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Giovanni Ozzola – Naufragio
La mostra prende avvio da un’opera che suggerisce una riflessione sul passato, il relitto di una vecchia barca di pescatori illuminata dall’interno dalla scritta al neon Tomorrow and yesterday, che proietta le ombre delle assi divelte dello scafo sulle pareti dell’ex Chiesa del Suffragio.
Comunicato stampa
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Il 19 marzo 2011 alle ore 18.00, presso il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, inaugura Naufragio, la mostra personale di Giovanni Ozzola realizzata in collaborazione con la Galleria Continua di San Gimignano.
“Naufragare è fermarsi involontariamente verso il luogo prestabilito, una vera e propria rinascita, un momento estremo” dice l’artista, che ha elaborato per lo spazio della Pescheria un progetto espositivo ispirato all’idea del naufragio in un territorio indefinito come il mare e al concetto del trascorrere del tempo.
La mostra prende avvio da un’opera che suggerisce una riflessione sul passato, il relitto di una vecchia barca di pescatori illuminata dall’interno dalla scritta al neon Tomorrow and yesterday, che proietta le ombre delle assi divelte dello scafo sulle pareti dell’ex Chiesa del Suffragio.
Al centro dello spazio è allestito un trittico di immagini fotografiche di grandi dimensioni che rappresentano la superficie dell’acqua animata dal riverbero di alcune gocce di pioggia. Immagini che riportano la memoria ad un tempo sospeso e indefinito, colto dall’artista in una dimensione assoluta e quasi metafisica.
Nella saletta retrostante è proiettato il video Garage, sometimes you can see much more, una serranda che si alza e si abbassa sul mare, in omaggio al dipinto Room by the sea di Edward Hopper. “Le aperture rappresentano un futuro a cui tendere, delle soglie dove è possibile sentire un positivo ignoto. – spiega l’artista – Il rumore del movimento meccanico della serranda va a stridere con l’apertura dell’orizzonte sul mare, divenendo così diaframma tra due dimensioni”.
Con la mostra di Ozzola, il Centro Arti Visive Pescheria, grazie al supporto della nuova collaborazione con la filiale CheBanca! di Pesaro in Viale Undici Febbraio e dei già fondamentali partners che sostengono le iniziative espositive e culturali di “Pescheria” Bertozzini costruzioni, TVS, Hotel Alexander, IFI-Arredi Bar Gelaterie Pasticcerie, Isopak Adriatica Spa, Gamba manifatture 1918, Febal Group, Arturo Mancini Srl, Bio Fox, Ferdinando Leoni architetto, Il Pesaro.it, continua la sua attività di promozione degli artisti italiani delle ultime generazioni, avviata nel 2002 con Francesco Gennari e proseguita con Cristiano Pintaldi, vedovamazzei, Gianni Caravaggio, Pietro Ruffo e Flavio Favelli.
Il catalogo della mostra, pubblicato da Silvana Editoriale, contiene un testo critico di Ludovico Pratesi, un’intervista all’artista e le riproduzioni delle opere presenti in mostra.
Giovanni Ozzola nasce nel 1982 a Firenze. Vive e lavora tra Prato e Parigi. Dopo alcuni anni trascorsi a Londra, nel 2001 ritorna in Italia, comincia a sviluppare un proprio percorso artistico che lo porta, nello stesso anno, a partecipare alla mostra Happiness. A Survival Guide for Art and Life, a cura di David Elliott e Pier Luigi Tazzi, al Mori Art Museum di Tokyo.
Numerosi gli spazi espositivi in Italia e all’estero che hanno accolto mostre di Giovanni Ozzola, tra questi ricordiamo: MART, Rovereto; Chelsea Art Museum, New York; Galleria Continua, San Gimignano/Le Moulin; Palazzo delle Papesse, Siena; MAN Museo d’Arte, Nuoro; Museo Pecci, Prato; Mori Museum, Tokyo; Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento; Waseda University,Tokyo, Giappone; Centre d'Art Bastille, Grenoble, Francia; Schunck-Glaspaleis, Herleen, Olanda. Prende parte ad importanti collettive, tra queste Linguaggi e Sperimentazioni. Giovani artisti in una collezione contemporanea, a cura di Giorgio Verzotti al MART, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; Niente da vedere tutto da vivere, a cura di Lorenzo Bruni, Eventi paralleli XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, Istituto del Marmo Pietro Tacca, Carrara; China Purple, No Soul For Sale, ViaFarini – Tate Modern – Turbine Hall Bridge, Londra. Nel 2008 una delle sue opere, Omnia Munda Mundis, entra nella prestigiosa collezione permanente del Castello di Ama per l’Arte Contemporanea. Sempre nel 2010 realizza On the Edge, una mostra personale per l’Elgiz Museum di Istanbul.
Giovanni Ozzola ha vinto il premio Talent Prize 2010 con l’opera video Superficiale-under my skin.
“Naufragare è fermarsi involontariamente verso il luogo prestabilito, una vera e propria rinascita, un momento estremo” dice l’artista, che ha elaborato per lo spazio della Pescheria un progetto espositivo ispirato all’idea del naufragio in un territorio indefinito come il mare e al concetto del trascorrere del tempo.
La mostra prende avvio da un’opera che suggerisce una riflessione sul passato, il relitto di una vecchia barca di pescatori illuminata dall’interno dalla scritta al neon Tomorrow and yesterday, che proietta le ombre delle assi divelte dello scafo sulle pareti dell’ex Chiesa del Suffragio.
Al centro dello spazio è allestito un trittico di immagini fotografiche di grandi dimensioni che rappresentano la superficie dell’acqua animata dal riverbero di alcune gocce di pioggia. Immagini che riportano la memoria ad un tempo sospeso e indefinito, colto dall’artista in una dimensione assoluta e quasi metafisica.
Nella saletta retrostante è proiettato il video Garage, sometimes you can see much more, una serranda che si alza e si abbassa sul mare, in omaggio al dipinto Room by the sea di Edward Hopper. “Le aperture rappresentano un futuro a cui tendere, delle soglie dove è possibile sentire un positivo ignoto. – spiega l’artista – Il rumore del movimento meccanico della serranda va a stridere con l’apertura dell’orizzonte sul mare, divenendo così diaframma tra due dimensioni”.
Con la mostra di Ozzola, il Centro Arti Visive Pescheria, grazie al supporto della nuova collaborazione con la filiale CheBanca! di Pesaro in Viale Undici Febbraio e dei già fondamentali partners che sostengono le iniziative espositive e culturali di “Pescheria” Bertozzini costruzioni, TVS, Hotel Alexander, IFI-Arredi Bar Gelaterie Pasticcerie, Isopak Adriatica Spa, Gamba manifatture 1918, Febal Group, Arturo Mancini Srl, Bio Fox, Ferdinando Leoni architetto, Il Pesaro.it, continua la sua attività di promozione degli artisti italiani delle ultime generazioni, avviata nel 2002 con Francesco Gennari e proseguita con Cristiano Pintaldi, vedovamazzei, Gianni Caravaggio, Pietro Ruffo e Flavio Favelli.
Il catalogo della mostra, pubblicato da Silvana Editoriale, contiene un testo critico di Ludovico Pratesi, un’intervista all’artista e le riproduzioni delle opere presenti in mostra.
Giovanni Ozzola nasce nel 1982 a Firenze. Vive e lavora tra Prato e Parigi. Dopo alcuni anni trascorsi a Londra, nel 2001 ritorna in Italia, comincia a sviluppare un proprio percorso artistico che lo porta, nello stesso anno, a partecipare alla mostra Happiness. A Survival Guide for Art and Life, a cura di David Elliott e Pier Luigi Tazzi, al Mori Art Museum di Tokyo.
Numerosi gli spazi espositivi in Italia e all’estero che hanno accolto mostre di Giovanni Ozzola, tra questi ricordiamo: MART, Rovereto; Chelsea Art Museum, New York; Galleria Continua, San Gimignano/Le Moulin; Palazzo delle Papesse, Siena; MAN Museo d’Arte, Nuoro; Museo Pecci, Prato; Mori Museum, Tokyo; Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento; Waseda University,Tokyo, Giappone; Centre d'Art Bastille, Grenoble, Francia; Schunck-Glaspaleis, Herleen, Olanda. Prende parte ad importanti collettive, tra queste Linguaggi e Sperimentazioni. Giovani artisti in una collezione contemporanea, a cura di Giorgio Verzotti al MART, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; Niente da vedere tutto da vivere, a cura di Lorenzo Bruni, Eventi paralleli XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, Istituto del Marmo Pietro Tacca, Carrara; China Purple, No Soul For Sale, ViaFarini – Tate Modern – Turbine Hall Bridge, Londra. Nel 2008 una delle sue opere, Omnia Munda Mundis, entra nella prestigiosa collezione permanente del Castello di Ama per l’Arte Contemporanea. Sempre nel 2010 realizza On the Edge, una mostra personale per l’Elgiz Museum di Istanbul.
Giovanni Ozzola ha vinto il premio Talent Prize 2010 con l’opera video Superficiale-under my skin.
19
marzo 2011
Giovanni Ozzola – Naufragio
Dal 19 marzo all'otto maggio 2011
arte contemporanea
Location
CENTRO ARTI VISIVE – PESCHERIA
Pesaro, Corso XI Settembre, 184, (Pesaro E Urbino)
Pesaro, Corso XI Settembre, 184, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
Da martedì a domenica 10-12 / 17.30-19.30
Lunedì chiuso
Vernissage
19 Marzo 2011, ore 18
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore