Categorie: toscana

fino al 5.X.2003 | Materia Immateriale. Identità Mutamenti e Ibridazioni dell’arte nel nuovo millennio | Livorno, Galleria Peccolo

di - 29 Settembre 2003

La storica Galleria di Roberto Peccolo, con la mostra numero 272, continua con costanza ed energia a proporre, ad una città solitamente distratta all’arte contemporanea, un evento significativo: la presentazione del saggio scritto da Miriam Cristaldi, con una lucida prefazione di Gillo Dorfles: Materia Immateriale. Identità, mutamenti e ibridazioni dell’arte nel nuovo millennio (Edizioni Peccolo, Livorno); durante la presentazione sono intervenuti il critico d’arte Paolo Minetti, l’ex direttore del Museo d’Arte Contemporanea “L. Pecci” di Prato Bruno Corà e l’autrice Miriam Cristaldi. Alle parole dei critici e dell’autrice hanno fatto da cornice le immagini degli artisti citati nel saggio: le immagini della performance Liberazione della voce di Marina Abramovich, il video dell’operazione Difesa della natura di Joseph Beuys, il progetto per un Museo per l’Africa settentrionale di Claudio Costa, i frammenti storico poetici di Giulio De Mitri, i corpi iraniani ricoperti di parole scritte in lingua persiana di Shirin Neshat, i “quadri di luce” di Alessandra Tesi e la trasformazione del reale in immagini elettroniche di Bill Viola.
Miriam Cristaldi ha selezionato un campione di artisti appartenenti a diverse generazioni, tutti nomi che hanno segnato le ultime stagioni artistiche e che, con il loro lavoro, hanno annunciato i grandi mutamenti del futuro (che l’arte sia spesso una cartina di tornasole, un termometro, una spia di certe situazioni sociali e culturali è cosa oramai consolidata). Dall’analisi delle loro opere l’autrice trova validi alleati per dimostrare la propria tesi. Oggi –scrive- viviamo in una società mutante, soggetta a sostanziali e inimmaginabili cambiamenti (…). Causa di tali trasformazioni è lo sviluppo tecnologico e scientifico (…), la nuova era digitale ha innescato possibilità di comunicazione impensabili, si riesce a esplorare il mondo in tempo reale, un mondo telematico che si articola alla velocità della luce, un processo globalizzante che porta ad una inevitabile “dematerializzazione” e perdita di identità. Tutto diviene etereo e sfuggente. La linea di confine tra reale e virtuale è impercettibile, una vera e propria ibridazione e, oggi, l’arte rappresenta questa realtà non totalmente reale: cioè una dimensione ambigua, una connessione tra realtà e finzione, tra realtà e immaginario.
Un’ulteriore e personale analisi sull’arte del nuovo millennio, in continuo dialogo con il nostro essere nel mondo.

alessandra poggianti
mostra visitata il 20 settembre 2003


Materia Immateriale
a cura di Miriam Cristaldi
Galleria Peccolo
piazza della Repubblica, 12
Tel. 0586/888509
Galleria Peccolo
Dal 20 settembre al 5 ottobre 2003
aperta dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00, dalle 16.00 alle 20.00
chiuso la domenica e il lunedì mattina
Ingresso libero


[exibart]

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