27 giugno 2022

Open Doors. Il museo partecipativo oggi, il ciclo di talk tematici promosso e organizzato dalla Fondazione Brescia Musei

di

Mercoledì 29 giugno 2022,
all’Auditorium di Santa Giulia a Brescia
e sul sito fad.fondazionescuolapatrimonio.it

Se la diversità culturale è da sempre una delle principali risorse del genere umano, il museo è un luogo che permette di sperimentare nuove forme di dialogo e di reciproca conoscenza.

Attorno a questi temi si sviluppa La partecipazione che fa dialogare le differenze, la quarta giornata d’incontri di Open Doors. Il museo partecipativo oggi, in programma mercoledì 29 giugno 2022, all’Auditorium di Santa Giulia a Brescia e in streaming sulla piattaforma della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali su fad.fondazionescuolapatrimonio.it.

Open Doors. Il museo partecipativo oggi è il ciclo di talk tematici promosso e organizzato dalla Fondazione Brescia Musei in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e con NEMO – The Network of European Museum Organisations, dove i più importanti esperti nella gestione e nella valorizzazione dei patrimoni culturali e delle culture contemporanee italiani e internazionali approfondiscono l’argomento del museo partecipativo, ovvero le prospettive dei musei del futuro.

La sessione di studi, moderata dal professor Pierluigi Sacco, curatore scientifico di Open Doors, introdotta da Francesca Bazoli, presidente di Fondazione Brescia Musei e da Stefano Karadjov, direttore di Fondazione Brescia Musei, ospiterà gli interventi di Lorenzo Giusti, direttore della GAMeC di Bergamo (Il museo e i nuovi cittadini: l’esperienza della GAMeC), di Cristian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino (Il museo come spazio del dialogo interculturale: l’esperienza del Museo Egizio), di Marielle Pals, responsabile programmazione, Nationaal Museum van Wereldculturen (Comprendere la diversità culturale attraverso i musei etnografici: il caso del NMW Nationaal Museum van Wereldculturen), di Jordi Pascual, coordinatore Comitato Cultura, United Cities and Local Governments (UCLG) (Città culturali come parco giochi di diversità) e di Erminia Sciacchitano, Ministero della Cultura, Ufficio del Consigliere Diplomatico dell’On. Ministro, Relazioni ed Iniziative multilaterali (La partecipazione culturale nel quadro delle politiche europee).

Poche cose stimolano le nostre facoltà cognitive ed emozionali come la coesistenza delle differenze, e poche cose sono altrettanto fragili e sfidanti. Non è la pluralità delle diversità ad avere valore in sé, non è l’aggiungere un’altra variante alle tante già esistenti che costituisce il senso della diversità culturale. Su certi temi non negoziabili, come ad esempio la tutela dei diritti fondamentali degli esseri umani, la diversità di opinioni può essere una minaccia e non un valore. La diversità culturale deve il suo valore al riconoscimento che esistono molte strade di fioritura umana, ma che è la fioritura stessa a dare senso e valore alla cultura. E il museo può diventare il luogo che rende questa fioritura non solo possibile, ma visibile.

Dopo questo appuntamento, le sessioni di Open doors si interrompono per la pausa estiva e ritorneranno mercoledì 28 settembre con La partecipazione che fa stare bene.

www.bresciamusei.com