L'artista fabrianese presenta i suoi lavori recenti nati dalla riflessione sulla linea come elemento costruttivo nello spazio. Distaccandosi dalla sua precedente inclinazione ad operare sulla forma a tutto tondo, Mara Brera espone una nuova serie di sculture ed opere pittoriche astratte, elaborate da materiali industriali di recupero tipici della zona. Le lamiere sottratte all'industria degli elettrodomestici sono da lei lavorate con una personale tecnica di piegatura e con uno speciale trattamento della superficie che gioca sulla possibilità di rifrazione della luce; la cellulosa, scarto della locale cartiera, viene adoperata come supporto per sgocciolamenti che disegnano linee verticali nella casualità nella della caduta sul piano. Fondamentali nella genesi dell'opera di Mara Brera, che definisce la sua pittura come action painting, sono il gesto e la casualità. Analogamente, anche le sculture vengono realizzate con tecniche esclusivamente manuali, escludendo ogni supporto di tipo tecnologico.

Mara Brera nasce a Liegi, in Belgio, nel 1967.
Studia all'Accademia di Belle Arti di Perugia con Bruno Corà ed Eliseo Mattiacci.
Dal 1986 espone in collettive e in rassegne in tutta Italia ed in numerose personali in spazi istituzionali e gallerie di Marche, Umbria e Toscana.