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Giuliano Giuliani – Sculture e opere su carta
Diciotto sculture e una ventina di disegni dell’artista marchigiano, realizzati tra il 1991 e il 2007
Comunicato stampa
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La Galleria Ceribelli presenta la mostra Giuliano Giuliani. Sculture e opere su carta (1991-2007). L’esposizione, a cura di Fabrizio D’Amico, raccoglie diciotto sculture e una ventina di disegni dell’artista marchigiano, realizzati tra il 1991 e il 2007.
Giuliani ha da tempo eletto come materiale esclusivo delle sue sculture il travertino. Proprio a partire dai primi anni Novanta la sua ricerca ha raggiunto la fase più compiuta e matura. Attraverso un serrato confronto con la materia e un faticoso lavoro di scavo, Giuliani ha iniziato allora a svuotare i blocchi di pietra fino a ridurli ad una lamina sottile. Il duro travertino viene trasformato dallo scultore in una membrana di pochi millimetri di spessore che si muove con andamenti sinuosi nello spazio e attraverso le cui fessure, solo talvolta riparate con il gesso, filtra la luce e l’aria. A questo processo di riduzione imposto alla materia, è corrisposta un’analoga sintesi d’immagine. Abbandonata la rappresentazione della figura umana delle opere degli esordi, le forme delle sue sculture si sono semplificate al punto da sfiorare l’astrazione.
Queste opere s’iscrivono, così, in una linea di ricerca scultorea europea distesa lungo tutto il Novecento, che comprende l’opera di Constantin Brancusi, di Henri Moore, di Barbara Hepworth e di Hans Arp, “oscillanti fra ricerche d’ordine astratto e suggestioni umanistiche” (D’Amico).
La mostra odierna raccoglie opere come La vela, L’ameba, L’Africa, La scudo, realizzate nel 1991, La mensola e L’onda, del 1992, tra le primissime opere mature dell’artista, da lui presentate alla Galleria de’ Serpenti nel 1992 in occasione della sua prima mostra personale a Roma. Fino alle opere più recenti in cui la sua scultura instaura un più deciso rapporto con lo spazio, o muovendolo con gli andamenti sinuosi e le volute della pietra, come in È risorto – Spirali (2004-2006), o definendone i confini, indicandone imperfettamente il limite, come in Nuovo tamburo (2004) e Cuore (2006-2007).
Questa esposizione è anche una delle rare occasione in cui Giuliani presenta un nucleo consistente di opere su carta, in cui “riproduce proprio quel lungo e ossessivo lavoro di scavo, teso alla ricerca di una smarrita integrità e suturazione, che è alla base del lavoro scultoreo” (D’Amico).
Giuliano Giuliani è nato nel 1954 ad Ascoli Piceno, dove vive e lavora. Dopo aver frequentato l’Istituto Statale d’Arte, si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Nel 1975 ha tenuto giovanissimo la sua prima mostra personale presso la Galleria Nuove Proposte di Ascoli Piceno. Da allora ha partecipato a numerose rassegne nazionali come la Biennale di Venezia, il Premio Marche, il Premio Michetti e la Biennale d’Arte Sacra di San Gabriele. In anni recenti sono state dedicate al suo lavoro due importanti esposizioni al Padiglione d’Arte Contemporanea di Palazzo Massari a Ferrara (2000) e al Bastione Sangallo di Loreto (2007).
Giuliani ha da tempo eletto come materiale esclusivo delle sue sculture il travertino. Proprio a partire dai primi anni Novanta la sua ricerca ha raggiunto la fase più compiuta e matura. Attraverso un serrato confronto con la materia e un faticoso lavoro di scavo, Giuliani ha iniziato allora a svuotare i blocchi di pietra fino a ridurli ad una lamina sottile. Il duro travertino viene trasformato dallo scultore in una membrana di pochi millimetri di spessore che si muove con andamenti sinuosi nello spazio e attraverso le cui fessure, solo talvolta riparate con il gesso, filtra la luce e l’aria. A questo processo di riduzione imposto alla materia, è corrisposta un’analoga sintesi d’immagine. Abbandonata la rappresentazione della figura umana delle opere degli esordi, le forme delle sue sculture si sono semplificate al punto da sfiorare l’astrazione.
Queste opere s’iscrivono, così, in una linea di ricerca scultorea europea distesa lungo tutto il Novecento, che comprende l’opera di Constantin Brancusi, di Henri Moore, di Barbara Hepworth e di Hans Arp, “oscillanti fra ricerche d’ordine astratto e suggestioni umanistiche” (D’Amico).
La mostra odierna raccoglie opere come La vela, L’ameba, L’Africa, La scudo, realizzate nel 1991, La mensola e L’onda, del 1992, tra le primissime opere mature dell’artista, da lui presentate alla Galleria de’ Serpenti nel 1992 in occasione della sua prima mostra personale a Roma. Fino alle opere più recenti in cui la sua scultura instaura un più deciso rapporto con lo spazio, o muovendolo con gli andamenti sinuosi e le volute della pietra, come in È risorto – Spirali (2004-2006), o definendone i confini, indicandone imperfettamente il limite, come in Nuovo tamburo (2004) e Cuore (2006-2007).
Questa esposizione è anche una delle rare occasione in cui Giuliani presenta un nucleo consistente di opere su carta, in cui “riproduce proprio quel lungo e ossessivo lavoro di scavo, teso alla ricerca di una smarrita integrità e suturazione, che è alla base del lavoro scultoreo” (D’Amico).
Giuliano Giuliani è nato nel 1954 ad Ascoli Piceno, dove vive e lavora. Dopo aver frequentato l’Istituto Statale d’Arte, si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Nel 1975 ha tenuto giovanissimo la sua prima mostra personale presso la Galleria Nuove Proposte di Ascoli Piceno. Da allora ha partecipato a numerose rassegne nazionali come la Biennale di Venezia, il Premio Marche, il Premio Michetti e la Biennale d’Arte Sacra di San Gabriele. In anni recenti sono state dedicate al suo lavoro due importanti esposizioni al Padiglione d’Arte Contemporanea di Palazzo Massari a Ferrara (2000) e al Bastione Sangallo di Loreto (2007).
27
ottobre 2007
Giuliano Giuliani – Sculture e opere su carta
Dal 27 ottobre all'otto dicembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA CERIBELLI
Bergamo, Via San Tomaso, 86, (Bergamo)
Bergamo, Via San Tomaso, 86, (Bergamo)
Vernissage
27 Ottobre 2007, ore 18
Autore
Curatore