A distanza di quasi quindici anni dall’ultima mostra allestita a Venezia, l’esposizione di Palazzo Squarcialupi rende omaggio all’arte e alle opere di Hugo Pratt. Ma non solo. Mette in luce tutto il mondo immaginario, letterario e reale dal quale egli ha attinto per la creazione del personaggio più conosciuto: Corto Maltese.
Le 163 tavole ci portano alla scoperta dei mari del sud, che Pratt ha visitato e dove ha ambientato Una ballata del Mare salato, striscia sulla quale esordisce nel 1967 proprio Corto Maltese. L’autore ci accompagna a visitare l’Africa e il suo deserto nel quale ambienta Gli scorpioni del deserto, luogo conosciuto da piccolo quando con il padre, per qualche tempo, abita ad Addis Abeba. La vita reale si confonde, dunque, con la fantasia, divenendo il punto di partenza per la creazione di storie e disegni indimenticabili.
Le letture di stampo anglosassone lo portano ad ambientare le sue storie tra gli indiani d’America. Racconti fatti di fortini, accampamenti, agguati e battaglie, giungle feroci ed isole deserte. L’amore per la Gran Bretagna, dove ha vissuto per un anno, gli permette di creare strisce avventurose ubicate tra le fumose vie londinesi e le sconfinate brughiere scozzesi, dalle quali spuntano i segni inconfondibili del glorioso passato celtico.
La passione di Pratt per la vita lo porta ad immaginare numerose donne, tutte misteriose e sexy, che saranno le migliori compagne di viaggio delle avventure di Corto Maltese, tutte degnamente rappresentate in quest’antologia senese.
I numerosi lavori esposti, divisi per luoghi, porti e continenti, aiutano a capire la tecnica che ha permesso al disegnatore di rivoluzionare ed innovare il fumetto italiano ed internazionale. Strisce acquerellate, evidenziate meticolosamente a china, segni leggeri e veloci della matita, colori stesi in modo quasi impercettibile sul foglio, tinte che aiutano l’autore ad unire idealmente i personaggi spesso inseriti su diversi piani nel foglio.
I fumetti e le tavole dipinte si accompagnano a materiali audiovisivi che completano e rendono concreto l’iperbolico viaggio di Pratt all’interno dei luoghi del mondo e dei suoi protagonisti.
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