Nelle prime ore della mattina del 28 maggio, lo spazio espositivo del collettivo palestinese The Question of Funding, a documenta 15, a Kassel, è stato vandalizzato da ignoti, con scritte sui muri inneggianti al fascismo e alla violenza. A diffondere la notizia dell’atto vandalico, sulla sua pagina Facebook, è stata Candice Breitz, artista sudafricana, docente all’Università delle arti di Braunschweig e di base a Berlino. Nel testo del post, inoltre, si fa riferimento ad altre irruzioni avvenute recentemente ai danni della 15ma edizione di documenta, che aprirà ufficialmente il 18 giugno 2022 e che, negli ultimi mesi, è stata al centro di un’accesissima discussione. Dall’organizzazione dell’importante manifestazione non è stata inviata nessuna comunicazione in merito.
Nel gennaio 2022, infatti, il collettivo indonesiano Ruangrupa, che cura la manifestazione, e alcuni artisti partecipanti sono stati accusati di antisemitismo dal “Bündnis Gegen Antisemititismus Kassel”, Alleanza contro l’Antisemitismo di Kassel che, nonostante il nome, è sostanzialmente costituita da un solo individuo, tale Jonas Dörge, appartenente al movimento “Antideutschen”, un gruppo scissionista della sinistra radicale tedesca, e che non ha niente a che vedere con la Comunità Ebraica di Kassel. Per rispondere alle accuse e discutere della questione, Ruangrupa aveva organizzato un forum che, però, a seguito delle critiche di Josef Schuster, presidente del Central Council of Jews in Germany – che invece si propone come l’organo rappresentativo ufficiale della comunità ebraica in Germania – è stato cancellato.
Ripresa e commentata dai media tedeschi, l’intricata vicenda è stata poi ingigantita e si è anche estesa ad altri argomenti. Ad aprile, la facciata della ruruhaus di Kassel, la sede principale di Ruangrupa, è stata deturpata da poster razzisti e anti-musulmani con scritte come “Libertà invece di Islam! Nessun compromesso con la barbarie! Combattere l’Islam con determinazione!” e “Solidarietà con Israele”.
Il collettivo The Question of Funding, composto da produttori e organizzatori culturali palestinesi, ha allestito uno spazio espositivo al WH22, il Werner-Hilpert-Strasse 22, edificio costruito nel XIX secolo come sede dell’enoteca Gundelach e poi diventato sede del Club ARM e del Lolita Bar, importanti luoghi della vita notturna di Kassel. Qui esporranno, tra gli altri, anche Alice Yard, di Trinidad e Tobago, con un programma di residenza per 100 giorni, e Nhà Sàn Collective, che inviterà le persone in una tradizionale sauna vietnamita.
Secondo quanto riportato da Candice Breitz, i vandali hanno fatto irruzione al WH22 mattinata del 28 maggio, imbrattando i muri con graffiti. Le scritte “187” e “Peralta” sono state tracciate sulle pareti, che sono state quindi ricoperte dalla schiuma di un estintore. “187” è un codice usato negli Stati Uniti come minaccia di morte, in quanto si riferisce a un reato capitale per la legislazione della California. “Peralta” è probabilmente un riferimento a Isabel Peralta, giovane esponente dell’estrema destra spagnola, seguace dichiarata del fascismo, alla quale, il mese scorso, è stato negato l’ingresso in Germania per aver portato con sé una svastica e una copia del Mein Kampf.
«documenta e la città di Kassel devono assumersi la responsabilità della sicurezza dei propri ospiti con piani d’azione concreti non solo per proteggere le opere d’arte ma anche le persone, fisicamente e psicologicamente», ha affermato un artista partecipante alla manifestazione.
Fino al 24 novembre le Procuratie Vecchie di Piazza San Marco accolgono la più importante esposizione di Robert Indiana ospitata…
Alex Da Corte torna a Milano con una nuova irriverente rassegna di opere, tra dipinti, sculture e installazioni. È la…
A quasi un mese dalla morte di Massimo Uberti, il fondatore di Casa Sponge Giovanni Gaggia lo omaggia con un…
Fino al primo giugno, Ersilia. Praticare l’altrove è il racconto corale al MACTE Termoli che reinterpreta la città tra folklore,…
Il sodalizio con l’Esposizione Internazionale d’Arte si riconferma anche in occasione della 60. edizione arricchendosi di una illy Art Collection…
Lino Musella lega tre brevi pièce del grande drammaturgo Harold Pinter sul filo della potenza della parola, tra questioni razziali…