14 dicembre 2023

“THESAURUS” A PALAZZO REALE DI PALERMO, LA GRANDE MOSTRA SUL TESORO DELLA CAPPELLA PALATINA. DALL’IBRIDISMO CULTURALE ALL’ARTE CONTEMPORANEA

di

Aperta dal 13 dicembre 2023 al 30 settembre 2024.
Scopri di più su thesauruspalermo.it

L’indiscutibile raffinatezza e magnificenza dei 56 reperti diviene la chiave di accesso per un viaggio senza tempo alla scoperta di un periodo meraviglioso: il tesoro assume la funzione di custode di un’eredità culturale eterna e racconta l’aspetto immateriale che metteva insieme maestranze di culture e prospettive religiose diverse. Una grande mostra che offre un approfondimento sull’aspetto spirituale del Palazzo Reale di Palermo, ossia un viaggio attraverso un corpus consistente del famoso “Tesoro della Cappella Palatina”. Quasi nove secoli non sono bastati, quindi, per sbiadire l’ibridismo culturale a cui diede vita l’impulso illuminato di Ruggero II. Temi che ancora oggi ispirano uno dei più grandi esponenti internazionali dell’arte contemporanea.

Thesaurus offre una selezione accurata e non casuale dei tesori: 56 reperti che insieme creano un vero documento del messaggio culturale universale, in grado di mantenere viva le complessitàCon questa mostra torna a splendere un patrimonio “segreto”, finora noto a pochi. Il tesoro assume la funzione concreta e affascinante di “history keeper”, custode della storia. Accanto al tesoro della Cappella Palatina altri reperti supportano la continuità, forse l’immortalità, del significato di quella pagina di storia, non a caso divenuta Patrimonio dell’Umanità. Esiste ancora oggi un’arte contemporanea che mantiene vivo, quasi eterno, quell’impulso. Ecco perché in esposizione, troviamo due opere di uno dei maggiori esponenti della scena contemporanea, Mimmo Paladino. Il fascino di quella cultura esercita un forte impulso atemporale, al punto da stimolare uno dei più grandi artisti internazionali contemporanei. La mostra è frutto di una sinergia tra la Fondazione Federico II e il Fondo Edifici di Culto (Ministero dell’Interno) e della collaborazione con la Prefettura di Palermo, l’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e diversi enti prestatori.