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56° Biennale d’Arte di Venezia – Padiglione dell’Andorra
Di fronte alla tirannia di una gigantesca memoria digitale imposta dal logico potere verticale delle grandi aziende d’internet, in cui l’amnesia è totalmente impossibile poiché tutti i dati sono memorizzati, il perimetro privato di miliardi di persone è scomparso.
Comunicato stampa
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Di fronte alla tirannia di una gigantesca memoria digitale imposta dal logico potere verticale delle grandi
aziende d’internet, in cui l’amnesia è totalmente impossibile poiché tutti i dati sono memorizzati, il
perimetro privato di miliardi di persone è scomparso. Il pittore Joan Xandri, con la sua installazione
composta da una ventina di quadri esposti come la lunga prua di una nave, appoggiati a terra e
ingarbugliati, spesso alla rovescia, celando anche alcune parti delle opere adiacenti, ci invita ad una
riflessione per capire i limiti che oggigiorno ognuno deve imporsi per salvare la propria intimità, ma
anche di più: la propria anima. In tal modo, ci conduce in un altrove, uno spazio insolito in cui
l’osservatore viene imbarcato dalla sua immaginazione in un secondo sguardo il cui flusso trae la propria
origine da un’opera che involontariamente confonde i codici tradizionali della pittura.
L’opera dello scultore Roqué deve essere contemplata come un bel paesaggio, con una tendenza allo
sviluppo orizzontale, senza un reale punto focale né centro di simmetria, sullo sfondo di nature morte
post-moderne, che porta lo spettatore ricettivo ad un incontro con l’ignoto attraverso un confronto con
sé stesso e uno spazio con cui giocare mentalmente. Una scultura che, come spesso in lui, non invita al
tatto bensì ad un percorso fisico del suo spazio. Roqué si muove agevolmente in una post-modernità in
cui ha creato un’opera nella massima autonomia, che pur identificandosi pienamente con le varie
potenzialità d’un sistema di produzione preciso ha saputo preservare la propria liberà. Allo sguardo del
visitatore l’artista offre tre sculture appositamente create per la Biennale di Venezia, tre opere
raggruppate sotto l’eloquente label d’Inside-Inside che ci illumina, se ce ne fosse stato bisogno, su
questo meraviglioso lavoro sullo spazio, a cui dedica incessantemente da lungo tempo tutta la sua
energia creatrice, ove l’oggetto della scultura diventa un evento spazio-temporale.
Dott. Henry Périer
aziende d’internet, in cui l’amnesia è totalmente impossibile poiché tutti i dati sono memorizzati, il
perimetro privato di miliardi di persone è scomparso. Il pittore Joan Xandri, con la sua installazione
composta da una ventina di quadri esposti come la lunga prua di una nave, appoggiati a terra e
ingarbugliati, spesso alla rovescia, celando anche alcune parti delle opere adiacenti, ci invita ad una
riflessione per capire i limiti che oggigiorno ognuno deve imporsi per salvare la propria intimità, ma
anche di più: la propria anima. In tal modo, ci conduce in un altrove, uno spazio insolito in cui
l’osservatore viene imbarcato dalla sua immaginazione in un secondo sguardo il cui flusso trae la propria
origine da un’opera che involontariamente confonde i codici tradizionali della pittura.
L’opera dello scultore Roqué deve essere contemplata come un bel paesaggio, con una tendenza allo
sviluppo orizzontale, senza un reale punto focale né centro di simmetria, sullo sfondo di nature morte
post-moderne, che porta lo spettatore ricettivo ad un incontro con l’ignoto attraverso un confronto con
sé stesso e uno spazio con cui giocare mentalmente. Una scultura che, come spesso in lui, non invita al
tatto bensì ad un percorso fisico del suo spazio. Roqué si muove agevolmente in una post-modernità in
cui ha creato un’opera nella massima autonomia, che pur identificandosi pienamente con le varie
potenzialità d’un sistema di produzione preciso ha saputo preservare la propria liberà. Allo sguardo del
visitatore l’artista offre tre sculture appositamente create per la Biennale di Venezia, tre opere
raggruppate sotto l’eloquente label d’Inside-Inside che ci illumina, se ce ne fosse stato bisogno, su
questo meraviglioso lavoro sullo spazio, a cui dedica incessantemente da lungo tempo tutta la sua
energia creatrice, ove l’oggetto della scultura diventa un evento spazio-temporale.
Dott. Henry Périer
06
maggio 2015
56° Biennale d’Arte di Venezia – Padiglione dell’Andorra
Dal 06 maggio al 22 novembre 2015
arte contemporanea
Location
ARSENALE
Venezia, Campo Della Tana (Castello), (Venezia)
Venezia, Campo Della Tana (Castello), (Venezia)
Orario di apertura
10.00 – 18.00 (Chiuso il Lunedì)
Vernissage
6 Maggio 2015, 10-19
Sito web
www.andorra-biennal.ad
Ufficio stampa
ARTE COMMUNICATIONS
Autore
Curatore