06 aprile 2023

MON CHER ABBÉ BIONAZ! Mario Cresci per la Valle d’Aosta

di

A cura di Luca Fiore

Durata: dal 1 aprile al 18 giugno
Orari di visita: martedì-domenica dalle 9.00 alle 19.00. Lunedì chiuso
Sede espositiva: Castello Gamba, Châtillon, Valle d’Aosta
+39 0166 563252 | www.castellogamba.vda.it

La mostra di Mario Cresci al Castello Gamba nasce con l’intento di valorizzare le sedici fotografie dell’artista conservate nelle collezioni regionali della Valle d’Aosta, ma non si limita a questo. Quello tra il maestro e il territorio valdostano è un rapporto che inizia nel 1990, quando Cresci venne invitato a partecipare al progetto confluito nella mostra Viaggio fotografico nell’interno della Valle d’Aosta, a cui presero parte grandi nomi della fotografia del Novecento come Luigi Ghirri, Mario De Biasi, Gabriele Basilico e Vasco Ascolini, affiancati ad alcuni artisti della Valle. Allora Cresci si confrontò con il tema del “mondo rurale” delle montagne della valle. Dopo la lunga e complessa esperienza degli anni Sessanta e Settanta in Basilicata, il fotografo si concentra su fienili, tetti di ardesia, utensili per la produzione della fontina. È un’immersione nella “cultura materiale” di un popolo.

Trent’anni dopo torna negli stessi luoghi interagendo con le immagini dello scrittore, escursionista e fotografo Émile Bionaz (1862-1930), per trentasette anni parroco di Saint-Nicolas, che ha lasciato un’importantissima testimonianza del suo tempo e le cui opere sono conservate al Museo di Châtillon. Un altro punto di interesse per Cresci sono stati gli oggetti conservati al MAV, Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione di Fénis. Nascono così due serie di immagini Mon cher Abbé Bionaz! e Fatti a mano che coniugano il linguaggio contemporaneo con i contenuti della tradizione. Da una parte, Mario Cresci seleziona venti immagini di Bionaz e le rielabora al computer in modo ironico e poetico. Dall’altra l’artista, utilizzando ancora una volta il computer, isola da foto digitali alcune delle statuette e dei giocattoli del MAV e con paziente lavoro ne ridisegna le sagome.
Quello di Mario Cresci al Museo Gamba è un vero e proprio viaggio nel tempo, un omaggio al territorio, alla storia e alla cultura valdostana.