Ripensare il controllo: Giulio Bensasson, al Pastificio Cerere

di - 9 Maggio 2021

Viviamo in un’epoca dominata dall’ossessione del controllo, che assume forme diverse ma condiziona sempre di più il nostro quotidiano, tra lockdown, coprifuoco, distanziamento sociale e imposizione delle mascherine. Non è un caso che sia proprio il concetto del controllo il fil rouge che attraversa le due installazioni della prima personale dell’artista Giulio Bensasson, intitolata “Losing control” e aperta fino al 30 luglio alla Fondazione Pastificio Cerere. Curata con puntuale rigore da Francesca Ceccherini, la mostra comincia all’interno dello Spazio Molini, un suggestivo ambiente sotterraneo dove veniva prodotta la semola. Qui, tra pareti scrostate, tubature a vista e ingranaggi arrugginiti l’artista ha collocato Losing Control #1, un’installazione site-specific composta da tre superfici , rivestite di piastrelle bianche realizzate a mano con la tecnica del calco e illuminate dal basso, che si stagliano con il loro innaturale candore in diversi spazi.

Giulio Bensasson, LOSING CONTROL, dettaglio dell’installazione, Spazio Molini, Pastificio Cerere 2021, Courtesy dell’artista

Apparentemente uguali ma in realtà sottilmente diverse, rivelano soltanto ad uno sguardo attento piccole imperfezioni, come mosche ed altri piccoli insetti imprigionati in alcune piastrelle. Ma non basta: la prima è collocata in fondo ad uno stretto corridoio dove ristagna un odore di talco, dolciastro e leggermente nauseante, mentre l’ultima, posizionata come una sorta di pilastro in una stanza quadrata simile alla cella di un tempio, è accompagnata da un’installazione sonora eseguita da Filippo Lilli, composta da una campionatura di rumori di insetti che ne aumenta l’effetto perturbante.

Giulio Bensasson, Non so dove, non so quando, diapositiva d’archivio, 2016 #515, Courtesy dell’artista

“Ho immaginato l’intera installazione come una sorta di percorso filmico, giocato sul contrasto tra pulizia assoluta e sporcizia”, spiega Bensasson. Ritornati nel cortile del Pastificio, la mostra prosegue nei locali del silos, dove ci si imbatte in Losing Control #2, concepita come un percorso opposto. In questi ambienti asettici Bensasson ha collocato un lavoro che si basa sulla corruzione della materia, declinato in tre tappe successive. All’ingresso introduce la mostra l’immagine di un volto con macchie di corrosione, che fa parte dell’archivio Non so dove non so quando (2016): si tratta di una diapositiva corrotta dal tempo e stampata dall’artista. Queste diapositive consunte vengono intese da Bensasson come vanitas del tempo presente, una sorta di nature morte riesumate dalla storia recente alle quali viene offerta una seconda vita. Nella stanza successiva su una sola parete una serie di mensole sorreggono alcuni visori per diapositive, che mostrano immagini ridotte a simulacri, essendo state divorate da muffe e batteri. L’ultima sala è dominata da un grande light box che illumina una sola slide ritrovata in un vecchio studio a Roma e trasformata in una composizione astratta, simile a una lastra di marmo policromo o un dipinto informale. ”È l’immagine più magmatica di tutte, la più astratta e l’ideale conclusione di un percorso che comincia da sotto e finisce qui”, spiega l’artista, protagonista di un esordio molto promettente per consapevolezza e precisione.

Articoli recenti

  • Mostre

Oltre lo scatto di Susan Meiselas: Mediations, a Reggio Emilia

Dalla guerra alle questioni relative ai diritti umani, dall'identità culturale all'industria del sesso: la prima retrospettiva italiana di Susan Meiselas,…

7 Maggio 2024 0:02
  • Fotografia

Le figure umbratili di Paolo Mussat Sartor, tra arte contemporanea e Canova

Fotografie di corpi scolpiti dal buio: la poetica visiva raffinata, misteriosa e al di là del tempo di Paolo Mussat…

6 Maggio 2024 19:34
  • Progetti e iniziative

Videocittà 2024: il Gazometro di Roma si illumina con la cultura digitale

Presso la sede di ANICA, a Roma, è stata presentata la settima edizione di VIDEOCITTÀ, il Festival Internazionale della Visione…

6 Maggio 2024 19:22
  • Mostre

Nostalgia contemporanea: l’attualità di un sentimento in mostra a Palazzo Ducale di Genova

A Palazzo Ducale di Genova abbiamo provato la nostalgia in tutte le sue sfumature. E senza spoilerarvi nulla, mettiamo subito…

6 Maggio 2024 18:43
  • Design

Ephemera, il nuovo bazar di design del Labirinto della Masone

Al Labirinto della Masone di Fontanellato ha aperto Ephemera il bel bazar, uno store dedicato al design e all’artigianato contemporaneo:…

6 Maggio 2024 17:18
  • Mostre

Esposta ad Arezzo la collezione di arte astratta e informale di Intesa Sanpaolo

La collezione di arte astratta e informale italiana di Intesa Sanpaolo in mostra al Museo dell’Antiquariato di Arezzo, in un…

6 Maggio 2024 12:20