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fino al 27.X.2002 | Cristina Graziani | Milano, Marella Arte Contemporanea

di - 21 Ottobre 2002

Partendo da molteplici manipolazioni, i percorsi di Cristina Grazianirisultano istintivamente coinvolgenti; l’artista lavora con l’occhio automatico della fotografia, la pittura policroma e la macchina digitale, producendo sintesi, combinazioni, periodi di colori. I pannelli, di dimensioni medio grandi costituiscono un palcoscenico in cui le immagini e gli sfondi creano disorientamento emotivo. Corpi, visi, pose e circostanze legano con tinte che colpiscono come flash: apparenze estetiche vivaci, argute, leggiadre, cattive, impattano con altrettante espressioni di volti e corpi. Le tavole producono differenti modulazioni interne perdendosi in sottilissime materie policrome che si assiepano a quelle fotografiche in modo da ispessirne, deformarne, cancellarne le impronte. In questi casi la nitidezza della realtà fermata dall’occhio fotografico, la sua autarchia sul tempo, sono offuscate: gli effetti somigliano a visioni in cui la pittura policroma crea turbamento, nella miscellanea tra materiali fotografici e digitali.
In altri casi i colori si rafforzano e, come nei processi di stampa offset e rotocalco, generano piani meta-reali; questo significa che i soggetti, trattati come impronte digitalizzate, sembrano disporsi successivamente rispetto agli sfondi e autonomamente rispetto ai propri tratti somatici originari. Mentre la fotografia produce immagini indipendenti da tempo e spazio, il digitale parrebbe generare altrettante autarchie in rapporto ai processi di elaborazione.
Gli occhi di chi guarda si scontrano con le tele impressionate dalle chiome shock, dai corpi delle figure femminili rappresentate. I soggetti scelti sono apparenze reali di realtà intese come immagini . Quelli di Cristina Graziani sono lavori dove primi, secondi piani e panoramiche cambiano considerevolmente gli effetti dei loro punti di vista in relazione agli spazi esterni; dall’alto dei loro sguardi e con la forza dei loro corpi, le figure femminili di ambigua bellezza, sospese tra fotografia e pittura, catturano l’attenzione di chi guarda. Gli occhi dello spettatore, stimolati dai colori elettrici delle immagini portano la mente a compiere dalle riflessioni. Commentando il suo lavoro Cristina Graziani osserva: Nella moda cerco un concetto unificante, ovvero l’arte di mostrarsi agli altri, nelle foto delle riviste patinate ricerco le emozioni di uno sguardo, le espressioni di un viso, di una posa. Istinto ed emozione sono l’obiettivo di una macchina fotografica virtuale. Catturo frammenti di corpi, di gesti, mescolandoli con la tecnica digitale, per ricostruirli in un puzzle ideale.

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Cristina Graziani. Fino al 27/10/2002. Marella Arte Contemporanea, Gallery 2, via Lepontina 8 – Milano. Tel. +39 02 69311460, fax: +39 02 60730280, e-mail: info@marellart.it . Orari: martedì – sabato 12/20. Ingresso libero

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  • non ho idea di che cosa ci sia scritto su quell 'articolo, ma l 'importante è che non ci sia da capire nulla, in quel cavolo di articolo

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