59ma Biennale di Venezia: gli Emirati Arabi Uniti schierano il loro pioniere

di - 28 Settembre 2020

Pittore e scultore considerato rivoluzionario in patria, Mohamed Ahmed Ibrahim rappresenterà gli Emirati Arabi Uniti alla 59ma Biennale d’Arte di Venezia, che si sarebbe dovuta svolgere nel 2021 ma è stata posticipata al 2022, dal 23 aprile al 27 novembre. Il progetto espositivo sarà curato da Maya Allison, direttore esecutivo della New York University Abu Dhabi Art Gallery. Nato nel 1962, originario di Khor Fakkan e noto per il suo ruolo pionieristico nel campo dell’Arte Concettuale, Mohamed Ahmed Ibrahim fa parte della storica comunità artistica d’avanguardia degli Emirati, formatasi nei primi anni ’80.

Le sue opere sono in alcune tra le collezioni più prestigiose al mondo, tra cui il British Museum, il Centre Pompidou e la Sharjah Art Foundation. Ha esposto in diverse manifestazioni internazionali, come la Biennale Kochi-Muziris nel 2016, la Biennale dell’Avana nel 2000, e la Biennale di Dhaka nel 1993. Alla Biennale d’Arte di Venezia, peraltro, Mohamed Ahmed Ibrahim aveva già esposto nel 2009, anno in cui gli Emirati Arabi Uniti presentarono per la prima volta il loro padiglione nazionale, all’Arsenale, prima partecipazione di uno Stato del golfo arabico.

«Sono ispirato dalle coste, dai deserti e dalle luci delle montagne della mia casa a Khor Fakkan, dove la mia famiglia vive da generazioni», ha dichiarato Ibrahim. «Qui negli Emirati Arabi Uniti siamo circondati da paesaggi diversi e antichi e da un’urbanizzazione avanzata. Questa tensione è uno dei concetti che esploro nel mio lavoro, consentendo al mio subconscio di trovare le forme attraverso l’utilizzo di materiali organici. Sono lieto di poter condividere la mia pratica radicata a livello locale con il pubblico internazionale della Biennale di Venezia».

La curatrice della mostra alla Biennale di Venezia, Maya Allison, è una dei massimi esperti della scena artistica contemporanea degli Emirati Arabi Uniti e con Mohamed Ahmed Ibrahim ha già lavorato per diversi progetti, tra cui con “But We Cannot See Them: Tracing a UAE Art Community” nella NYU Abu Dhabi Art Gallery.

«Quando ho visto per la prima volta un’opera di Mohamed Ahmed Ibrahim, la sua forma giocosa e astratta ma allo stesso tempo organica ha elettrizzato i miei sensi. Successivamente, scoprire la profondità della sua eredità è stato un momento di svolta nel mio studio sulla nascita del movimento artistico contemporaneo degli Emirati Arabi Uniti, che risale a mezzo secolo fa. Ibrahim continua a innovare, con una pratica quotidiana prolifica. È uno degli artisti più importanti che lavorano negli Emirati Arabi Uniti oggi e ha influenzato generazioni di artisti», ha spiegato Allison. Insomma, sarà l’occasione buona per conoscere artisticamente un’area ancora in larga parte oscura.

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