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Antonio Corpora – Sinfonia di luce
saranno presentate circa venti opere, per lo più dipinti, anche di grande dimensioni e qualche tecnica mista su carta
Comunicato stampa
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La Galleria Guastalla Centro Arte presenta una mostra antologica di Antonio Corpora dal titolo Sinfonia di Luce nella quale saranno presentate circa venti opere, per lo più dipinti, anche di grande dimensioni e qualche tecnica mista su carta. Tali opere manifestano l’evoluzione del linguaggio dell’artista attraverso i vari periodi della sua attività a partire dagli anni ‘40 e ‘50 fino alle fasi più recenti.
“Vorrei essere luce”. Questa sintetica dichiarazione di Antonio Corpora – come scrive Luciano Caprile nel suo testo di introduzione al catalogo - racchiude il senso più profondo di una poetica che l’ha accompagnato nel corso dell’intera esistenza. “Il quadro mi nasce come un qualcosa che è al di fuori di ogni organizzazione” sono ancora sue parole e ribadisce Pierre Restany: “l’essenza mediterranea di Corpora trascende il personaggio e ne fa per sempre un personaggio della luce, dovrei dire l’uomo della luce”.
Nella presente antologica il dipinto Paesaggio del 1957 appare come un importante tentativo di separazione di forme lungo la via del chiarimento per scoprire le inarrivabili pulsioni di una luce segreta. La luce fino all’ultimo, ancora e sempre la luce come guida e come rinnovabile traguardo. La luce anche come straordinaria riserva di freschezza dichiarativa a cui attingere con inalterata felicità, con quello spirito giovane che appartiene solo agli artisti che hanno saputo rinnovare il piacere dell’invenzione, della scoperta che si preannuncia o si attende sempre nell’opera che verrà e sarà quindi accompagnata dalle seduzioni dello stupore.
L’attuale esposizione – scrive ancora Caprile - presenta altri determinanti capolavori come La speranza di pace, un olio su tela del 1970 dal modulato, distillato rapporto tra le temperate tonalità e la forma ovvero tra i colori che disegnano la forma sul notturno galleggiamento del fondale.
Un concetto che ritorna nel dipinto Senza titolo del 1976 caratterizzato da una progressiva diluizione del blu che si avvale di aloni di dissolvenza, di graduale assorbimento di substrato per dichiarare l’impalpabilità di un sogno, l’intangibilità di un orizzonte in continua fuga.
Altri dipinti significativi La porta rossa e, Luna e laguna del 1988, Viaggio nel sud del 1990 sino a Mattina a Venezia del 2000.
Oltre che, prima di tutto, per la grande qualità della sua pittura, Corpora spicca per la sua irriducibilità a schemi, di poetica, di stile, di schieramento, ideologico e culturale, con un’adesione-distacco nei confronti di quanto avveniva in Italia e insieme con una grande apertura internazionale che gli derivava dalla sua storia personale, di uomo e di artista.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Guastalla Centro Arte con testo di Luciano Caprile, dove sono pubblicate tutte le opere esposte.
Cenni biografici:
Antonio Corpora nasce a Tunisi nel 1909 da genitori italiani,vive a Roma. Arriva a Firenze nel 1929, e nel 1930 tiene una mostra a Palazzo Bardi, visitata da una sola persona, Ottone Rosai, e recensita favorevolmente sulla Nazione e sull' illustrazione Toscana da Aniceto del Massa. A Firenze imperava allora Ugo Oietti. Si trasferisce a Parigi dove risiede fino al 1939. La sua educazione pittorica si forma nel clima della tradizione moderna da Monet a Cezanne, Picasso, Matisse. Alcuni viaggi e brevi residenze in Italia. Collabora alla Fiera Letteraria e nel 1934 entra in contatto con gli artisti della Galleria del Milione.Scrive saggi sull' arte astratta e la propone con le sue opere in mostre all' estero. Si lega allora di amicizia con Lucio Fontana, Soldati, Licini, Reggiani, Ghiringhelli e Carlo Belli che pubblica K.N. Fa parte del Fronte Nuovo delle Arti, si lega di affettuosa amicizia a Lionello Venturi che accetta di patrocinare il gruppo degli otto pittori italiani formato da Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Santomaso, Turcato e Vedova. Nel 1952 è presente alla biennale di Venezia dove gli viene assegnato il premio della Giovane Pittura Italiana e il "Premio Parigi". Christian Zervos scrive il testo di una monografia su Corpora edita da Cahiers d'Art,che viene presentata in occasione della sua personale a Parigi nel 1957. Si susseguono moltissime personali nei musei di tutto il mondo e nelle gallerie private. Il 16 Dicembre 2003 riceve il Premio Presidente della Repubblica ed è nominato Accademico di San Luca. Corpora un grande pittore sempre controcorrente, sempre capace di rinnovarsi, un pittore giovane che non si è mai soffermato in moduli prestabiliti, stimato internazionalmente da critici di fama mondiale. Corpora muore a Roma il 6 settembre 2004.
“Vorrei essere luce”. Questa sintetica dichiarazione di Antonio Corpora – come scrive Luciano Caprile nel suo testo di introduzione al catalogo - racchiude il senso più profondo di una poetica che l’ha accompagnato nel corso dell’intera esistenza. “Il quadro mi nasce come un qualcosa che è al di fuori di ogni organizzazione” sono ancora sue parole e ribadisce Pierre Restany: “l’essenza mediterranea di Corpora trascende il personaggio e ne fa per sempre un personaggio della luce, dovrei dire l’uomo della luce”.
Nella presente antologica il dipinto Paesaggio del 1957 appare come un importante tentativo di separazione di forme lungo la via del chiarimento per scoprire le inarrivabili pulsioni di una luce segreta. La luce fino all’ultimo, ancora e sempre la luce come guida e come rinnovabile traguardo. La luce anche come straordinaria riserva di freschezza dichiarativa a cui attingere con inalterata felicità, con quello spirito giovane che appartiene solo agli artisti che hanno saputo rinnovare il piacere dell’invenzione, della scoperta che si preannuncia o si attende sempre nell’opera che verrà e sarà quindi accompagnata dalle seduzioni dello stupore.
L’attuale esposizione – scrive ancora Caprile - presenta altri determinanti capolavori come La speranza di pace, un olio su tela del 1970 dal modulato, distillato rapporto tra le temperate tonalità e la forma ovvero tra i colori che disegnano la forma sul notturno galleggiamento del fondale.
Un concetto che ritorna nel dipinto Senza titolo del 1976 caratterizzato da una progressiva diluizione del blu che si avvale di aloni di dissolvenza, di graduale assorbimento di substrato per dichiarare l’impalpabilità di un sogno, l’intangibilità di un orizzonte in continua fuga.
Altri dipinti significativi La porta rossa e, Luna e laguna del 1988, Viaggio nel sud del 1990 sino a Mattina a Venezia del 2000.
Oltre che, prima di tutto, per la grande qualità della sua pittura, Corpora spicca per la sua irriducibilità a schemi, di poetica, di stile, di schieramento, ideologico e culturale, con un’adesione-distacco nei confronti di quanto avveniva in Italia e insieme con una grande apertura internazionale che gli derivava dalla sua storia personale, di uomo e di artista.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Guastalla Centro Arte con testo di Luciano Caprile, dove sono pubblicate tutte le opere esposte.
Cenni biografici:
Antonio Corpora nasce a Tunisi nel 1909 da genitori italiani,vive a Roma. Arriva a Firenze nel 1929, e nel 1930 tiene una mostra a Palazzo Bardi, visitata da una sola persona, Ottone Rosai, e recensita favorevolmente sulla Nazione e sull' illustrazione Toscana da Aniceto del Massa. A Firenze imperava allora Ugo Oietti. Si trasferisce a Parigi dove risiede fino al 1939. La sua educazione pittorica si forma nel clima della tradizione moderna da Monet a Cezanne, Picasso, Matisse. Alcuni viaggi e brevi residenze in Italia. Collabora alla Fiera Letteraria e nel 1934 entra in contatto con gli artisti della Galleria del Milione.Scrive saggi sull' arte astratta e la propone con le sue opere in mostre all' estero. Si lega allora di amicizia con Lucio Fontana, Soldati, Licini, Reggiani, Ghiringhelli e Carlo Belli che pubblica K.N. Fa parte del Fronte Nuovo delle Arti, si lega di affettuosa amicizia a Lionello Venturi che accetta di patrocinare il gruppo degli otto pittori italiani formato da Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Santomaso, Turcato e Vedova. Nel 1952 è presente alla biennale di Venezia dove gli viene assegnato il premio della Giovane Pittura Italiana e il "Premio Parigi". Christian Zervos scrive il testo di una monografia su Corpora edita da Cahiers d'Art,che viene presentata in occasione della sua personale a Parigi nel 1957. Si susseguono moltissime personali nei musei di tutto il mondo e nelle gallerie private. Il 16 Dicembre 2003 riceve il Premio Presidente della Repubblica ed è nominato Accademico di San Luca. Corpora un grande pittore sempre controcorrente, sempre capace di rinnovarsi, un pittore giovane che non si è mai soffermato in moduli prestabiliti, stimato internazionalmente da critici di fama mondiale. Corpora muore a Roma il 6 settembre 2004.
13
ottobre 2007
Antonio Corpora – Sinfonia di luce
Dal 13 ottobre al 30 novembre 2007
arte contemporanea
Location
GUASTALLA CENTROARTE
Livorno, Via Roma, 47, (Livorno)
Livorno, Via Roma, 47, (Livorno)
Orario di apertura
tutti i giorni 10,00 – 13,00 / 16,30 – 20,00 escluso il sabato pomeriggio e la domenica
Vernissage
13 Ottobre 2007, ore 18.00
Autore