13 aprile 2024

Un dialogo continuo tra storia e futuro. L’arte contemporanea alla Querini Stampalia

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La connessione fra le collezioni storiche e l’arte contemporanea è ciò che rende unico il programma sul contemporaneo che la Fondazione Querini Stampalia porta avanti da tempo.
Una sfida che implica il confronto con un passato da tutelare e un futuro da progettare e coinvolge l’istituzione, il pubblico, gli artisti.
Questi ultimi fanno da traghettatori, svelano fratture, inventano connessioni. Mostrano qualcosa che rischiava di andare perduto o di non essere più visto.
Alcuni lavori abitano gli spazi solo per la durata di una mostra, altri vi rimangono, lasciati in dono dagli artisti: ‘intrusi’ che aprono nuove prospettive al visitatore. Linee analoghe di indagine sono aperte nei settori della letteratura, della poesia, del teatro, della danza, del design, della grafica e della fotografia.
Queste relazioni inattese si stanno intrecciando anche in queste settimane, il periodo più intenso e interessante dell’anno per l’arte contemporanea.

Sulla facciata del palazzo si riaccendono, dopo un importante restauro a cui la Fondazione sta lavorando da tempo, i neon di Joseph Kosuth. L’artista li ha piegati a tracciare parole: terra, aria, acqua… Elementi primordiali che comunicano con l’architettura cinquecentesta, creando una relazione tra passato e contemporaneità: un gioco linguistico e visivo che invita a riflettere sul ruolo dell’arte. La materia dell’ornamento, installazione permanente realizzata nel 1997 per la Biennale Arte, nell’ambito del progetto Sarajevo 2000, è ispirata a ‘Le pietre di Venezia’ di John Ruskin (1853) ed è una sorta di manifesto della Querini Stampalia, perché esprime visivamente la sua missione: conservare il futuro.

In occasione della Biennale Arte apriranno nei prossimi giorni due grandi mostre, attese anche a livello internazionale.

Ilya and Emilia Kabakov. Between Heaven and Earth (14 aprile – 14 luglio 2024) è un omaggio a Ilya Kabakov a un anno dalla scomparsa. A cura di Chiara Bertola e in collaborazione con Ilya and Emilia Kabakov Art Foundation, il progetto ricorda il maestro dell’arte concettuale, geniale sperimentatore della poesia e delle potenzialità espressive dei materiali nello spazio espositivo, celebrato come il più importante artista nato in URSS e naturalizzato statunitense del XX secolo. Per la prima volta alcune installazioni storiche dei Kabakov dialogheranno con gli ambienti antichi e le collezioni d’arte della Fondazione, diventando interventi site specific pensati per lo spazio che li accoglie.

A Journey to the Infinite: Yoo Youngkuk (20 aprile – 24 novembre 2024), tra gli Eventi Collaterali della Biennale Arte e a cura di Kim Inhye, è la prima mostra personale in Europa del grande artista coreano e la più importante realizzata finora su di lui al di fuori della Corea. Sono esposti trenta dipinti a olio di grandi dimensioni e venti stampe su rame dell’artista, insieme a una serie di fotografie che documentano l’evoluzione di uno dei più importanti artisti coreani. Pioniere della pittura astratta geometrica, ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte in Corea.

Informazioni
Durata: aprile – novembre 2024
Sede: Fondazione Querini Stampalia, Castello 5252, 30122 Venezia
Orari di visita: martedì – domenica, dalle 10 alle 18
T.+39 041 2711411
manifestazioni@querinistampalia.org
www.querinistampalia.org

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Immagini

  • Ph. Alessandra Chemollo, Facciata Fondazione Querini Stampalia. © Fondazione Querini Stampalia
  • Ilya and Emilia Kabakov, How to Meet an Angel, 2014.  © Ilya and Emilia Kabakov Art Foundation
  • Yoo Youngkuk, Work, 1975.  © Yoo Youngkuk Art Foundation