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Flavio de Marco – Vedute
La ricerca artistica di Flavio de Marco è focalizzata sull’esperienza del paesaggio attraverso il linguaggio della pittura.
Comunicato stampa
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La ricerca artistica di Flavio de Marco è focalizzata sull’esperienza del paesaggio attraverso il linguaggio della pittura.
Nel 1999 questa ricerca ha assunto la schermata del sistema operativo del computer come modello per un nuovo sguardo sull’orizzonte, quello piatto e ravvicinato dello schermo. Le “finestre” dei software, prive dell’aspetto testuale e iconico originario, diventano immagini di cornici vuote, e, una volta dipinte sulla tela, luoghi dello sguardo non più utilizzabili, paesaggi. Nel 2007, in occasione della mostra Souvenir Schifanoia, queste finestre si sono aperte per la prima volta su un nucleo di immagini provenienti dalla storia dell’arte e, due anni dopo, in Portrait of a Collection, i quadri di una collezione d’arte diventavano i modelli per un ritorno alla rappresentazione di paesaggio, in cui l’interfaccia dello schermo e il paesaggio classico convivevano come due aspetti di una stessa riflessione.
Il progetto per la Collezione Maramotti consiste in un’esposizione di sei tele di grande dimensione e 18 tele formato cartolina sul tema della veduta di città. Nello specifico sei città in cui l’artista ha vissuto: Berlino, Bologna, Lecce, Londra, Milano, Roma. Il progetto nel complesso si propone come ulteriore sviluppo sulla pittura di paesaggio a partire da un’esperienza in differita: fotografie di underground e skyline da manifesti pubblicitari (Berlino), mappe e navigatori satellitari (Londra), marine e guide turistiche (Lecce), immagini dalla storia dell’arte e astrazioni cromatiche (Milano), copie di dipinti e monocromi (Bologna), stampe antiche e depliant (Roma).
Nella pubblicazione bilingue che accompagnerà la mostra, il progetto si arricchisce della collaborazione di Teho Teardo e Paolo Nori, che, ognuno dal proprio ambito di ricerca (musicale il primo e letterario il secondo), svilupperanno in parallelo con l'artista una propria visione di queste città. Il volume conterrà inoltre un contributo teorico di Adriana Polveroni sulla pittura di paesaggio.
La Collezione Maramotti con questa mostra prosegue l’attività progettuale, esponendo opere realizzate ad hoc dagli artisti invitati, che divengono parte della Collezione permanente con l’obiettivo di fondere pratiche di acquisizione e di accrescimento del patrimonio iconografico con quelle della sua fruizione pubblica.
Nel 1999 questa ricerca ha assunto la schermata del sistema operativo del computer come modello per un nuovo sguardo sull’orizzonte, quello piatto e ravvicinato dello schermo. Le “finestre” dei software, prive dell’aspetto testuale e iconico originario, diventano immagini di cornici vuote, e, una volta dipinte sulla tela, luoghi dello sguardo non più utilizzabili, paesaggi. Nel 2007, in occasione della mostra Souvenir Schifanoia, queste finestre si sono aperte per la prima volta su un nucleo di immagini provenienti dalla storia dell’arte e, due anni dopo, in Portrait of a Collection, i quadri di una collezione d’arte diventavano i modelli per un ritorno alla rappresentazione di paesaggio, in cui l’interfaccia dello schermo e il paesaggio classico convivevano come due aspetti di una stessa riflessione.
Il progetto per la Collezione Maramotti consiste in un’esposizione di sei tele di grande dimensione e 18 tele formato cartolina sul tema della veduta di città. Nello specifico sei città in cui l’artista ha vissuto: Berlino, Bologna, Lecce, Londra, Milano, Roma. Il progetto nel complesso si propone come ulteriore sviluppo sulla pittura di paesaggio a partire da un’esperienza in differita: fotografie di underground e skyline da manifesti pubblicitari (Berlino), mappe e navigatori satellitari (Londra), marine e guide turistiche (Lecce), immagini dalla storia dell’arte e astrazioni cromatiche (Milano), copie di dipinti e monocromi (Bologna), stampe antiche e depliant (Roma).
Nella pubblicazione bilingue che accompagnerà la mostra, il progetto si arricchisce della collaborazione di Teho Teardo e Paolo Nori, che, ognuno dal proprio ambito di ricerca (musicale il primo e letterario il secondo), svilupperanno in parallelo con l'artista una propria visione di queste città. Il volume conterrà inoltre un contributo teorico di Adriana Polveroni sulla pittura di paesaggio.
La Collezione Maramotti con questa mostra prosegue l’attività progettuale, esponendo opere realizzate ad hoc dagli artisti invitati, che divengono parte della Collezione permanente con l’obiettivo di fondere pratiche di acquisizione e di accrescimento del patrimonio iconografico con quelle della sua fruizione pubblica.
20
novembre 2010
Flavio de Marco – Vedute
Dal 20 novembre 2010 al 27 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
COLLEZIONE MARAMOTTI
Reggio Nell'emilia, Via Fratelli Cervi, 66, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Via Fratelli Cervi, 66, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
Il sabato e la domenica la Collezione sarà aperta con orario continuato dalle 10.30 alle 18.30, con visite accompagnate alla collezione permanente, sempre su prenotazione, alle 10.30 e alle 15.00.
Gli orari di apertura e di visita per il giovedì e venerdì resteranno invariati: 14.30-18.30, con visita accompagnata alle ore 15.00.
Chiusura: 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio
Vernissage
20 Novembre 2010, ore 18,00 alla presenza dell’autore. Solo su invito
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore