Arte in movimento: otto documentari da vedere durante le feste

di - 25 Dicembre 2020

C’è un posto alternativo a musei e gallerie per approfondire il mondo dell’arte: il cinema. Il formato audiovisivo può attirare l’attenzione non solo degli esperti del settore dell’arte ma anche di un pubblico più ampio, che può lasciarsi incuriosire da un artista, da un movimento o da un tema. L’arte è ovunque e ispira ogni settore. Architettura, design, fotografia, moda, pittura, trasformano il mondo con la loro bellezza, innovazione e capacità di espressione e sostenibilità. Oggi vogliamo proporvi otto documentari da guardare per curiosità, per conoscere qualcosa di nuovo o semplicemente per trascorrere un po’ di tempo in queste festività natalizie: le discipline spaziano dall’arte al fashion design, dall’architettura alla fotografia. Scegliete quella che vi appassiona di più o che vi interessa scoprire, per trascorrere un pomeriggio che potrebbe anche cambiare la vostra vita (e auguri!).

Body of Truth (2019)

Marina Abramovic, Sigalit Landau, Shirin Neshat e Katharina Sieverding, quattro donne segnate dalla guerra del XX secolo, sono le protagoniste del documentario Body of Truth. Attraverso conversazioni e note sulle loro perfomance, il film propone un ritratto, sia artistico che umano, di quattro grandi figure dell’arte contemporanea che usano il corpo femminile – il proprio e quello degli altri – come mezzo per la loro pratica artistica. Il documentario approfondisce i conflitti che hanno plasmato la loro creatività e mette in evidenza il valore del corpo come arma politica.

Shooting the Mafia (2019)

Sempre in chiave femminile, Shooting the Mafia è il ritratto della fotografa italiana Letizia Battaglia, famosa per aver documentato le atrocità della mafia e la decadente bellezza di Palermo, capoluogo siciliano. Le sue foto, rigorosamente in bianco e nero, mostrano i morti della mafia e anche i mafiosi in pieno volto, spesso immortalati qualche istante prima dell’arresto. Prima donna in Italia a essere assunta come fotoreporter dal giornale L’ora, diventando così un personaggio di rilievo nell’emancipazione della figura femminile.

The New Bauhaus (2020)

Negli anni ’20, László Moholy-Nagy è stato uno degli insegnanti più visionari della famosa scuola Bauhaus in Germania, dove insegnò insieme ad altri grandi artisti come Paul Klee, Josef e Anni Albers, Gunta Stolzl, Kandinsky e Marcel Breuer. In questo documentario, Alysa Nahmias approfondisce l’avventura dell’artista nell’iconica istituzione fino al suo esilio negli Stati Uniti nel 1937, sotto la pressione dei nazisti, dove fondò il Nuovo Bauhaus. Un tour attraverso una delle menti che hanno plasmato l’arte e il design più contemporanei, combinando immagini ed interviste, questo film ci fa immergere in un periodo di grande dinamismo nella storia dell’architettura e del design.

Just Meet (2019)

La sfida di costruire una struttura architettonica nel deserto. A prima vista, questa è la trama di Just Meet, il nuovo documentario realizzato dalla regista messicana Fernanda Romandía sull’architetto giapponese Tadao Ando e la sua Casa Wabi, in Messico. Dietro la sfida, un viaggio intimo su concetti come vita, arte e bellezza. E soprattutto una passione: l’architettura. Quella passione che Tadao Ando scoprì all’età di 15 anni, dopo essere stato attratto dal mestiere del falegname, è il filo conduttore del documentario Just Meet, una storia narrata in prima persona che inizia nello studio dell’architetto in Giappone e termina con la costruzione di Casa Wabi sulla costa di Oaxaca.

McQueen (2018)

Uno sguardo personale all’incredibile vita, carriera e arte di Alexander McQueen. Attraverso interviste esclusive ai suoi amici e famigliari, archivi, immagini particolari e musiche, il documentario offre un ritratto emozionante di un visionario tormentato della moda.

Flower Punk (2019)

Un breve documentario sull’artista giapponese Azuma Makoto, noto per aver inviato le sue sculture floreali nello spazio o per averle sommerse sul fondo dell’oceano.

Chair Time: A History of Seating (2020)

Vitra ha pubblicato un film di 90 minuti che esplora lo sviluppo delle sue sedie dal 1800 ai giorni nostri. Intitolato Chair Times: A History of Seating e diretto dal regista Heinz Butler, il video di 90 minuti si concentra su 125 sedie iconiche della collezione Vitra Design Museum.

Keith Haring: Street Art Boy (2020)

Un nuovo documentario sull’artista e graffitista americano Keith Haring. Narrato dal suo punto di vista, racconta del suo impatto sulla cultura popolare, artistica, politica americana degli anni ’80. Il documentario, raccontato con interviste inedite, ci mostra come Haring sia riuscito a diventare un’icona della cultura pop e come, in un solo decennio, abbia lasciato un’eredità così viva e contemporanea. Tra le chicche, un accesso esclusivo e senza precedenti agli archivi della Haring Foundation.

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