Meuble Paris ha aperto le danze a Parigi Le Bourget con la presentazione di grandi novità e lanci esclusivi. Si tratta della prima edizione che vede l’unione del
Salon du Meuble e di
Planète Meuble Paris, grazie anche a una progressione del mercato del mobile in Francia che non si registrava da 30 anni.
Tra le novità più forti, le creazioni di giovani designer che sotto l’egida dell’operazione
Tremplins hanno avuto l’opportunità di incontrare possibili produttori, imprese e media. Interessante la collezione di
Marc Neuhoff, che realizza i suoi mobili partendo dalle tavole e dalle basting (tavolette di pino) che fa “invecchiare” prima di lavorarle in modo da conservare la loro storia.
Melting pot tra contemporaneo e antico è invece la collezione del neonato gruppo
Idéel, incontro tra il legno scolpito dell’architettura indiana e la progettualità contemporanea, incarnato in oggetti come la lampada
Lanterne Tyr, caratterizzata da un’estetica assolutamente contemporanea posata su una colonna indiana.
Per la prima edizione di
Meuble Paris, e nell’ambito del suo programma annuale di
Aides à la Création,
VIA ha presentato la
Carte Blanche attribuita al designer
Jean-Louis Frenchin, i dieci
Aides à Projet e il nuovo programma
Projet Partenarial: Création et Maîtrise d’Art, frutto della collaborazione tra il designer
Philippe Nigro e i
Compagnons du devoir.
In parallelo, a Paris-Nord Villepinte,
Maison&Objet e i saloni affiliati
Now! Design à vivre,
Maison&Objet éditeurs e
Scènes d’intérieur hanno svelato le nuove collezioni glamour primavera/estate.
Seguendo la tradizione, anche in questa edizione sono stati decretati i designer dell’anno: al fianco della carismatica architetta e designer
Zaha Hadid, un trio di designer che secondo Parigi incarnano lo spirito della creazione:
Patricia Urquiola,
Kelly Hoppen e
Carolyn Quartermaine, insieme all’icona nazionale
Pierre Paulin, designer
Meuble Paris 2008.
Maison&Objet forse più di
Meuble Paris è l’evento dell’anno parigino per l’universo dell’interior design. Tra le novità, lo spazio
Maison&Objet musées dedicato al mercato del regalo culturale con il sostegno dell’AMI (Associazione Musei e Industrie) che studia lo sviluppo dei prodotti derivati del patrimonio artistico.
Dal 1995
Maison&Objet è anche vetrina per la produzione di designer europei emergenti con il progetto
Les Talents à la carte. I sei talenti presentati mischiano arte e design, parlano di argomenti gravi in modo leggero, ludico e poetico, come
Roxane Andrès, giovane designer di Lione, che con il progetto
Panser Autrement riflette sull’interazione tra due mondi ermetici l’uno all’altro: arte e medicina.
Il salone professionale che si avvicina di più all’innovazione all’interno di
Maison&Objet è sicuramente
Now! Design a vivre, che in questa edizione è stato vetrina, tra gli altri, per il nuovo canapé
Skin di
Jean Nouvel prodotto per Molteni&C, ma anche per le novità del gruppo milanese
Industreal con la
soft collection di
Maurizio Meroni, che utilizza materiali iridescenti speciali della Kvadrat, e per la
Porcelain collection firmata da
De Lucchi,
Mendini,
Sottsass e
Sowden. E poi le colorate creazioni di
Domestic, gruppo animato da
Stephane Arriubergé e
Massimiliano Iorio che vede la collaborazione di designer, grafici e artisti all’ideazione di sticker murali come la collezione
Vynil e la recente
Wall Drawings, più puntuale ed elaborata rispetto alle precedenti produzioni.
Anche ai Saloni parigini non sono mancate le collezioni dettate da una consapevolezza
Ecodesign di aziende quali Ethnicraft, Sempre (con l’utilizzo di teck riciclato e pietra) e Celio, che adopera materie prime non inquinanti, controlla l’eliminazione degli elementi di scarto, l’autonomia energetica e gli imballaggi in cartone riciclato.
Sotto l’insegna
Eco Design Bois Bourgogne, una dozzina di imprese e designer hanno presentato differenti modi di mettere in opera l’eco concept con del legno della Bourgogne d’origine certificata, come in
Peacock di
Ariane Epstein e
Jean-Sébastien Lagrange prodotta da Eurosit, la cui forma tridimensionale ottenuta dal taglio di un unico pannello piano rimane smontabile, in modo da ridurre i volumi di trasporto.
Se nei due Saloni è stata presentata con successo una miriade di oggetti, progetti e novità, non c’è stato lo stesso riscontro per il Salone off di Parigi, quest’anno ancora più limitato rispetto all’edizione 2007. Bisognerà attendere i
Designer’s Days di giugno, un percorso sul tema della materia e del colore tra gallerie, showroom e atelier di designer Paris-based che dura il tempo di un week-end, per vedere la risposta della creatività dal basso al congegnato design di prodotto delle imprese.