol (1962), Kite di Robert Rauschenberg che vinse il Leone d’Oro alla Biennale del 1964. E poi gli altri artisti seminali della Pop Art, come Jim Dine, James Rosenquist e Tom Wesselmann, senza dimenticare la ricerca coeva in Italia di artisti come Michelangelo Pistoletto e Mario Schifano.
Il percorso continua con opere cardinali dei movimenti dell’arte degli anni Sessanta e Settanta come il Minimalismo con Donald Judd e Robert Morris e i loro rivoluzionari sviluppi nel campo della scultura con Bruce Nauman e Richard Serra, nonché con l’Arte Povera, che Sonnabend ha esposto per prima a New York, con artisti di assoluto spessore come Giovanni Anselmo, Jannis Kounellis, Mario Merz, Giulio Paolini e Gilberto Zorio.
«Michael e Ileana Sonnabend hanno sempre avuto un legame profondo con l’Italia, che conoscevano e amavano con uno sguardo unico e sorprendente», ha ricordato Codognato. «Per questo motivo è particolarmente significativo che la straordinaria collezione da loro costruita trovi oggi casa proprio nel nostro Paese, a Mantova. Michael aveva una conoscenza e una passione per Dante davvero fuori dal comune, e il fatto che questa raccolta sia ospitata in un edificio del XIII secolo sembra quasi un destino scritto. Ileana, invece, è stata una figura decisiva per molti artisti italiani del dopoguerra, contribuendo a farli conoscere e apprezzare negli Stati Uniti: questo omaggio alla sua figura e alla sua opera rappresenta quindi un capitolo naturale della sua stessa storia».
L’interesse da parte di Sonnabend per gli sviluppi della fotografia e della performance è testimoniato dalla collaborazione con artisti di generazioni diverse, da Bernd & Hilla Becher a Luigi Ontani, da Vito Acconci a Gilbert & George, da Candida Hoefer a Matthias Schaller. A suggellare l’itinerario, la pittura tedesca degli anni Ottanta con Jorg Immendorff, Anselm Kiefer e A.R. Penck e la ricerca americana “postmoderna”, con Jeff Koons e Haim Steinbach.
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