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Luigi Santi – Con l’argilla e la matita
In mostra l’attività di Luigi Santi (1907-1981)
ceramista e disegnatore
Comunicato stampa
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Si aprirà domenica 19 dicembre alle ore 18 alla Galleria Comunale S.Croce di Cattolica (RN) in via Pascoli 21 la mostra dal titolo Con l'argilla e la matita, l'attività di Luigi Santi (1907-1981) ceramista e disegnatore.
A Rimini dagli anni '50 e successivamente a Cattolica dal 1962 Luigi Santi dedicò la sua vita all'arte ceramica dando espressione al suo talento originale e alla sua straordinaria perizia come forgiatore e decoratore.
Nacque a Faenza nel 1907 dove si formò al celebre Istituto Ballardini e dove ebbe maestro Domenico Rambelli. Si trasferisce alla fine degli anni '20 in una delle 'capitali' della ceramica italiana, Civita Castellana, in provincia di Viterbo dove ebbe un incarico per l'insegnamento e in un secondo momento aprì un proprio laboratorio ceramico. Il rientro in Romagna si concretizzò nel 1952 a Miramare di Rimini in società con Biancoli, Morelli e Meoni con la creazione di un laboratorio ceramico che nei momenti di massima produttività impiegò una cinquantina di addetti, decoratori e tornianti provenienti dai principali centri artistici ceramici d'Italia, come Deruta, Faenza, Vietri, Grottaglie, Gualdo Tadino.
La Ceramica Riminese, come si denominò l'azienda, diviene rapidamente un centro aggregativo per l'arte ceramica a Rimini: all'attività commerciale fu sempre congiunta la ricerca e l'istanza artistica, con particolare riguardo all'iniziativa dei singoli operatori e alla loro capacità interpretativa. Si creava ceramica non di 'riproduzione', quindi pezzi unici recanti la cifra stilistica e la decorazione di Santi. Nel 1961 il laboratorio fu portato a Cattolica in Via Nazionale e rimase attivo sino alla fine degli anni '70.
La mostra indaga per la prima volta sull'attività e la produzione dell'artista faentino con particolare riferimento alle opere degli anni '60 -'70 sollecitando l'attenzione verso la sua pratica artistica nella quale non disgiunge mai ceramica, progettazione e disegno.
Il carattere e la sua impronta ci sono consegnati nelle decine di disegni a punta di matita e di china, talvolta acquerellati, studi, schizzi, divertimenti, dalla grafia sciolta, dalla virata caricaturale, dall'anima vernacolare. Scene di genere e scene di vita quotidiana all'interno delle quali c'è posto per i dettagli, le piccole osservazioni e le sfumature anche grottesche. Bevitori e comari, pescatori e scioperanti, carrettieri e preti, c'è posto per tutti nel gran teatro del mondo di Luigi Santi.
La sua arte si sprigiona attraverso una poetica giocata sugli affetti dell'umile gente, intrisa di realtà e verità, dall'ironia spesso irrefrenabile e ancora profondamente godibile.
A Rimini dagli anni '50 e successivamente a Cattolica dal 1962 Luigi Santi dedicò la sua vita all'arte ceramica dando espressione al suo talento originale e alla sua straordinaria perizia come forgiatore e decoratore.
Nacque a Faenza nel 1907 dove si formò al celebre Istituto Ballardini e dove ebbe maestro Domenico Rambelli. Si trasferisce alla fine degli anni '20 in una delle 'capitali' della ceramica italiana, Civita Castellana, in provincia di Viterbo dove ebbe un incarico per l'insegnamento e in un secondo momento aprì un proprio laboratorio ceramico. Il rientro in Romagna si concretizzò nel 1952 a Miramare di Rimini in società con Biancoli, Morelli e Meoni con la creazione di un laboratorio ceramico che nei momenti di massima produttività impiegò una cinquantina di addetti, decoratori e tornianti provenienti dai principali centri artistici ceramici d'Italia, come Deruta, Faenza, Vietri, Grottaglie, Gualdo Tadino.
La Ceramica Riminese, come si denominò l'azienda, diviene rapidamente un centro aggregativo per l'arte ceramica a Rimini: all'attività commerciale fu sempre congiunta la ricerca e l'istanza artistica, con particolare riguardo all'iniziativa dei singoli operatori e alla loro capacità interpretativa. Si creava ceramica non di 'riproduzione', quindi pezzi unici recanti la cifra stilistica e la decorazione di Santi. Nel 1961 il laboratorio fu portato a Cattolica in Via Nazionale e rimase attivo sino alla fine degli anni '70.
La mostra indaga per la prima volta sull'attività e la produzione dell'artista faentino con particolare riferimento alle opere degli anni '60 -'70 sollecitando l'attenzione verso la sua pratica artistica nella quale non disgiunge mai ceramica, progettazione e disegno.
Il carattere e la sua impronta ci sono consegnati nelle decine di disegni a punta di matita e di china, talvolta acquerellati, studi, schizzi, divertimenti, dalla grafia sciolta, dalla virata caricaturale, dall'anima vernacolare. Scene di genere e scene di vita quotidiana all'interno delle quali c'è posto per i dettagli, le piccole osservazioni e le sfumature anche grottesche. Bevitori e comari, pescatori e scioperanti, carrettieri e preti, c'è posto per tutti nel gran teatro del mondo di Luigi Santi.
La sua arte si sprigiona attraverso una poetica giocata sugli affetti dell'umile gente, intrisa di realtà e verità, dall'ironia spesso irrefrenabile e ancora profondamente godibile.
19
dicembre 2010
Luigi Santi – Con l’argilla e la matita
Dal 19 dicembre 2010 al 13 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA COMUNALE SANTA CROCE
Cattolica, Viale Giovanni Pascoli, 21, (Rimini)
Cattolica, Viale Giovanni Pascoli, 21, (Rimini)
Orario di apertura
sabato e domenica dalle 16 alle 19 chiuso il 25 e il 31 dicembre 2010
Vernissage
19 Dicembre 2010, ore 18
Sito web
www.cattolica.net
Autore
Curatore