Caos Terni: il comune (ri)lancia un nuovo bando sui musei

di - 23 Ottobre 2019

Il Comune di Terni torna sui propri passi e sforna un “piano b” per provare a chiudere l’interminabile vicenda relativa all’affidamento in concessione dei servizi di gestione del principale complesso museale della città. O, meglio, dovremmo parlare di un “piano c”, visto che, dopo il fiasco totale della prima emanazione, quando il bando di gara era andato completamente deserto, nonostante le varie visite e sopralluoghi da parte di potenziali investitori dei giorni precedenti, e la successiva ipotesi di una gestione “interna” del polo culturale da parte dell’amministrazione – anche questa presto tramontata – alla fine si è scelto di fare dietro-front. Provando a riallestire una procedura di gara più appetibile rispetto alla precedente, racimolando qualche risorsa in più da destinare al bando e ritoccando alcuni aspetti gestionali nel tentativo di creare le condizioni per attrarre, stavolta, qualche investitore.

Nel bando, ancora in fase di pubblicazione ma già deliberato dall’amministrazione comunale, vengono destinati circa 100mila euro in più all’anno, oltre a estendere la durata della concessione da cinque a otto anni, in modo da poter offrire migliori condizioni di ammortamento all’eventuale soggetto aggiudicatario. In totale si parla di oltre 1.700.000 mila euro di base d’asta (al netto dell’Iva), per la concessione della gestione integrata del sistema museale, espositivo e teatrale ternano (dunque museo Caos, teatro Secci e anfiteatro romano). La delibera che approva il capitolato di gara e, dunque, dà il via alla nuova procedura di evidenza pubblica – la cui apertura dei termini dovrebbe avvenire nella settimana compresa tra il 20 e il 27 ottobre – vede crescere la cifra messa a disposizione dell’eventuale vincitore ma anche la durata dell’appalto, per un valore di circa 220mila euro all’anno della concessione, e oltre 260 mila di oneri complessivi per Comune. Con il capitolato di gara che è stato “asciugato” per renderlo più appetibile possibile, eliminando tutte le “zavorre” che rendevano più complessa la gestione. Partendo da una riduzione delle giornate in cui il Comune si riserva l’uso degli spazi (fino a 50 all’anno per il Secci e fino a 10 l’anno per l’anfiteatro romano) oltre a dare la possibilità di stabilizzare il chiosco stagionale posizionato nell’area antistante all’anfiteatro, un tempo soltanto stagionale.

Secondo l’amministrazione si tratta oggi dell’unica strada percorribile, nella speranza generale che, stavolta, ci sia qualcuno interessato a presentare una proposta grazie ai fondi in più trovati dalla ragioneria. Dopo una serie di riunioni mirate che hanno coinvolto parte della giunta e i vari uffici tecnici del Comune, durante le quali si è riflettuto sulla possibilità di internalizzare il servizio di gestione del polo, magari attraverso uno spacchettamento delle varie aree (come riportato nel nostro precedente articolo), ci si à resi conto che non potevano esserci le condizioni per un percorso di questo tipo.

Ora, dunque, non rimane che attendere qualche altra settimana per conoscere le sorti del muso ternano, con il bando che verrà pubblicato entro la fine di ottobre, per un iter che andrà quindi a compimento entro la fine di novembre, per poi procedere all’aggiudicazione in vista della scadenza (il 31 dicembre 2019) della proroga concessa all’attuale gestore. Il quale, peraltro, non sembra intenzionato a partecipare, continuando a ritenere impossibile una gestione adeguata del complesso museale sotto queste condizioni, a prescindere dalle zavorre eliminate o dagli anni di durata della concessione. Eliminando così un’opzione dalla rosa dei possibili partecipanti alla gara e andando a restringere ulteriormente le possibilità. Per una strada che continua a essere in salita per il Caos, che in caso di un’altra gara deserta, correrebbe addirittura il rischio di chiudere i battenti a partire dal nuovo anno.

@https://www.twitter.com/AleCrisantemi

Nato nel 1980, è appassionato di arte, con particolare propensione per quella figurativa, collabora con Exibart dal 2008. Nonostante la formazione self-taught nel campo dell'arte, si è affermato nel tempo come esperto di pittura, partecipando alla giuria di numerosi concorsi e collaborando come corrispondente di arte e cultura per varie testate. Tra i vari incarichi per Exibart, cura oggi la rubrica Case ad Arte dedicata alle dimore degli artisti in Italia e all'estero.

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