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Maria Mantegna – Miti e leggende medievali
Per l’evento sono state selezionate circa 30 opere della più recente produzione della pittrice, ligure di nascita ma siciliana d’adozione. I quadri scelti mettono in evidenza il percorso di maturazione portato a termine dall’artista negli ultimi 3 anni, con opere realizzate sia su tela, sia su pregiate carte lavorate a mano, alcuni dei quali di grandi dimensioni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sarà inaugurata il prossimo 15 febbraio presso le prestigiose sale del Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo, la mostra personale dell'artista Maria Mantegna dal titolo “Miti e leggende medievali”.
Per l'evento sono state selezionate circa 30 opere della più recente produzione della pittrice, ligure di nascita ma siciliana d'adozione. I quadri scelti mettono in evidenza il percorso di maturazione portato a termine dall'artista negli ultimi 3 anni, con opere realizzate sia su tela, sia su pregiate carte lavorate a mano, alcuni dei quali di grandi dimensioni. In mostra anche gli “omaggi” ai grandi maestri tardo-gotici e del rinascimento italiano, che hanno portato l'artista ad ottenere importanti consensi nella sua intensa attività espositiva degli ultimi anni, durante le fiere d'arte e le importanti mostre personali e collettive a cui ha partecipato.
“La mia pittura - afferma l'artista - si nutre del passato, incorporandolo, per poi trasformarlo da astrazione a materia plasmabile e perennemente riscrivibile, affinché la storia sia sempre accanto a noi, sia in senso sociologico che poetico, in assoluta contemporaneità superando l'oblio”.
Per Sigfrido Oliva “la metafora dell’arte nei dipinti di Maria Mantegna, è permeata di figure allegoriche e di allusioni a volte oscure e impenetrabili. Il racconto, metaforico, però non riduce il contenuto dell’opera, che è insieme drammatico e carico di tensioni, ma anzi lo esalta. Qui dolore e sofferenza si accendono avvolgendo, come le improvvise fiammate di calore, cavalli imbizzarriti, demoni e scene apocalittiche. Tutto ciò può suscitare un senso di smarrimento, di panico forse. Se è questo che vuole l’arte, provocare nello spettatore una sensazione forte, come può egli opporsi?”.
La mostra, che sarà visitabile gratuitamente fino al 24 febbraio, ha ottenuto il patrocinio del Sindaco del Comune di Palermo, Avv. Diego Cammarata.
Maria Mantegna nata a Borzonasca (GE), ha avuto il suo primo incontro con l’arte attraverso gli insegnamenti del nonno, scultore di chiara ispirazione classicheggiante. Apprese queste preziose lezioni, approfondisce gli studi sui miti e le leggende medievali, e per meglio definire i propri mezzi espressivi, sperimenta nuove tecniche, che si concretizzano nelle cromie, i numerosi momenti dell’interiore variare dello stato d’animo della pittrice. L’intensa attività artistica la porta ad esporre in varie città italiane ed estere, presso sedi pubbliche e private, ottenendo consensi, riconoscimenti e premi.
Della sua attività pittorica si sono occupati tra gli altri: Sigfrido Oliva, Franco Panarello, Ito Ruscigni, Angelo Scandurra, Gabriella Cremona, Elio Romano, Rita Finocchiaro.
Per l'evento sono state selezionate circa 30 opere della più recente produzione della pittrice, ligure di nascita ma siciliana d'adozione. I quadri scelti mettono in evidenza il percorso di maturazione portato a termine dall'artista negli ultimi 3 anni, con opere realizzate sia su tela, sia su pregiate carte lavorate a mano, alcuni dei quali di grandi dimensioni. In mostra anche gli “omaggi” ai grandi maestri tardo-gotici e del rinascimento italiano, che hanno portato l'artista ad ottenere importanti consensi nella sua intensa attività espositiva degli ultimi anni, durante le fiere d'arte e le importanti mostre personali e collettive a cui ha partecipato.
“La mia pittura - afferma l'artista - si nutre del passato, incorporandolo, per poi trasformarlo da astrazione a materia plasmabile e perennemente riscrivibile, affinché la storia sia sempre accanto a noi, sia in senso sociologico che poetico, in assoluta contemporaneità superando l'oblio”.
Per Sigfrido Oliva “la metafora dell’arte nei dipinti di Maria Mantegna, è permeata di figure allegoriche e di allusioni a volte oscure e impenetrabili. Il racconto, metaforico, però non riduce il contenuto dell’opera, che è insieme drammatico e carico di tensioni, ma anzi lo esalta. Qui dolore e sofferenza si accendono avvolgendo, come le improvvise fiammate di calore, cavalli imbizzarriti, demoni e scene apocalittiche. Tutto ciò può suscitare un senso di smarrimento, di panico forse. Se è questo che vuole l’arte, provocare nello spettatore una sensazione forte, come può egli opporsi?”.
La mostra, che sarà visitabile gratuitamente fino al 24 febbraio, ha ottenuto il patrocinio del Sindaco del Comune di Palermo, Avv. Diego Cammarata.
Maria Mantegna nata a Borzonasca (GE), ha avuto il suo primo incontro con l’arte attraverso gli insegnamenti del nonno, scultore di chiara ispirazione classicheggiante. Apprese queste preziose lezioni, approfondisce gli studi sui miti e le leggende medievali, e per meglio definire i propri mezzi espressivi, sperimenta nuove tecniche, che si concretizzano nelle cromie, i numerosi momenti dell’interiore variare dello stato d’animo della pittrice. L’intensa attività artistica la porta ad esporre in varie città italiane ed estere, presso sedi pubbliche e private, ottenendo consensi, riconoscimenti e premi.
Della sua attività pittorica si sono occupati tra gli altri: Sigfrido Oliva, Franco Panarello, Ito Ruscigni, Angelo Scandurra, Gabriella Cremona, Elio Romano, Rita Finocchiaro.
15
febbraio 2008
Maria Mantegna – Miti e leggende medievali
Dal 15 al 24 febbraio 2008
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLE AQUILE
Palermo, Piazza Pretoria, 1, (Palermo)
Palermo, Piazza Pretoria, 1, (Palermo)
Orario di apertura
feriali: 9.30-18; sabato: 9.30-12.30; domenica: 9.30-12
Vernissage
15 Febbraio 2008, ore 17
Ufficio stampa
TRIBE
Autore