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Alessandra Bonoli / Manlio Onorato – Dualità
entrambi, seppur differenti, insieme “stanno bene”, offrono cioè, all’occhio del pubblico non un semplice “due”, ma una, ben più forte, “dualità”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Martedì 13 marzo alle ore 18 alla Galleria SCOGLIO DI QUARTO, nel nuovo
spazio di via Ascanio Sforza 3, si inaugura la doppia personale di
Alessandra Bonoli e Manlio Onorato, due artisti il cui accostamento, come
sottolinea Giorgio Bonomi, è dettato dal fatto che entrambi, seppur
differenti, insieme “stanno bene”, offrono cioè, all’occhio del pubblico non
un semplice “due”, ma una, ben più forte, “dualità”. In questa mostra Bonoli
e Onorato dialogano, si rispettano, si offrono all’osservatore in tutta la
loro autonoma individualità.
La scultrice Alessandra Bonoli porta avanti, da anni, un discorso rigoroso,
teso a realizzazioni che si fondano su un desiderio utopico: materializzare
il trasparente. L’artista non vuole creare un “corpo”, ma un “luogo”,
un’architettura dello spazio non nello spazio: quindi il suo manufatto deve
potersi inserire così bene nell’ambiente, deve essere in armonia così
perfetta con esso che deve sembrare essere esistito sempre lì, per lo meno
come “trasparenza” ora, per un qualche miracolo, materializzata.
L’opera di Manlio Onorato, che sembra avere attinenza con la pittura
analitica, è una pittura certamente astratta, ma di un’astrazione lirica –
specifica Giorgio Bonomi - cioè non come risultato di riduzione ma proprio
come “minimalità” produttiva. A differenza di Fontana che tagliava, o
bucava, la tela per andare a vedere, ed eventualmente mostrare, ciò che
c’era al di là, cioè nell’infinito, le “strisce” o i “quadrati” di luce di
Onorato provengono dal dietro della tela (dall’infinito di Fontana) per poi
fissarsi sulla superficie, campo di azione e universo della pittura.
spazio di via Ascanio Sforza 3, si inaugura la doppia personale di
Alessandra Bonoli e Manlio Onorato, due artisti il cui accostamento, come
sottolinea Giorgio Bonomi, è dettato dal fatto che entrambi, seppur
differenti, insieme “stanno bene”, offrono cioè, all’occhio del pubblico non
un semplice “due”, ma una, ben più forte, “dualità”. In questa mostra Bonoli
e Onorato dialogano, si rispettano, si offrono all’osservatore in tutta la
loro autonoma individualità.
La scultrice Alessandra Bonoli porta avanti, da anni, un discorso rigoroso,
teso a realizzazioni che si fondano su un desiderio utopico: materializzare
il trasparente. L’artista non vuole creare un “corpo”, ma un “luogo”,
un’architettura dello spazio non nello spazio: quindi il suo manufatto deve
potersi inserire così bene nell’ambiente, deve essere in armonia così
perfetta con esso che deve sembrare essere esistito sempre lì, per lo meno
come “trasparenza” ora, per un qualche miracolo, materializzata.
L’opera di Manlio Onorato, che sembra avere attinenza con la pittura
analitica, è una pittura certamente astratta, ma di un’astrazione lirica –
specifica Giorgio Bonomi - cioè non come risultato di riduzione ma proprio
come “minimalità” produttiva. A differenza di Fontana che tagliava, o
bucava, la tela per andare a vedere, ed eventualmente mostrare, ciò che
c’era al di là, cioè nell’infinito, le “strisce” o i “quadrati” di luce di
Onorato provengono dal dietro della tela (dall’infinito di Fontana) per poi
fissarsi sulla superficie, campo di azione e universo della pittura.
13
marzo 2007
Alessandra Bonoli / Manlio Onorato – Dualità
Dal 13 marzo al 05 aprile 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA SCOGLIO DI QUARTO
Milano, via Scoglio di Quarto, 4, (Milano)
Milano, via Scoglio di Quarto, 4, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì dalle 17 alle 19,30 o per appuntamento
Vernissage
13 Marzo 2007, ore 18
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