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Alfredo Rapetti – La voce del mistero
circa sessanta opere
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“..Un’arte che da sempre ha la capacità di rinnovare l’emozione in chi la
guarda al di là del tempo e dello spazio, della cultura, dell’ideologie o
dei codici interpretativi... Un’arte la cui preoccupazione principale è la
comunicazione di un’estetica dei valori, arte che porta notizie da un mondo
all’altro in modo originale e costruttivo, attraverso un linguaggio, un solo
codice comune a tutti: quello dei sentimenti. Il mio tentativo è quello di
cercare di esserne degno.”
Alfredo Rapetti
Il pensiero sull’arte di Alfredo Rapetti è spiegato in queste parole,
semplici, chiare, dirette. Così come è la sua pittura, un’espressione
spontanea del talento poliedrico del nostro giovane artista.
Rapetti ha iniziato per caso a cimentarsi nell’arte pittorica, prima la
scrittura era il suo grande pallino. Ha scritto i testi di numerose canzoni
di successo, cioè ha dato parola alla melodia. Da ciò si comprende come la
familiarità con le poetiche letterarie ha reso la calligrafia un mezzo
fondamentale per il talento di Rapetti.
L’evoluzione del talento artistico eclettico e curioso ha dato origine al
passo successivo: la fisiologica unione dell’elemento grafologico alla tela,
dove non le lettere, ma la scrittura diviene la originale trasposizione sul
supporto di quanto è nella mente dell’artista.
Una scrittura naturale, ma “impunturata”, come ama definirla Rapetti stesso,
su un materiale che oppone resistenza e forza alla punta secca adoperata.
E’ come se questo incidere la calligrafia sia un rafforzare la volontà di
esprimere con vigore e potenza la propria idea nel creare.
Ed è coerente con quanto annotato all’inizio dalle parole di Rapetti:
portare notizie da un mondo all’altro.
Questo concetto è bellissimo, misterioso, disarmante. E’ una vera
dichiarazione d’amore verso le forme artistiche.
Tutte.
Dove l’osmosi del talento trabocca e si incarna in un’altra forma, sempre
ugualmente sincera e apportatrice di valori estetici, troppo spesso
sottovalutati dai più o, peggio, vilipesi.
Rapetti aggiunge alla sua poetica grafica anche una valenza tipicamente
pittorica: il colore, degno co-protagonista della sua arte, sperimentato
continuamente nella ricerca della giusta materializzazione del pensiero,
anzi spesso superandolo e migliorandolo.
Insomma, la comprensione delle opere di Alfredo Rapetti è come una
comunicazione tra esseri viventi; bisogna prima entrare in sintonia per
affinità esclusivamente istintive e poi, pian piano, si approfondisce, si
perfeziona la conoscenza.
In questo panorama, si inserisce la mostra che presentiamo nello show-room
Telemarket di Via Caprarie: “La Voce del Mistero”, terza tappa dopo la
prestigiosa esposizione museale di Palermo di fine 2005, e il seguito a Roma
nello spazio Telemarket, la collezione è interamente pubblicata nella
monografia edita dalla Maretti.
Le circa cinquanta opere presentate sono l’evoluzione dei concetti
precedentemente indicati, l’atmosfera magica creata da Rapetti ci pervade, e
ci guida a seguirlo, come le sirene di Ulisse, nel mistero, senza angoscia,
senza paura, senza porci domande, ma semplicemente lasciandoci cullare da
ciò che vediamo e che “sentimentalmente” ci soddisfa e ci appaga.
Questa è l’arte di Rapetti, comunicare le emozioni usando scrittura e
colore.
CENNI BIOGRAFICI
Alfredo Rapetti nasce a Milano nel 1961. Giovanissimo, attraverso il nonno
materno Alfredo de Pedrini (presidente dell’Associazione Arti Grafiche)
conosce e frequenta molti pittori milanesi. A sedici anni si iscrtive alla
scuola del Fumetto a Milano e collabora con diversi giornali liceali e
universitari. Negli anni seguenti, dipinge in modo discontinuo, cambiando
tecniche e stili.
Nel 1996 è invitato dai maestri Algardi e Arlati a condividere il loro
studio, ove rimarrà per quattro intensi anni. Nel 1998, inizia una
collaborazione con il grande fotografo Fabrizio Ferri su alcuni progetti
multimediali.
Dal 1999 espone in numerose collettive e personali in Italia e all’estero,
riscuotendo grande consenso di pubblico e di critica. Sino ad oggi, gli sono
stati dedicati tre libri monografici sulla sua opera.
MOSTRE COLLETTIVE
Giugno 1999 – Studio Arlati, Milano
Dicembre 1999 – BNL, Milano
Nov. Dic. 2000 – Spazio Bigli, Milano
Ottobre 2001 – Super Studio, Milano
Ottobre 2002 – Museo della Permanente, Milano
Maggio 2003 – Galleria Ca’ d’Oro, Roma
Luglio 2004 – Galleria MGM, Modena
Luglio 2004 – TAD, Roma
Novembre 2004 – Salon d’automne, Parigi
Marzo 2005 – Palazzo Comunale, Modica
Aprile 2005 – Salone del Mobile, Milano
Novembre 2005 – Palazzo Cesi, Avigliano Umbro
MOSTRE PERSONALI
Marzo 2001 – Spazio Industria, Milano
Gennaio 2003 – Casa d’Aste Porro, Milano
Marzo-Aprile 2003 – Galleria Ca’ d’Oro, Roma
Novembre 2003 – KPMG, Berlino
Marzo 2004 – Maretti Arte, Montecarlo
Maggio 2004 – Fondazione Ideazione, Roma
Maggio 2004 – Spazio 30, Milano
Luglio 2004 – Villa Olmo, Como
Maggio 2005 – Villa Viviani Settignano, Firenze
Maggio 2005 – Spazio 67, Roma
Giugno 2005 – Art Time, Brescia
Novembre 2005 – Istituto Principe di Palagonia, Palermo
Febbraio 2006 – Mosca
Febbraio 2006 – Show-room Telemarket di Roma
PROSSIMI IMPEGNI
Marzo 2006 – Riga
Maggio 2006 – Matera
Giugno 2006 – Certosa di Padula (Salerno)
guarda al di là del tempo e dello spazio, della cultura, dell’ideologie o
dei codici interpretativi... Un’arte la cui preoccupazione principale è la
comunicazione di un’estetica dei valori, arte che porta notizie da un mondo
all’altro in modo originale e costruttivo, attraverso un linguaggio, un solo
codice comune a tutti: quello dei sentimenti. Il mio tentativo è quello di
cercare di esserne degno.”
Alfredo Rapetti
Il pensiero sull’arte di Alfredo Rapetti è spiegato in queste parole,
semplici, chiare, dirette. Così come è la sua pittura, un’espressione
spontanea del talento poliedrico del nostro giovane artista.
Rapetti ha iniziato per caso a cimentarsi nell’arte pittorica, prima la
scrittura era il suo grande pallino. Ha scritto i testi di numerose canzoni
di successo, cioè ha dato parola alla melodia. Da ciò si comprende come la
familiarità con le poetiche letterarie ha reso la calligrafia un mezzo
fondamentale per il talento di Rapetti.
L’evoluzione del talento artistico eclettico e curioso ha dato origine al
passo successivo: la fisiologica unione dell’elemento grafologico alla tela,
dove non le lettere, ma la scrittura diviene la originale trasposizione sul
supporto di quanto è nella mente dell’artista.
Una scrittura naturale, ma “impunturata”, come ama definirla Rapetti stesso,
su un materiale che oppone resistenza e forza alla punta secca adoperata.
E’ come se questo incidere la calligrafia sia un rafforzare la volontà di
esprimere con vigore e potenza la propria idea nel creare.
Ed è coerente con quanto annotato all’inizio dalle parole di Rapetti:
portare notizie da un mondo all’altro.
Questo concetto è bellissimo, misterioso, disarmante. E’ una vera
dichiarazione d’amore verso le forme artistiche.
Tutte.
Dove l’osmosi del talento trabocca e si incarna in un’altra forma, sempre
ugualmente sincera e apportatrice di valori estetici, troppo spesso
sottovalutati dai più o, peggio, vilipesi.
Rapetti aggiunge alla sua poetica grafica anche una valenza tipicamente
pittorica: il colore, degno co-protagonista della sua arte, sperimentato
continuamente nella ricerca della giusta materializzazione del pensiero,
anzi spesso superandolo e migliorandolo.
Insomma, la comprensione delle opere di Alfredo Rapetti è come una
comunicazione tra esseri viventi; bisogna prima entrare in sintonia per
affinità esclusivamente istintive e poi, pian piano, si approfondisce, si
perfeziona la conoscenza.
In questo panorama, si inserisce la mostra che presentiamo nello show-room
Telemarket di Via Caprarie: “La Voce del Mistero”, terza tappa dopo la
prestigiosa esposizione museale di Palermo di fine 2005, e il seguito a Roma
nello spazio Telemarket, la collezione è interamente pubblicata nella
monografia edita dalla Maretti.
Le circa cinquanta opere presentate sono l’evoluzione dei concetti
precedentemente indicati, l’atmosfera magica creata da Rapetti ci pervade, e
ci guida a seguirlo, come le sirene di Ulisse, nel mistero, senza angoscia,
senza paura, senza porci domande, ma semplicemente lasciandoci cullare da
ciò che vediamo e che “sentimentalmente” ci soddisfa e ci appaga.
Questa è l’arte di Rapetti, comunicare le emozioni usando scrittura e
colore.
CENNI BIOGRAFICI
Alfredo Rapetti nasce a Milano nel 1961. Giovanissimo, attraverso il nonno
materno Alfredo de Pedrini (presidente dell’Associazione Arti Grafiche)
conosce e frequenta molti pittori milanesi. A sedici anni si iscrtive alla
scuola del Fumetto a Milano e collabora con diversi giornali liceali e
universitari. Negli anni seguenti, dipinge in modo discontinuo, cambiando
tecniche e stili.
Nel 1996 è invitato dai maestri Algardi e Arlati a condividere il loro
studio, ove rimarrà per quattro intensi anni. Nel 1998, inizia una
collaborazione con il grande fotografo Fabrizio Ferri su alcuni progetti
multimediali.
Dal 1999 espone in numerose collettive e personali in Italia e all’estero,
riscuotendo grande consenso di pubblico e di critica. Sino ad oggi, gli sono
stati dedicati tre libri monografici sulla sua opera.
MOSTRE COLLETTIVE
Giugno 1999 – Studio Arlati, Milano
Dicembre 1999 – BNL, Milano
Nov. Dic. 2000 – Spazio Bigli, Milano
Ottobre 2001 – Super Studio, Milano
Ottobre 2002 – Museo della Permanente, Milano
Maggio 2003 – Galleria Ca’ d’Oro, Roma
Luglio 2004 – Galleria MGM, Modena
Luglio 2004 – TAD, Roma
Novembre 2004 – Salon d’automne, Parigi
Marzo 2005 – Palazzo Comunale, Modica
Aprile 2005 – Salone del Mobile, Milano
Novembre 2005 – Palazzo Cesi, Avigliano Umbro
MOSTRE PERSONALI
Marzo 2001 – Spazio Industria, Milano
Gennaio 2003 – Casa d’Aste Porro, Milano
Marzo-Aprile 2003 – Galleria Ca’ d’Oro, Roma
Novembre 2003 – KPMG, Berlino
Marzo 2004 – Maretti Arte, Montecarlo
Maggio 2004 – Fondazione Ideazione, Roma
Maggio 2004 – Spazio 30, Milano
Luglio 2004 – Villa Olmo, Como
Maggio 2005 – Villa Viviani Settignano, Firenze
Maggio 2005 – Spazio 67, Roma
Giugno 2005 – Art Time, Brescia
Novembre 2005 – Istituto Principe di Palagonia, Palermo
Febbraio 2006 – Mosca
Febbraio 2006 – Show-room Telemarket di Roma
PROSSIMI IMPEGNI
Marzo 2006 – Riga
Maggio 2006 – Matera
Giugno 2006 – Certosa di Padula (Salerno)
18
marzo 2006
Alfredo Rapetti – La voce del mistero
Dal 18 marzo al 15 aprile 2006
arte contemporanea
Location
SHOW ROOM TELEMARKET
Bologna, Via Caprarie, 4, (Bologna)
Bologna, Via Caprarie, 4, (Bologna)
Orario di apertura
Martedì/Venerdì 10.00-13.00 e 15.00-19.30
Sabato 10.00-19.30
Vernissage
18 Marzo 2006, ore 18
Editore
CHRISTIAN MARETTI
Autore
Curatore