Il Nuovo Forno del Pane del MAMbo, laboratorio per l’arte bolognese

di - 4 Maggio 2020

Dopo avere aderito immediatamente alla campagna #iorestoacasa con contenuti giornalieri che hanno accompagnato il nostro lock-down, il MAMbo ripensa alla propria mission partendo dal suo contesto fisico: l’antico forno del pane, il luogo del fare e del produrre antico, legato alla funzione primaria della sopravvivenza della città. Mettendo tra parentesi progetti dispendiosi di grandi mostre, la stanza delle ciminiere verrà trasformata a partire dal concetto del fare, del fare arte e del produrre nuove occasioni di incontro, nuove modalità di usufruire gli spazi del museo: l’ampio spazio delle ciminiere diventerà un grande laboratorio condiviso.

Lorenzo Balbi

Lo spazio della Sala delle Ciminiere come laboratorio

Lo spazio del nuovo Forno del Pane del MAMbo verrà suddiviso tra 10-12 artisti, tutti rigorosamente domiciliati a Bologna, che installeranno il proprio laboratorio nel museo e che avranno un aiuto economico per portare avanti il proprio progetto con inoltre il potenziamento di laboratori come la falegnameria o una camera oscura. Tra una quindicina di giorni uscirà una open call per gli artisti che avranno così la possibilità di lavorare, ma anche di rendere partecipe il pubblico del proprio processo.

Il museo intende costituirsi come raccordo delle eccellenze del territorio: istituzioni, fondazioni, associazioni che potranno diventare collaboratori attivi di un nuovo modo di intendere la cultura come collaborazione tra vari enti. Si verranno pertanto a creare momenti di verifica, di incontro, di partecipazione con conversazioni, performance, nuove modalità di incontri con le scuole attraverso l’ufficio didattico del MAMbo.

Il luogo viene ridefinito come Nuovo Forno del Pane con un logo disegnato dall’artista Aldo Giannotti e un sito dedicato e notizie sui social. Lo staff del MAMbo verrà impegnato a creare nuovi contenuti, senza dimenticare le Collezioni che saranno oggetto – come il nuovo progetto – di focus tematici, cantieri di restauro, produzioni editoriali. I finanziamenti verranno da privati, ma il comune con l’assessore Matteo Lepore, che crede molto in questo progetto di museo aperto al mondo, con la sua funzione di HUB creativo, ha promesso che i finanziamenti comunali già stanziati continueranno a confluire nel MAMbo. Alcune delle opere, che rimangono proprietà degli artisti, potranno essere acquisite dal museo, suggellando così a fine percorso la funzione di collezione del museo stesso.

Le fasi del progetto

Il progetto avrà verosimilmente inizio prima dell’estate e durerà fino alla fine dell’anno. La fine dell’operazione – ha affermato il direttore Lorenzo Balbi oggi in conferenza stampa – rimane aperta. Possibile che l’esperimento continui o che cessi in nome dell’installazione di mostre, peraltro già in cantiere. Ma senz’altro questa nuova modalità di aprire il museo alla città, mostrando alcuni artisti in opera, attraverso la possibilità di incontrarli e capire le loro modalità creative e poetiche, sarà un momento importante della storia del museo, che apre veramente l’arte ad una comprensione e fruizione partecipata, che si avvicina alle persone.

C’è da augurarsi che ci sia uno sguardo attento anche alle nuovissime generazioni, magari a quei giovani artisti appena usciti dall’Accademia, che navigano dopo gli studi senza rete nel mare magnum dell’arte e che – come si sottolineava proprio al MAMbo in uno dei panel dedicato ai giovani artisti nel Forum dell’Arte Contemporanea del novembre del 2018 – non sono affatto protetti come invece accade per i loro più fortunati colleghi d’oltralpe, che dopo gli studi accademici hanno master e soprattutto dottorati, oltre che borse di ricerca.

Articoli recenti

  • Mercato

Tefaf 2024, sguardo alle vendite della fiera di New York

Aste milionarie, fiere piĂą o meno storiche e maxi mostre tra musei e gallerie. Prosegue il maggio di fuoco nella…

13 Maggio 2024 6:00
  • Mostre

Finnegan Shannon, Rirkrit Tiravanija e Felix Gonzalez-Torres: nuove installazioni sulla Pista 500

La Pinacoteca Agnelli apre le sue porte alla cittadinanza offrendo la Pista 500 come uno spazio relazionale e partecipativo, arricchendosi…

13 Maggio 2024 0:02
  • Arte contemporanea

The Autotuned Mind. I dilemmi di Harm Gerdes da Peres Projects

Uno sguardo alla personale di Harm Gerdes per Peres Projects. L’artista, classe 1994, presenta a Milano sei opere del tutto…

12 Maggio 2024 20:57
  • Progetti e iniziative

Nasce la prima Biennale Itinerante del Sociale: ecco le tappe previste nell’estate 2024

Alla sua prima edizione la Biennale Itinerante del Sociale attraverso pratiche artistiche diversificate, contribuisce concretamente al cambiamento individuale, collettivo e…

12 Maggio 2024 16:07
  • Fotografia

Fotografia e dintorni, cosa vedere a Torino #5: da Valdocco al Centro

Torino a tutta fotografia con il nuovo festival Exposed, gli appuntamenti da non perdere con le mappe di Untitled Association:…

12 Maggio 2024 9:36
  • Arte contemporanea

L’architettura del debito: Christoph BĂĽchel alla Fondazione Prada di Venezia

Monte di PietĂ  è l’ultima monumentale installazione di Christoph BĂĽchel: l’artista svizzero torna a Venezia e allestisce negli spazi di…

12 Maggio 2024 8:23