Categorie: Musei

Tre anniversari da ricordare: le Fondazioni Pomodoro e Merz e il Museo Macte

di - 28 Aprile 2020

Per via del lockdown sono stati celebrati sottotono o non celebrati, in attesa di tempi migliori, gli anniversari della Fondazione Arnaldo Pomodoro, che lo scorso 7 marzo ha segnato i 25 anni di attività, il primo anno di attività del MACTE Termoli, che ricorre oggi, 28 aprile, e i quindici anni della Fondazione Merz, che saranno raggiunti domani, 29 aprile. Facciamo una panoramica per ricordare il loro lavoro.

MACTE Museo di Arte Contemporanea di Temoli

MACTE Termoli, courtesy MACTE

«Nato per valorizzare le oltre 400 opere raccolte in più di sessant’anni di attività e riattivare un patrimonio immateriale fatto di relazioni e vicende storiche legate al Premio Termoli», il MACTE è «il primo museo d’arte contemporanea del Molise».

Il 28 aprile 2019 il MACTE «ha inaugurato ufficialmente le sue attività con “Art is Easy“, una mostra curata da Laura Cherubini e Arianna Rosica, che vede protagonisti Carla Accardi, Luigi Ontani, Tano Festa, Gastone Novelli e molti altri artisti del Novecento italiano, le cui opere compongono la collezione del Premio Termoli», si legge nel comunciato stampa.

«Il MACTE si è da subito posto come punto di riferimento per il contemporaneo nel territorio e, in parallelo, ha intessuto dialoghi con istituzioni nazionali, avviando un sistema di relazioni che promuovessero la conoscenza del suo patrimonio, lo sviluppo del pensiero critico, la partecipazione e la crescita culturale della propria comunità. Fiore all’occhiello in questo senso, la convenzione stipulata tra il Museo e la Scuola di Restauro dell’Accademia di Brera, grazie alla quale verranno promosse campagne di analisi, studio e restauro delle opere della collezione permanente».

«In questo primo anno di attività il Museo, diretto ad interim da Laura Cherubini, ha presentato, oltre alla mostra inaugurale, tre importanti monografiche dedicate a Gino Marotta e Mario Ceroli, Giuseppe Uncini e Nanda Vigo, quest’ultima inaugurata il 29 febbraio 2020 con un allestimento ad hoc pensato dall’artista».

«Grazie al lavoro di una commissione presieduta da Paolo De Matteis Larivera, Presidente della Fondazione MACTE, e composta da Laura Cherubini, Andrea Viliani e Vincenzo De Bellis, il MACTE ha inoltre avviato la procedura di selezione del nuovo Direttore Artistico che sarà in carica da settembre 2020 con l’obiettivo di programmare le attività del triennio 2021 – 2023». Si attende, inoltre, l’annuncio dell’edizione 2020 del Premio Termoli.

Fondazione Merz, Torino

Fondazione Merz, foto Paolo Pellion, courtesy Fondazione Merz

«Nell’aprile 2005 la Fondazione apre al pubblico con una grande mostra dedicata a Mario Merz. In questi quindici anni si sono poi succeduti numerosi progetti che alternavano esposizioni dedicate a Mario e Marisa Merz a mostre site-specific, personali o collettive, che hanno invitato a confrontarsi con lo spazio della Fondazione 172 artisti, di cui 64 italiani e 107 internazionali, tra i quali Massimo Bartolini, Elisabetta Benassi, Fatma Bucak, Christian Boltanski, Mattew Barney, René Burri, Carlos Garaicoa, Petrit Halilaj, Alfredo Jaar, Sol LeWitt, Masbedo, Mona Hatoum, Emilio Prini, Wael Shawky, Simon Starling, Kara Walker, Lawrence Weiner», si legge nel comunciato stampa.

«A partire dalla propria inaugurazione sino a oggi la Fondazione ha dato vita a un intenso programma espositivo che conta settanta mostre, di cui nove fuori sede e tredici collaborazioni internazionali, 1.605 laboratori con più di 70mila bambini coinvolti dallo staff educativo e 147 appuntamenti per il pubblico di diversa natura che hanno presentato quasi 100 ospiti tra poeti, scrittori, architetti, attori, curatori, filosofi, antropologi, critici, registi, ballerini e oltre 200 musicisti.
Tra le iniziative sviluppate dalla Fondazione Merz anche il Mario Merz Prize, con cadenza biennale, che ha la finalità di individuare personalità nel campo dell’arte e della composizione musicale contemporanea».

«Per festeggiare, la Fondazione Merz ricorda questo bagaglio di esperienze con #FondazioneMerzRewind e pone sul piatto anche nuove iniziative in risposta alla situazione attuale, tra cui il ripensamento del format Scusi, non capisco nei mesi di maggio e giugno, in diretta Instagram ogni domenica alle 16.30, e si prepara a ripartire con la grande esposizione dedicata all’arte femminile PUSH THE LIMITS».

Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano

Fondazione Arnaldo Pomodoro, ph Federico Giani, courtesy Fondazione Arnaldo Pomodoro

«La Fondazione Arnaldo Pomodoro nasce il 7 aprile del 1995 per volere dello scultore Arnaldo Pomodoro, con lo scopo di garantire la conservazione e valorizzazione delle sue opere, e al contempo di promuovere ricerche e momenti di confronto intorno ai temi e alle figure più rilevanti dell’avanguardia contemporanea. La Fondazione ha sempre avuto una sede espositiva: dopo le esperienze di Rozzano e di via Solari 35 a Milano, dal 2013 ha spostato la sua sede espositiva in uno spazio di 100 mq in via Vigevano 9, adiacente all’Archivio e allo Studio dell’artista», ha spiegato al Fondazione.

Nei suoi venticinque anni di attività la Fondazione ha reso svolto attività di valorizzazione della collezione, «composta da circa 200 opere di Arnaldo Pomodoro e 100 opere di grandi artisti italiani e stranieri del secondo Novecento. Una parte della collezione è oggi esposta grazie a comodati che la Fondazione concede tramite comodati gratuiti» e ha reso accessibile il Labirinto di Arnaldo Pomodoro, in via Solari, a Milano.

La Fondazione ha realizzato una serie di Project room che ha coinvolto «otto curatori e ventuno artisti provenienti da tutto il mondo e ha prodotto diciassette progetti (la prima Project room nasce in via Solari per volontà del nostro partner Unicredit)».
Sono state realizzate, inolte, «circa 25 mostre tra monografiche, collettive e di ricerca storica, per un totale di circa 150mail visitatori, solo per questi progetti espositivi».

Negli anni hanno avuto luogo cinque edizioni del Premio Arnaldo Pomodoro per la scultura ed è in corso la sesta. «Questo premio è stato modificato 3 volte nella sua ‘struttura di selezione’. Nelle prime 2 edizioni (2006 e 2008) ha visto partecipare 50 finalisti ed è stato sostenuto da Unicredit e Costa Crociere. Oggi il premio gode del sostegno del Polo Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Milano e della GAM».

«È in corso un progetto per conservazione e valorizzazione dei fondi che sarà messo a disposizione del pubblico attraverso la digitalizzazione dellArchivio,composto da 20.000 fotografie di grandi fotografi; più di 300 tra audio e videocassette, cd e dvd e un prezioso nucleo di quasi 100 pellicole in 16 e 35mm, oltre a materiali progettuali, lettere e fondo bibliografico».

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