“La natura, nel trapasso, sembra morta. Ha il sapore dolce della
corruzione e i colori di una nuova creatura.
Tre dimensioni danno forma ad un corpo. La quarta ne afferma il
contenuto e ne racconta la storia.
Cos“ le rughe del tempo gli attribuiscono una qualitˆ che questo mondo
vuole assolutamente fuggire: il cambiamento.
“Come saremo”. Solo “Come riusciremo a
mantenere inalterate le forme”
proprio la voglia di entrare nel loro torsolo che richiede un percorso,
una strada forse giˆ tracciata da una larva.
Una via finalmente percorribile e completamente guasta. Le trame delle
ife fungine tesseranno poi un nuovo disegno.
’’ tutto finalmente reale.”

Frutto di una ricerca durata un anno, ho effettuato un unico scatto per
ciascun soggetto, utilizzando il banco
ottico con lastre 10x12. Queste sono state in seguito scansite e
stampate in digitale, formato 70x100 (circa),

sono quindi al vivo, come da inquadratura originale. In seguito montate
su materiale leggero per un totale di
17 immagini.
Annalisa Monga

Al termine degli studi superiori intraprende a Milano l’attivitˆ di
assistente fotografa di still life presso gli studi:
Tornaghi Sergio, Leo Torri, Kirchner Stephan & Buttenbender Cora,
Tettamanzi Dario, Pagetti Franco,
e Gaiaschi Claudio. Nel 1997 inizia l’attivitˆ come libera
professionista, lavorando per diverse agenzie
pubblicitarie quali: All Partners, Armando Testa, Artur Andersen, BGS,
CSA, Gavino Sanna, In ADV,
Inox Deisgn, Lorenzo Marini, Mc Cann Erikson, Serie A, Thompson, Verba
DDB. Nel 2000 partecipa al
progetto “Made in Bosnia”, supportato in Italia da Mc Cann Erikson,
con una serie fotografica personale di
Still Life, partecipando alla relativa mostra a Sarajevo e a Milano.
Nel 2003 inaugura una mostra personale
a Milano, presso l’hammam Della Rosa, dal titolo “Viaggio in Iran” che
documenta attraverso immagini in
bianco e nero la realtˆ femminile di questo paese.