Il crtico d'arte Savino Marseglia ha curato la parte critica riguardante gli ultimi lavori della Hormann.
Egli scrive: ..." E' indubbiamente la manipolazione di materiali cartacei l'elemento essenziale della pittura di Andrea M. Hormann. L'artista incolla su tela pezzi di carta di riviste d'arte contemporanea e di moda. Utilizza questo magma ricavato come prima stesura materica per lo sfondo dei suoi soggetti. Poi, ricopre il tutto di spatolate di colore denso e pulito per restituire corpo alla tela. Mentre dipinge decide in maniera quasi casuale cosa ricoprire o evidenziare, lasciando così emergere tracce e impronte dello sfondo. E' una materia grumosa, informe, rielaborata dalle abili mani dell'artista che trasforma in immagini di corpi femminili, raffigurati nella leggerezza dei loro corpi che sono in pieno contrasto con la pesante e opulenza materia dei vestiti che indossano. Donne che vivono in ambienti anonimi e che nascondono in sé un risvolto di angosciante e sensuale umanità. Il clima che si respira attorno ad esse è un'atmosfera alluccinata, satura di un senso di spaesamento e di solitudine. Questi corpi femminili dallo sguardo assente sono tarlati e scarnaficati da una luce sulfurea che illumina il disfacimento delle loro bianche carni."