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Io Espongo
Arriva alla serata conclusiva la rassegna che dal 16 Ottobre 2003 ha coinvolto più di centosettanta giovani artisti torinesi e non. Verrà eletto dal pubblico e da una giuria di esperti il vincitore della settima edizione scelto tra pittura, scultura e fotografia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
concorso per artisti emergenti
pittori, scultori, fotografi, performers
Ecco i quindici artisti giunti in finale:
Natalia Craralambopolous
pittura, Diego Pomarico pittura
Filippo Gallo
fotografia, I Grossi Fratelli fotografia
Diego Canato
scultura, Alessandro Antonello pittura
Monica Indelicato
pittura, Giulio Schiavo pittura
Luca Luciano
fotografia, Elisa Perrone pittura
Edit Vasquez
fotografia, Federica Rubiola pittura
Sara Enrico
fotografia, Luigi Tenani fotografia
Marta Zen e Elena Lazzari
fotografia
Arriva alla serata conclusiva la rassegna che dal 16 Ottobre 2003 ha coinvolto più di centosettanta giovani artisti torinesi e non. Verrà eletto dal pubblico e da una giuria di esperti il vincitore della settima edizione scelto tra pittura, scultura e fotografia.
La sera del 7 luglio verrà inoltre presentato al Pubblico il progetto dell'Associazione Culturale Azimut "Help the children": verranno messe in vendita le magliette realizzate dai 15 artisti giunti in finale e il ricavato della vendita verrà devoluto in beneficenza al Centro Missionario Diocesano a sostegno di un progetto di Adozioni a Distanza
***************************************
PER UNA NUOVA CREATIVITA'
"Pensando, intrecciando ombre nella profonda solitudine
La mia vita prima di tutti, la mia aspra vita".
Pablo Neruda
Con i versi evocativi di Pablo Neruda, tratti dalla poesia "Pensando, intrecciando ombre" (da "Venti poesie d'amore e una canzone disperata", Passigli Editore), si apre questa VII edizione del concorso "Io Espongo" che, come nelle precedenti occasioni, permette ai giovani artisti di esprimersi in tutta libertà, di porre in evidenza una creatività legata a una personale e interiore misura espressiva, di confrontarsi con il pubblico e dal pubblico cogliere le indicazioni e l'attenzione per un'esperienza che racchiude pittura, fotografia, scultura e installazioni.
In tale dimensione, si delinea l'impegno di quanti ( e sono ben ........., suddivisi in .....serate) hanno presentato i loro lavori nella saletta espositiva del Pastis con la consapevolezza di mettersi in gioco, di cercare un'eventuale strada per il futuro, di affidare all'opera le inquietudini esistenziali e il fascino della fantasia, la follia di un gesto che si fa figura e l'incedere di un segno tra colore e materia.
E questo appuntamento, organizzato dall'Associazione Culturale Azimut, propone la scultura in gesso, con sovrapposizione di diapositiva, "Curami e proteggimi" di Diego Canato, che lo scorso anno è stato invitato ad esporre al Circolo Culturale Machè, e un'ampia scelta di composizioni pittoriche che comprende il dittico "Senza titolo" di Natalia Charabampopolous, di nazionalità greco-argentina ma residente nella nostra città, laureata all'Università delle Belle Arti di Buenos Aires.
Proseguendo s'incontra l'intenso colore della tecnica mista "Stop" di Diego Pomarico, iscritto all'Accademia Albertina di Belle Arti, e gli espressionistici volti del dittico "Twins" di Alessandro Antonello, più volte presente a "Io Espongo" con dipinti dal vibrante cromatismo, così come Monica Indelicato che ritorna in questa sede con l'illustrazione "Ai margini": un trittico realizzato con la particolare tecnica dell'acrilico su medium density.
Sempre nell'ambito della pittura s'incontrano gli sguardi dei bambini afgani Makila, Haroun e Arzo ripresi e dipinti con vitale energia da Giulio Schiavo, mentre Elisa Perrone fissa su grandi tele gli scorci urbani dei quartieri degradati, come si può vedere in "Ricordi: nitidi, sfocati,...si sciolgono?" e Federica Rubiola trascrive nel quadro "Io e l'albero", realizzato nell'isola di Ibiza, la dimensione e l'"espressione profonda del proprio io".
La sezione dedicata alla fotografia, si configura con "Archetipo animale" di Luigi Tenani, che identifica il proprio lavoro con le parole di John Berger:"Ciò che distingueva l'uomo dagli animali era il pensiero simbolico...". La messicana Edith Vasquez esprime in "Sogni" il senso dell'esistenza accompagnata dai versi di Fernando Pessoa :"Non so se non sogno quando vivo, se non vivo/ quando sogno, o se il sogno e la vita formano in/ me un ibrido...". E Sara Enrico traduce in 5 fotografie in bianco e nero l'essenza di un'indagine su "Corpo in Natura-Natura in Corpo"; Elena Lazzari e Marta Zen, invece, propongono il trittico "Progetto-Progetto-Progetto" con un intervento "su di un cantiere aperto in zona Porta Palatine"; i Fratelli Grossi (Domenico fotografo e Aurelio poeta) hanno eseguito "Giacomo" che "è il nome di nostro padre...nato da un viaggio tra Ferrara e Bologna..." e Luca Luciano, che ha partecipato per la poesia al concorso letterario Grinzane Cavour, ha scandito nella stampa su pannello plotter la rappresentazione di "Forse saremo felici" ("e noi/ accostati nel silenzio/ non diremo più nulla...").
Filippo Gallo, infine, nella fotografia e stampa su leger, intitolata "Sete", trascrive la visione di una realtà in cui ricordi e sensazioni, impressioni e spazi della memoria diventano immagine.
Angelo Mistrangelo, Presidente della Giuria di Qualità
pittori, scultori, fotografi, performers
Ecco i quindici artisti giunti in finale:
Natalia Craralambopolous
pittura, Diego Pomarico pittura
Filippo Gallo
fotografia, I Grossi Fratelli fotografia
Diego Canato
scultura, Alessandro Antonello pittura
Monica Indelicato
pittura, Giulio Schiavo pittura
Luca Luciano
fotografia, Elisa Perrone pittura
Edit Vasquez
fotografia, Federica Rubiola pittura
Sara Enrico
fotografia, Luigi Tenani fotografia
Marta Zen e Elena Lazzari
fotografia
Arriva alla serata conclusiva la rassegna che dal 16 Ottobre 2003 ha coinvolto più di centosettanta giovani artisti torinesi e non. Verrà eletto dal pubblico e da una giuria di esperti il vincitore della settima edizione scelto tra pittura, scultura e fotografia.
La sera del 7 luglio verrà inoltre presentato al Pubblico il progetto dell'Associazione Culturale Azimut "Help the children": verranno messe in vendita le magliette realizzate dai 15 artisti giunti in finale e il ricavato della vendita verrà devoluto in beneficenza al Centro Missionario Diocesano a sostegno di un progetto di Adozioni a Distanza
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PER UNA NUOVA CREATIVITA'
"Pensando, intrecciando ombre nella profonda solitudine
La mia vita prima di tutti, la mia aspra vita".
Pablo Neruda
Con i versi evocativi di Pablo Neruda, tratti dalla poesia "Pensando, intrecciando ombre" (da "Venti poesie d'amore e una canzone disperata", Passigli Editore), si apre questa VII edizione del concorso "Io Espongo" che, come nelle precedenti occasioni, permette ai giovani artisti di esprimersi in tutta libertà, di porre in evidenza una creatività legata a una personale e interiore misura espressiva, di confrontarsi con il pubblico e dal pubblico cogliere le indicazioni e l'attenzione per un'esperienza che racchiude pittura, fotografia, scultura e installazioni.
In tale dimensione, si delinea l'impegno di quanti ( e sono ben ........., suddivisi in .....serate) hanno presentato i loro lavori nella saletta espositiva del Pastis con la consapevolezza di mettersi in gioco, di cercare un'eventuale strada per il futuro, di affidare all'opera le inquietudini esistenziali e il fascino della fantasia, la follia di un gesto che si fa figura e l'incedere di un segno tra colore e materia.
E questo appuntamento, organizzato dall'Associazione Culturale Azimut, propone la scultura in gesso, con sovrapposizione di diapositiva, "Curami e proteggimi" di Diego Canato, che lo scorso anno è stato invitato ad esporre al Circolo Culturale Machè, e un'ampia scelta di composizioni pittoriche che comprende il dittico "Senza titolo" di Natalia Charabampopolous, di nazionalità greco-argentina ma residente nella nostra città, laureata all'Università delle Belle Arti di Buenos Aires.
Proseguendo s'incontra l'intenso colore della tecnica mista "Stop" di Diego Pomarico, iscritto all'Accademia Albertina di Belle Arti, e gli espressionistici volti del dittico "Twins" di Alessandro Antonello, più volte presente a "Io Espongo" con dipinti dal vibrante cromatismo, così come Monica Indelicato che ritorna in questa sede con l'illustrazione "Ai margini": un trittico realizzato con la particolare tecnica dell'acrilico su medium density.
Sempre nell'ambito della pittura s'incontrano gli sguardi dei bambini afgani Makila, Haroun e Arzo ripresi e dipinti con vitale energia da Giulio Schiavo, mentre Elisa Perrone fissa su grandi tele gli scorci urbani dei quartieri degradati, come si può vedere in "Ricordi: nitidi, sfocati,...si sciolgono?" e Federica Rubiola trascrive nel quadro "Io e l'albero", realizzato nell'isola di Ibiza, la dimensione e l'"espressione profonda del proprio io".
La sezione dedicata alla fotografia, si configura con "Archetipo animale" di Luigi Tenani, che identifica il proprio lavoro con le parole di John Berger:"Ciò che distingueva l'uomo dagli animali era il pensiero simbolico...". La messicana Edith Vasquez esprime in "Sogni" il senso dell'esistenza accompagnata dai versi di Fernando Pessoa :"Non so se non sogno quando vivo, se non vivo/ quando sogno, o se il sogno e la vita formano in/ me un ibrido...". E Sara Enrico traduce in 5 fotografie in bianco e nero l'essenza di un'indagine su "Corpo in Natura-Natura in Corpo"; Elena Lazzari e Marta Zen, invece, propongono il trittico "Progetto-Progetto-Progetto" con un intervento "su di un cantiere aperto in zona Porta Palatine"; i Fratelli Grossi (Domenico fotografo e Aurelio poeta) hanno eseguito "Giacomo" che "è il nome di nostro padre...nato da un viaggio tra Ferrara e Bologna..." e Luca Luciano, che ha partecipato per la poesia al concorso letterario Grinzane Cavour, ha scandito nella stampa su pannello plotter la rappresentazione di "Forse saremo felici" ("e noi/ accostati nel silenzio/ non diremo più nulla...").
Filippo Gallo, infine, nella fotografia e stampa su leger, intitolata "Sete", trascrive la visione di una realtà in cui ricordi e sensazioni, impressioni e spazi della memoria diventano immagine.
Angelo Mistrangelo, Presidente della Giuria di Qualità
07
luglio 2004
Io Espongo
07 luglio 2004
serata - evento
Location
PASTIS
Torino, Piazza Emanuele Filiberto, 9b, (Torino)
Torino, Piazza Emanuele Filiberto, 9b, (Torino)
Vernissage
7 Luglio 2004, ore 22.00