21 gennaio 2025

Mantova, la Sonnabend Collection arriva a Palazzo della Ragione

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Palazzo della Ragione di Mantova diventerà la sede permanente della prestigiosa Sonnabend Collection: in esposizione, i capolavori del contemporaneo, tra Pop Art e Arte Povera

Roy Lichtenstein - Little Aloha

Mantova si prepara ad accogliere una delle raccolte d’arte contemporanea più significative al mondo: nell’inverno del 2025, il rinnovato Palazzo della Ragione diventerà la sede permanente della Sonnabend Collection. Promosso dal Comune di Mantova in collaborazione con la Sonnabend Collection Foundation e Marsilio Arte, il progetto segna l’arrivo di un patrimonio artistico che racconta i movimenti fondamentali dell’arte americana ed europea della seconda metà del secolo scorso. Una selezione di 120 opere è inoltre conservata a Ca’ Pesaro, in deposito a lungo termine alla Fondazione Musei Civici di Venezia, dove almeno una sala è sempre dedicata alla collezione Sonnabend.

Palazzo della Ragione, Mantova
Palazzo della Ragione, Mantova

Ileana Sonnabend, una vita per l’arte

La Sonnabend Collection è il risultato della visione di Ileana Sonnabend, mercante d’arte di origini romene, del marito Michael Sonnabend e del loro figlio adottivo Antonio Homem. Attraverso la loro attività, i Sonnabend hanno svolto un ruolo cruciale nel promuovere la Pop Art americana in Europa e i movimenti d’avanguardia europei negli Stati Uniti, costruendo una collezione che rappresenta un ponte culturale tra i due continenti. «Abbiamo sempre condiviso la nostra passione per l’arte con gli altri. Poter esporre la collezione in una città magnifica come Mantova è un privilegio che celebra l’impegno e la lungimiranza di Ileana e Michael», ha dichiarato Antonio Homem, presidente della Sonnabend Collection Foundation.

Palazzo della Ragione, Mantova
Palazzo della Ragione, Mantova

Nata a Bucarest nel 1914, Ileana Schapira fu una figura centrale nella diffusione dell’arte contemporanea tra Europa e Stati Uniti. Dopo aver sposato Leo Castelli nel 1934, fuggì con lui a New York durante la Seconda Guerra Mondiale, dove Castelli aprì la sua prima galleria. Divorziati nel 1959, Ileana intraprese un percorso autonomo, sposando nel 1960 Michael Sonnabend, studioso di Dante.

Nel 1962, fondò la Galerie Ileana Sonnabend a Parigi, promuovendo artisti americani e giovani italiani come Mario Schifano, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis e Mario Merz. Nel 1970 aprì una galleria a SoHo, New York, che contribuì a trasformare il quartiere in un centro nevralgico dell’arte contemporanea. La galleria divenne celebre per le performance sperimentali, tra cui Underneath The Arches di Gilbert & George e Seedbed di Vito Acconci, che sfidavano le convenzioni artistiche del tempo.

Palazzo della Ragione, Mantova
Palazzo della Ragione, Mantova

La Sonnabed Collection arriva a Palazzo della Ragione: il percorso

L’arrivo della Sonnabend Collection nel Palazzo della Ragione crea dunque un ponte ideale tra il Rinascimento e il contemporaneo. La figura di Ileana Sonnabend, come mecenate e promotrice dell’arte, richiama per molti versi quella di Isabella d’Este, che fece di Mantova un epicentro culturale durante il Quattrocento. «Mantova, città del Rinascimento, entra nella mappa globale dell’arte contemporanea con una delle principali collezioni del mondo. È un successo per l’Italia e un passo decisivo per la nostra città», ha dichiarato Mattia Palazzi, sindaco di Mantova, sottolineando il valore strategico di questo progetto.

Robert Rauschenberg – Kite

Risalente al 1250 e adibito a palazzo del Comune e poi a mercato, durante la signoria dei Gonzaga fu congiunto al palazzo del Podestà, quindi, nel Quattrocento, usato come palazzo di Giustizia e archivio notarile. Una serie di interventi tra Seicento e Settecento ne cambiò parzialmente la conformazione, fino al ripristino negli anni ’40 del Novecento, che riportò la facciata al suo aspetto originaro. Il palazzo ha subito danni dal terremoto dell’Emilia del 29 maggio 2012 ed è stato utilizzato per mostre ed eventi.

Il percorso espositivo, sviluppato in 11 ambienti, è stato realizzato dall’architetto Federico Fedel, mentre Marsilio Arte curerà la gestione, la comunicazione e il coordinamento delle attività.  Capolavori iconici dell’arte americana, come Figure 8 di Jasper Johns (1958), Little Aloha di Roy Lichtenstein (1962), Campbell’s Soup di Andy Warhol (1962) e Kite di Robert Rauschenberg, premiato con il Leone d’Oro alla Biennale del 1964, trovano spazio accanto a opere fondamentali della Pop Art di Jim Dine, James Rosenquist e Tom Wesselmann. Il dialogo si estende alle ricerche coeve in Italia, rappresentate da artisti come Michelangelo Pistoletto e Mario Schifano.

Il percorso prosegue con lavori fondamentali dei movimenti degli anni Sessanta e Settanta, tra cui il Minimalismo di Donald Judd e Robert Morris, arricchito dalle innovative esplorazioni scultoree di Bruce Nauman e Richard Serra. Un posto centrale è occupato dall’Arte Povera, che Ileana Sonnabend introdusse a New York, con opere di Giovanni Anselmo, Jannis Kounellis, Mario Merz, Giulio Paolini e Gilberto Zorio.

Jeff Koons – Wild Boy and Puppy-min

L’attenzione di Sonnabend per la fotografia e la performance emerge chiaramente dalla collaborazione con artisti di diverse generazioni, tra cui Bernd & Hilla Becher, Luigi Ontani, Vito Acconci, Gilbert & George, Candida Höfer e Matthias Schaller. A completare questo straordinario itinerario sono le ricerche pittoriche della Germania degli anni Ottanta, con Jörg Immendorff, Anselm Kiefer e A.R. Penck, e quelle americane coeve di artisti come Jeff Koons e Haim Steinbach, che suggellano un racconto visivo di grande complessità e ricchezza.

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