22 maggio 2023

BLINDARTE ASTE 31 MAGGIO ESPOSIZIONI APERTE NELLE SEDI DI NAPOLI E MILANO

di

ASTA 106 | ANTIQUARIATO, DIPINTI ANTICHI E DEL XIX SECOLO
NAPOLI, 31 MAGGIO 2023

ESPOSIZIONE:
BLINDARTE NAPOLI
Da lunedì 22 maggio fino alla data dell’asta tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 (incluso weekend)

Catalogo online www.blindarte.com

Mercoledì 31 Maggio, a partire dalle ore 16, presso la sede napoletana della Blindarte si terrà l’asta n. 106 di Arredi, Dipinti Antichi e del XIX secolo.

Il catalogo propone nella prima parte una selezione di pregevoli arredi e oggetti d’arte, provenienti da un’antica dimora gentilizia napoletana. Tra questi si segnala un gruppo presepiale di Manifattura siciliana XVIII secolo finemente scolpito entro teca in tartaruga (Stima € 4.000 / 6.000), un bel Calamaio da scrivania, della Real fabbrica ferdinandea di fine XVIII secolo, decorato con vedute del Vesuvio in eruzione (Stima € 1.200 /1.800), e un raro Ventaglio con la raffigurazione di Carolina e Gioacchino Murat (Stima € 1.500 / 2.000). Per gli arredi, particolarmente interessanti, oltre ad un’Importante coppia di consolle a demilune, Napoli Luigi XVI (Stima € 10.000/12.000), una particolare coppia di consolle siciliane del XIX secolo facenti parte di una residenza dei Borgia (Stima € 6.000/8.000),con un’insolita lavorazione a balze. Conclude la sezione un importante Servizio di piatti Poulard Prad (Stima € 3.000/4.000) commissionato da Carolina Murat durante la sua permanenza a Napoli dal 1808 al 1814.

Abraham Louis Rudolph Ducros, Nisida da Posillipo, fine ‘700, tecnica mista su carta applicata su tela, cm 75×107

Nella sezione dedicata ai dipinti antichi, si segnalano cinque importanti opere appartenenti alla nota collezione napoletana di Biagio De Giovanni, tra queste l’intenso Ritratto virile di Salvator Rosa (Stima € 25.000 / 30.000) pubblicato ed esposto nell’importante mostra di Capodimonte del 2008 dedicata al pittore. A seguire non mancherà di suscitare l’interesse dei collezionisti di vedute napoletane il monumentale dipinto di Abraham Louis Rudolph Ducros che riprende Nisida da Posillipo (Stima € 100.000/120.000) notificato e corredato da numerose pubblicazioni e ed esposizioni a cui ha preso parte. La sezione si arricchisce della splendida tela raffigurante una sensualissima Betsabea al bagno di Paolo De Matteis (Stima € 50.000 / 70.000), che, inserita in un’importante pubblicazione, è considerata uno dei suoi capolavori e di un’elegante natura morta en plain air di Abraham Brueghel (Stima € 50.000 / 70.000), siglata.

Nella seconda parte dedicata ai dipinti del XIX secolo, viene proposto un particolare Ritratto femminile di Giuseppe De Nittis (Stima € 12.000 / 18.000), che sarà inserito nel catalogo in preparazione a cura della Fondazione e la raffinata tela della Cattedrale di Anversa attribuita a David Roberts (Stima € 10.000 / 15.000) a concludere la tornata una ricca raccolta vomerese, tra i vari lotti proposti spicca una  bellissima Pineta di Ischia di grande formato, firmata da Giuseppe Casciaro, (Stima € 3.000 / 4.000) e un Ritratto di donna di Antonio Mancini ( Stima € 9.000 / 10.000) ereditato dalla prestigiosa collezione Alisio.


ASTA 107 | ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
NAPOLI, 31 MAGGIO 2023

ESPOSIZIONE:
BLINDARTE MILANO
Da lunedì 22 maggio fino alla data dell’asta tutti i giorni dalle 11:00 alle 19:00 (incluso weekend)

Catalogo online www.blindarte.com

Sono online i nuovi cataloghi delle aste BLINDARTE, che saranno esitate, dopo un periodo di esposizione nelle sedi di Napoli (opere dell’asta 106) e Milano (opere dell’asta 107), mercoledì 31 maggio presso la sede di Napoli, in collegamento telefonico con la sede di Milano.

Tra le opere proposte di questo nuovo e atteso catalogo, va senz’altro segnalata la grande e luminosa opera di François Morellet, uno dei più grandi precursori del Minimalismo in Europa. 4 A 4 N. 9 è il titolo di questo riuscitissimo lavoro altamente rappresentativo del grande artista francese. Nell’opera 4 angoli retti realizzati con neon sono montati su una tela quadrata bianca. L’angolo retto, frammento perimetrale del quadrato, nella sua iterazione è l’attore di questa sequenza. L’angolo è l’elemento geometrico primo della relazione spaziale, dell’espansione strutturale e architettonica. Nell’opera di Morellet, esso è il luogo dell’interferenza: è elemento originario, genesi della proiezione, punto di espansione e nello stesso tempo punto di raccolta dell’energia spaziale. Dall’angolo si origina il flusso dell’energia, dal suo vertice, le linee si proiettano all’infinito. Il risultato è quello di una spazialità estesa a proiezioni diramate, a una percezione frantumata e costantemente in espansione.  (citando le parole dell’artista rilasciate durante un’intervista a Francesca Pola, nel 2000 in occasione della mostra presso lo Studio Invernizzi). L’importante opera, copertina del catalogo, è presentata in asta con una stima di euro 50.000 / 80.000.

Susciterà grande interesse l’opera di Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933), Un giorno con Cucchi a Pescara (stima € 100.000 / 150.000). L’opera, di grandi dimensioni (cm 220×120), fa parte di un ampio percorso di riflessione dell’artista sullo specchio, medium artistico con il quale Pistoletto si è confrontato nel corso di tutta la sua produzione artistica e grazie al quale è diventato internazionalmente noto. Questa riflessione porta prima alla cancellazione dello specchio nel 1995, con l’opera qui presentata, e successivamente alla sua rottura, in una storica azione ripetuta anche nella Biennale di Venezia del 2009. L’opera in particolare è stata realizzata dall’artista nel corso di una performance tenutasi nel 1995 presso l’ex liquorificio Aurum di Pescara, in occasione di un’edizione di Fuori Uso, manifestazione d’arte contemporanea ideata dal gallerista Cesare Manzo e curata quell’anno da Giacinto Di Pietrantonio. La superficie specchiante è percorsa da larghe pennellate nere e arancioni che sembrano negarne la funzione, riportandolo al ruolo della tela, cancellandolo. L’opera è anche testimonianza di un forte legame con un altro celebre esponente italiano degli ultimi decenni, Enzo Cucchi, a cui l’opera è dedicata.

Bosco Sodi, Untitled, 2016, Tecnica mista su lino, cm 150×150

Enzo Cucchi è presente in catalogo anche con un’opera molto importante e che richiede un necessario approfondimento. Immobile è infatti il titolo del grande lavoro/scultura realizzato nel 1986 dal grande protagonista della Transavanguardia e presentato in asta con una stima € 50.000 / 70.000. L’opera è caratterizzata da un gioco di forme concave e convesse in cui Cucchi porta il disegno ad una fase ulteriore, coinvolgendo anche la scultura; entrambe interagiscono anche con la luce. Proveniente originariamente dalla galleria Klüser di Monaco e registrata presso l’Archivio Cucchi di Roma, è sicuramente una delle opere più interessanti presentate in questo catalogo d’asta.

Nella prima parte del catalogo sono presentate le opere più figurative del ‘900, tra queste è necessario soffermarsi sul dipinto di Filippo De Pisis Via Margutta del 1943, in cui si respira l’atmosfera della strada romana tanto famosa e tanto cara all’artista, a tal punto da averla scelta per stabilire il proprio studio romano. L’opera di circa cm 60×35 è presentata in asta con una stima di euro 8.000/12.000.
Merita approfondimento anche il bel dipinto del 1937 di Renato Guttuso dal titolo Bosco silano con mucca, realizzato durante una sua visita al bosco della Sila, vasto altopiano dell’appennino calabro. L’opera, pubblicata sul Catalogo Ragionato dell’artista a cura di Enrico Crispolti, è presentata in asta con una stima di euro 25.000/30.000.

Degno di nota l’importante dipinto di Fausto Pirandello, Omaggio a Giotto, con un ricco curriculum espositivo e bibliografico. L’opera, che fonde la scomposizione cubista con il linguaggio visivo dell’espressionismo, è un chiaro esempio dell’importanza di Pirandello nella storia dell’arte contemporanea ed è presentata in asta con una stima di euro € 30.000 / 40.000.
Anche da citare il bello e riuscitissimo acquerello di Giorgio Morandi (stima € 30.000 / 40.000) che ritrae nel 1957 la sua amata Levico, meta preferita dall’artista durante le sue vacanze. Opera particolarmente riuscita da essere stata scelta da Michelangelo Antonioni ed essere stata nella sua collezione personale, come cita il catalogo ragionato su cui l’opera è pubblicata.

Segnaliamo nel catalogo anche la presenza di opere di due grandissimi artisti di fama internazionale, recentemente scomparsi: Christo, con il suo lavoro The Pont Neuf wrapped, Project for Paris, realizzato nel 1985 e rarissimo per la scelta dello scatto (in cui il ponte è visibile nella sua interezza) su cui ha eseguito il solito e caratteristico lavoro di progetto di impacchettamento, è stimato 50.000/70.000 euro e il grande dipinto (cm 200×150) di Hermann Nitsch dal titolo HF_SI_6_07 B del 2007, dai tratti inconfondibili e dai colori vibranti, presentato in asta con una stima di euro 50.000/70.000.

Iconica l’opera Afrique mountain memory di Nam June Paik (stima € 40.000 / 60.000), indiscusso protagonista della tecno-arte e fondatore della Video Art. Nell’opera, realizzata nel 1991, il monitor della TV dialoga con elementi della cultura africana tradizionale, anche grazie alla materia pittorica con cui gli elementi sono sapientemente dipinti, e alla tela che l’artista utilizza.

Dalla forte potenza espressiva e comunicativa, la tela di Bosco Sodi (stima € 60.000 / 80.000) artista messicano riconosciuto a livello mondiale per le sue opere materiche e cariche di vibrante energia. Sulla grande tela di lino grezzo, realizzata nel 2016 e qui proposta, l’artista ha utilizzato una miscela di pigmento puro, segatura, fibre naturali, acqua e colla per creare una superficie strutturata che, dopo un lento processo di essiccazione durato giorni, ha generato un paesaggio monocromo dal sapore quasi primordiale e dall’incredibile impatto visivo. Un rosso puro, vivido, che esplode e si espande sul supporto senza che preesista un’organizzazione ragionata degli spazi ma al servizio di una vibrante energia del gesto artistico. L’artista ha definito infatti il suo iter produttivo come una sorta di «caos controllato» che porta alla creazione di «qualcosa di totalmente irripetibile».

Tra le opere proposte spicca Rebar in gold di Ai Weiwei, artista cinese tra i più noti e socialmente impegnati. L’opera-gioiello nasce infatti dal tragico terremoto del 2008 avvenuto in Cina e dalla visita dell’artista ai luoghi colpiti, dove ha potuto raccogliere oltre 200 tonnellate d’acciaio contorte da trasformare poi nei suoi gioielli. Questo “prezioso gioiello” in oro 24 carati è stato presentato a Londra nel 2016 da Elisabetta Cipriani ed è stimato 35.000/45.000 euro.

Tra i protagonisti del panorama contemporaneo internazionale ed in costante ascesa nel mercato mondiale Jan Fabre è presente nel catalogo con un piccolo nucleo di opere tra cui spiccano la grande scultura Antropologie van een planeet (stima € 60.0000 / 80.0000) realizzata nel 2008, dove una figura antropomorfa, scava con una pala su un enorme cervello realizzato in silicone (tipico soggetto fabriano); e Battlefield (stima € 35.000 / 45.000) del 1998, in cui su una grande tavola è riprodotto un intero campo di battaglia: la particolarità è che al posto dei soldati a sciamare sul terreno vediamo scarabei, affaccendati nello spostamento e in una sincronica marcia. I carapaci verdi dei coleotteri, con le loro “armature” in grado di assorbire la luce, in marcia verso la grande battaglia, sono stati anche esposti al Louvre in una mostra che ha confermato l’affermazione dell’artista a livello internazionale.

Degne di nota in catalogo: un prezioso dipinto di Salvo, dalle tonalità gialle – arancio, del 1991/93, presentato con una stima di euro 12.000/16.000; un bel dipinto del 1965 di Giulio Turcato dal titolo “ La pelle”, cm 60×120 ca. e stimato 12.000/16.000 euro; un rarissimo “retro d’affiche” di Rotella del 1955, stimato 12.000/16.000 euro, una materica e laboriosa opera di Tancredi, del 1950-51 ricca dell’intreccio di forme e segni profondamente influenzato dal dripping di Pollock e dalle sperimentazioni spaziali di Mondrian, Fontana e più in generale del movimento dello Spazialismo, stimata euro 26.000/36.000. E ancora la bella opera di Anne e Patrick Poirier del 1977 (stima euro 4.000/6.000), una scultura cassetta postale di Alik Cavaliere, 2 opere particolarmente importanti di Josef Felix Müller, un dipinto del 1973 di Aurélie Nemours (stima 8.000/12.000 euro), un bellissimo lavoro di Lawrence Carroll (stima 4.800/6.800 euro), un grande schermo che riproduce “Acqua che sale” programma digitale e sonoro di Fabrizio Plessi (stima 18.000/25.000 euro), una bella e tipica tela del 2004 di Aya Takano (stima 20.000/30.000 euro) e una grande di Josh Smith (stima 20.000/25.000 euro); una significativa tela di Jorit dedicata a Pino Daniele, cm 120×100 (stima 8.000/12.000 euro).
E poi Rashid Johnson, Olafur Eliasson, Elger Esser, Aaron Young, Jonathan Monk, Puppies Puppies, Karin Davie, Dan Walsh, Daniele Milvio, Luca Pancrazzi, John Henderson, Stephan Balkenhol e artisti come Lisa Ponti, Sergio Sarri, Joe Jones, Julian Opie, Emblema, Enrico Bah, Frédéric Bruly Bouabré, Salvatore Garau, Ugo Marano, Vettor Pisani e molti altri presenti in questo originale e ampio catalogo d’asta.

A partire da lunedì 22 maggio sarà visitabile fino alla data dell’asta (tutti i giorni dalle 11 alle 19) negli spazi milanesi della Blindarte, in via Palermo 11, l’esposizione delle opere di Arte Moderna e Contemporanea (asta 107) che saranno esitati in asta a Napoli il 31 maggio 2023 (in collegamento con la sede di Milano).


Contatti
www.blindarte.com
info@blindarte.com
BLINDARTE Napoli – Via Caio Duilio, 10 – tel 081 2395261
BLINDARTE Milano – Via Palermo 11 – tel 02 36565440

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