Categorie: toscana

Fino al 31.V.2002 | Franco Menicagli – Leobrante | Rosignano Marittimo (li), Palazzo Marini

di - 22 Maggio 2002

La mostra, curata da Patrizia Landi, affronta lo scottante ed attuale tema della clonazione interpretato però in chiave ironica. Si legge infatti nel testo in catalogo: “ E’ un mondo popolato di strani esseri quello ‘messo in scena’ da Franco Menicagli, fatto di sfingi, di arpie, ippogrifi, cerberi, idre, basilischi, sarchiaponi e minolli, cetrioli transgenici e pecore dolly, incroci animali, porci con le ali”. Entrando nella prima stanza ci troviamo immersi in un’atmosfera surreale, subito notiamo un televisore “seduto in poltrona” che trasmette immagini dell’intervista del critico all’artista in questione. Opera autoreferenziale dal momento che la poltrona rossa è proprio quella che si vede sullo schermo. Al centro della stanza, racchiuso in una teca trasparente, un modellino di FIAT Punto corredato di zampe al posto di ruote. Alle pareti stampe digitali raffiguranti esempi di strani ibridi: un occhio-mano-scarabeo, una sorta di Minotauro con testa di cinghiale invece che di toro e con tanto di orologio da polso. Nella stanza successiva, avvolta dalla penombra, il visitatore diventa vero protagonista tramite l’installazione interattiva, costituita da un computer collegato a un videoproiettore, intitolata Clonesong. Attraverso l’uso del mouse ciascuno, partendo dalla schermata iniziale, può selezionare secondo il proprio gusto parti animali o meccaniche e costruire un essere improbabile, surreale, fantastico e al tempo stesso “dargli voce”. Ogni elemento selezionato emette infatti un particolare suono. L’accordo armonico, o disarmonico, di più suoni, produce una “musica” diversa per ciascun ibrido.
Nella terza stanza ci imbattiamo in un altare costituito da i un tappeto di pelle di mucca sormontato da tre monitor due dei quali trasmettono immagini che documentano l’opera del 1998 intitolata Clonerrato, che ha dato il via a questa lunga serie, il terzo, posto più in alto, trasmette l’uomo cinghiale come idolo pagano. Uscendo da Palazzo Marini le sorprese non sono finite. Nel parcheggio sottostante, lasciata in sosta con estrema disinvoltura insieme a molte altre, ritroviamo la Punto bianca con le zampe e questa volta a grandezza naturale: miracolo dell’ingegneria genetica, evoluzione della specie, nuovo modello bio-tecnologico…

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Pamela Naldi


Fino al 31.V.2002
Franco Menicagli – Leobrante
PALAZZO MARINI, via del Castello, 0586/76765 320-0382132,
lun_sab 16.30 – 19.30, domenica e festivi su appuntamento,


[exibart]

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