La casa editrice indipendente britannica Blue Crow Media, fondata nel 2009 da Derek Lamberton, è specializzata dal 2015 nella produzione di mappe monotematiche che fanno da guida all’architettura e al design novecentesco di città come Londra e Parigi, fino alle grandi metropoli di Los Angeles, Mosca e Tokyo. Progettate con meticolosa cura, tali mappe si concentrano in particolare sullo stile Brutalista, a cui la casa dedica anche un calendario annuale.
Fino a ora l’Italia non era mai rientrata nell’offerta editoriale di Lamberton, ma l’occasione per farlo si è presentata proprio con l’apertura, lo scorso 22 maggio, della 17ma Biennale di Architettura di Venezia, in corso fino al 21 novembre 2021 e curata da Hashim Sarkis, architetto e preside della School of Architecture and Planning al Massachusetts Institute of Technology (MIT).
La suggestiva città lagunare, nota per la storicità dei suoi palazzi gotici, rinascimentali e barocchi, per le sue contaminazioni medievali e bizantine, ora viene osservata secondo un’ottica nuova e inclusiva. Al maestoso passato della Serenissima si accosta l’attualità dei suoi progetti architettonici modernisti e contemporanei, da cui si delinea il nuovo itinerario tracciato dalla Mappa di Venezia Moderna di Blue Crow Media.
La mappa, ornata dagli scatti della fotografa d’architettura Alessandra Chemollo, è curata dai due storici italiani Marco Mulazzani, docente dal 2008 presso l’Università di Ferrara e autore di diversi libri dedicati all’architettura veneziana (tra questi Guida ai padiglioni della Biennale di Venezia dal 1887), ed Elisa Pegorin, architetta e ricercatrice.
La cartina, acquistabile online, in lingua inglese e italiana, è ideale per un tour a piedi o per avere un’inquadratura generale della città. Essa segue il format tipico della casa editrice; stampata in A5 su carta riciclata di qualità, possiede la mappa sul fronte e le fotografie originali sul retro, accompagnate da informazioni e alcuni dettagli inerenti ai luoghi presentati. Nell’introduzione Marco Mulazzani ed Elisa Pegorin spiegano, inoltre, il motivo alla base di questa ultima creazione della Blue Crow Media: «La mappa mostra come Venezia continui a esprimere e cullare la cultura internazionale attraverso i linguaggi diversi, ma complementari della sua nuova architettura».
Sono stati vagliati 50 edifici di alcune delle architetture più influenti del XX e XXI secolo, inclusi i padiglioni della Biennale, le Vatican Chapels di recente progettazione e alcuni centri culturali. Questo simboleggia in maniera evidente quanto l’architettura moderna possa essere, a tutti gli effetti, la continuazione naturale della storia di Venezia come “città di vita”. Oltre alle numerose opere di Carlo Scarpa, la mappa presenta i progetti realizzati in loco da nomi italiani quali Renzo Piano e Aldo Rossi, e internazionali quali il finlandese Alvar Aalto, il giapponese Tadao Andō, i britannici David Chipperfield, Norman Foster e James Stirling, l’olandese Rem Koolhaas e lo spagnolo Santiago Calatrava. Infine si aggiungono anche i lavori di MAP Studio, originato nel 2004 a Venezia dalla collaborazione tra gli architetti Francesco Magnani e Traudy Pelzel.
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