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Botticelli nelle collezioni lombarde
In occasione del cinquecentenario della morte dell’artista fiorentino la mostra Botticelli nelle collezioni lombarde riunisce per la prima volta le opere di uno dei più grandi maestri del Rinascimento italiano conservate nelle collezioni pubbliche milanesi e lombarde.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Firenze, 1510. Muore, il 17 maggio, Sandro Botticelli.
Milano, 2010. Il Museo Poldi Pezzoli presenta la mostra Botticelli nelle collezioni lombarde.
In occasione del cinquecentenario della morte dell’artista fiorentino, la mostra Botticelli nelle collezioni
lombarde, in programma al Museo Poldi Pezzoli dal 12 novembre 2010 al 28 febbraio 2011, riunisce
per la prima volta le opere di uno dei più grandi maestri del Rinascimento italiano conservate nelle
collezioni pubbliche milanesi e lombarde.
“È un’occasione unica – dichiara Annalisa Zanni, direttore del Museo – per poter ammirare uno
accanto all’altro alcuni dei capolavori di Botticelli “dispersi” in alcuni dei più importanti musei lombardi e
forse non noti al grande pubblico, anche perché “immersi” tra altre grandi opere, quanto quelli
conservati a Firenze”.
Il Museo Poldi Pezzoli, infatti, possiede ben tre opere di Sandro Botticelli: due dipinti di grande qualità,
la Madonna del libro e il Compianto sul Cristo morto, e un bellissimo ricamo raffigurante l’Incoronazione
della Vergine, eseguito su disegno dell’artista per un cappuccio di piviale.
Accanto a queste opere la mostra presenta importanti prestiti provenienti dalla Pinacoteca
dell’Accademia Carrara di Bergamo – il Ritratto di Giuliano de’ Medici, la tavola raffigurante la Storia di
Virginia Romana e il Redentore Benedicente – e due disegni conservati alla Biblioteca Ambrosiana,
appartenenti al celebre Codice Resta, San Tommaso che riceve la cintola dalla Vergine e Pallade
Atena.
L’esposizione, a cura di Andrea Di Lorenzo e Annalisa Zanni, intende valorizzare la presenza nelle
collezioni lombarde dell’artista fiorentino e guidare il visitatore alla scoperta della sua produzione
attraverso una rappresentazione completa delle tecniche in cui si manifestò l’arte di Botticelli e della
sua bottega, nel periodo più significativo della sua attività, che va dall’inizio degli anni ottanta alla fine
degli anni novanta del Quattrocento.
Seguendo l’evoluzione dello stile dell’artista, la mostra propone una riflessione sui temi della bellezza,
della devozione e della penitenza, passando dal carattere pacato e prezioso della Madonna del libro ai
toni patetici e drammatici e ai colori squillanti del Compianto. L’esposizione è anche l’occasione di un
importante recupero: infatti la Madonna del libro, molto sofferente, è stata restaurata grazie alla
generosità di Marta Marzotto, in ricordo della figlia Annalisa.
Botticelli nelle collezioni lombarde prosegue il percorso espositivo del Museo Poldi Pezzoli dedicato al
collezionismo, approfondendo il tema della riscoperta dell’artista fiorentino nel corso del XIX secolo a
Milano e in Lombardia.
2
La preparazione della mostra, inoltre, ha portato a importanti scoperte legate alla tavola del Redentore
benedicente, che vengono presentate al pubblico per la prima volta.
Il dipinto, che in origine faceva parte di un dittico, è stato a lungo trascurato dalla critica e considerato
opera di bottega, viene ora attribuito a Botticelli da Everett Fahy, già direttore del dipartimento di pittura
europea del Metropolitan Museum di New York. Il pendant, raffigurante la Mater Dolorosa, fino agli
anni dieci del Novecento era conservato in una collezione privata di San Pietroburgo ed è oggi
considerato perduto, ma il suo aspetto ci è noto grazie al ritrovamento di una riproduzione fotografica,
mai pubblicata o segnalata finora nella bibliografia sull’artista, che permetterà di ricostruire virtualmente
in mostra il dittico, dopo più di un secolo dal suo smembramento.
L’allestimento, progettato da Luca Rolla e Alberto Bertini, è di grande impatto emotivo, isola i
capolavori e, favorendo un incontro personale e diretto con l’opera, permette di coglierne i significati
più profondi.
A disposizione dei visitatori, un apparato didattico completo a cura di Stefano Zuffi, costituito da audio
guide realizzate da Start s.r.l., che accompagnano nel percorso espositivo e nella comprensione delle
opere e da pannelli a cura di Emilio Fioravanti (G&R Associati) per la parte grafica.
Accompagna l’esposizione un catalogo, a cura di Andrea Di Lorenzo, edito da Silvana Editoriale
(www.silvanaeditoriale.it), con saggi e schede delle opere dei maggiori esperti dell’artista
rinascimentale fiorentino.
Milano, 2010. Il Museo Poldi Pezzoli presenta la mostra Botticelli nelle collezioni lombarde.
In occasione del cinquecentenario della morte dell’artista fiorentino, la mostra Botticelli nelle collezioni
lombarde, in programma al Museo Poldi Pezzoli dal 12 novembre 2010 al 28 febbraio 2011, riunisce
per la prima volta le opere di uno dei più grandi maestri del Rinascimento italiano conservate nelle
collezioni pubbliche milanesi e lombarde.
“È un’occasione unica – dichiara Annalisa Zanni, direttore del Museo – per poter ammirare uno
accanto all’altro alcuni dei capolavori di Botticelli “dispersi” in alcuni dei più importanti musei lombardi e
forse non noti al grande pubblico, anche perché “immersi” tra altre grandi opere, quanto quelli
conservati a Firenze”.
Il Museo Poldi Pezzoli, infatti, possiede ben tre opere di Sandro Botticelli: due dipinti di grande qualità,
la Madonna del libro e il Compianto sul Cristo morto, e un bellissimo ricamo raffigurante l’Incoronazione
della Vergine, eseguito su disegno dell’artista per un cappuccio di piviale.
Accanto a queste opere la mostra presenta importanti prestiti provenienti dalla Pinacoteca
dell’Accademia Carrara di Bergamo – il Ritratto di Giuliano de’ Medici, la tavola raffigurante la Storia di
Virginia Romana e il Redentore Benedicente – e due disegni conservati alla Biblioteca Ambrosiana,
appartenenti al celebre Codice Resta, San Tommaso che riceve la cintola dalla Vergine e Pallade
Atena.
L’esposizione, a cura di Andrea Di Lorenzo e Annalisa Zanni, intende valorizzare la presenza nelle
collezioni lombarde dell’artista fiorentino e guidare il visitatore alla scoperta della sua produzione
attraverso una rappresentazione completa delle tecniche in cui si manifestò l’arte di Botticelli e della
sua bottega, nel periodo più significativo della sua attività, che va dall’inizio degli anni ottanta alla fine
degli anni novanta del Quattrocento.
Seguendo l’evoluzione dello stile dell’artista, la mostra propone una riflessione sui temi della bellezza,
della devozione e della penitenza, passando dal carattere pacato e prezioso della Madonna del libro ai
toni patetici e drammatici e ai colori squillanti del Compianto. L’esposizione è anche l’occasione di un
importante recupero: infatti la Madonna del libro, molto sofferente, è stata restaurata grazie alla
generosità di Marta Marzotto, in ricordo della figlia Annalisa.
Botticelli nelle collezioni lombarde prosegue il percorso espositivo del Museo Poldi Pezzoli dedicato al
collezionismo, approfondendo il tema della riscoperta dell’artista fiorentino nel corso del XIX secolo a
Milano e in Lombardia.
2
La preparazione della mostra, inoltre, ha portato a importanti scoperte legate alla tavola del Redentore
benedicente, che vengono presentate al pubblico per la prima volta.
Il dipinto, che in origine faceva parte di un dittico, è stato a lungo trascurato dalla critica e considerato
opera di bottega, viene ora attribuito a Botticelli da Everett Fahy, già direttore del dipartimento di pittura
europea del Metropolitan Museum di New York. Il pendant, raffigurante la Mater Dolorosa, fino agli
anni dieci del Novecento era conservato in una collezione privata di San Pietroburgo ed è oggi
considerato perduto, ma il suo aspetto ci è noto grazie al ritrovamento di una riproduzione fotografica,
mai pubblicata o segnalata finora nella bibliografia sull’artista, che permetterà di ricostruire virtualmente
in mostra il dittico, dopo più di un secolo dal suo smembramento.
L’allestimento, progettato da Luca Rolla e Alberto Bertini, è di grande impatto emotivo, isola i
capolavori e, favorendo un incontro personale e diretto con l’opera, permette di coglierne i significati
più profondi.
A disposizione dei visitatori, un apparato didattico completo a cura di Stefano Zuffi, costituito da audio
guide realizzate da Start s.r.l., che accompagnano nel percorso espositivo e nella comprensione delle
opere e da pannelli a cura di Emilio Fioravanti (G&R Associati) per la parte grafica.
Accompagna l’esposizione un catalogo, a cura di Andrea Di Lorenzo, edito da Silvana Editoriale
(www.silvanaeditoriale.it), con saggi e schede delle opere dei maggiori esperti dell’artista
rinascimentale fiorentino.
11
novembre 2010
Botticelli nelle collezioni lombarde
Dall'undici novembre 2010 al 21 marzo 2011
arte antica
Location
MUSEO POLDI PEZZOLI
Milano, Via Alessandro Manzoni, 12, (Milano)
Milano, Via Alessandro Manzoni, 12, (Milano)
Biglietti
8,00 € | 5.50 € ridotto | bambini fino ai 10 anni gratuito
Orario di apertura
da mercoledì a lunedì 10-18 Chiuso il martedì
Vernissage
11 Novembre 2010, ore 18 su invito
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore