Categorie: Libri ed editoria

Gli altri orizzonti dove slitta la performance

di - 20 Gennaio 2021

È Jacopo Carucci detto il Pontormo l’antesignano della performance, secondo l’esaustivo saggio di Teresa Macrì Slittamenti della performance Volume 1. Anni 1960-2000 appena uscito con Postmedia Books (pp.300, 24€). Un utile compendio del quale si sentiva la mancanza in questi ultimi anni, che hanno riportato alla ribalta questo linguaggio espressivo esploso negli anni Sessanta, del quale la Macrì si è occupata a più riprese con risultati eccellenti. Questa volta la critica d’arte si misura con un progetto editoriale in due volumi, che prevede di raccontare in maniera cronologica l’evoluzione della pratica performativa, classificata in questo primo volume attraverso sette tematiche differenti, che vanno dal concetto di “perturbante” al “corpo postorganico”, al quale la Macrì dedicò un libro nel lontano 1996.

Slittamenti della performance

La performance dal perturbante al postorganico

La trattazione dei singoli capitoli è affidata all’analisi dei singoli performer, mettendo in luce le caratteristiche più salienti di ognuno di loro, in un excursus che abbina a figure storiche molto note quali Yoko Ono, Marina Abramovic o Vito Acconci, realtà lontane dalla ribalta come il collettivo giapponese Hi Rec Center, attivo a Tokyo tra il 1962 e il ’64 o il Guerrilla Art Action Group, fondato da tre artisti newyorchesi (Hendricks, Toche e Johnson) nel 1969 che entrarono nella lobby del MoMA con sacchetti pieni di sangue di bue per mettere in atto la performance Blood Bath.

Galerie Christophe Gaillard, Michel Journiac, Rituel pour un mort, 1976

Senza dimenticare il francese Michel Journiac, con le sue performance di gusto profondamente macabro (Rituel pour un mort, 1976) o l’inglese Genesis P.- Orridge, definita dall’autrice “identità liquida, slittante nel post-genere”. Molto corretto l’inserimento nel volume di maestri come Jannis Kounellis e Gino De Dominicis, entrambi artisti che hanno abbinato la performance ad altre modalità espressive , raggiungendo però con le loro azioni performative risultati significativi.

Apprezzabile il focus su un artista complesso e carismatico (e in Italia pressocchè dimenticato) come James Lee Byars, al quale l’autrice dedica un’analisi puntuale e brillante. Infine, nell’economia generale del volume, risulta particolarmente notevole il capitolo sulla Black Subjectivity, che illustra l’evoluzione recente della performance condotta da artisti afroamericani come David Hammons, Senda Nengudi, Ulisse Jenkins, Sherman Fleming, Lorraine O’Grady e Adrian Piper, analizzata in maniera assai approfondita. “La Black Performance (troppo spesso dimenticata e/o minimizzata) racconta una progressione storica -scrive Macrì- di discriminazione e di riscatto che, personalmente, mi coinvolge più di qualsiasi altra storia performatica”. A volte i buoni libri servono anche a portare a galla problematiche scomode ma incandescenti.

Condividi
Tag: david hammons Guerrilla Art Action Group Hi Rec Center Lorraine O’Grady Marina Abramovic postmedia books Senda Nengudi Sherman Fleming Slittamenti della performance Teresa Macrì Ulisse Jenkins Vito Acconci Yoko Ono

Articoli recenti

  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

La Fondazione Luigi Rovati di Milano racconta tremila anni di Olimpiadi

Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…

5 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio a Giovanni Campus, morto a 97 anni uno dei maestri della scultura contemporanea

È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…

5 Dicembre 2025 16:08
  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30