Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Arturo Vermi – Figure in un tempo-spazio
La mostra dedicata ad Arturo Vermi (Bergamo 1928 – Paderno d’Adda 1988), una delle figure più notevoli della neoavanguardia del secondo dopoguerra, intende documentarne con ampiezza la stagione storica, in cui egli si afferma in seno al milanese Gruppo del Cenobio, fondato nel 1962.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Frittelli Arte Contemporanea inaugura venerdì 1 luglio “Arturo Vermi. Figure in un tempo-spazio”, a cura di Flaminio Gualdoni. La mostra, realizzata in collaborazione con Anna Rizzo Vermi, Paolo Berardelli e la Fondazione Berardelli, rimarrà aperta sino al 29 ottobre 2016.
La mostra dedicata ad Arturo Vermi (Bergamo 1928 - Paderno d’Adda 1988), una delle figure più notevoli della neoavanguardia del secondo dopoguerra, intende documentarne con ampiezza la stagione storica, in cui egli si afferma in seno al milanese Gruppo del Cenobio, fondato nel 1962.
I suoi Diari si affermano come iterazioni regolari d’un segno neutro e inemotivo che si pone in luogo di quelli scritturali definendo solo la componente temporale e spaziale dell’azione.
Scrive Flaminio Gualdoni nel saggio in catalogo: “Titolare Diario l’iterazione regolare, allineata e incolonnata, d’un segno tanto plasticamente schiarito quanto (e proprio perché) ridotto a cellula orfana di qualità convenzionale è per Vermi riportare alla misura esistenziale ciò che altrimenti sarebbe un teorizzare algido: è fare, appunto, concretamente scrutinando, in condizione perfettamente inemotiva, riportando la superficie alla misura mentale della pagina, luogo di possibilità di senso contaminate e radianti”.
Negli anni successivi Vermi fa della emptiness l’ambito di presenze tutte mentali, di distillatissima tensione, aprendosi all’uso dell’oro e dell’argento in quanto colori di pieno significato simbolico.
Verrà, dal 1976, la stagione di altre esperienze, dalla rivista “L’Azzurro” al Manifesto del disimpegno.
La mostra sarà accompagnata in autunno da due esposizioni collaterali nelle “Stanze”, dedicate alla ricostruzione della mostra di Riccardo Guarneri e Paolo Masi al Cenobio nel 1963 e alla figura di Rodofo Aricò e da un ciclo di incontri che coinvolgeranno artisti, storici dell’arte, galleristi e collezionisti in una riflessione sulla figura di Vermi e sul contesto storico e artistico in cui ha operato.
La mostra dedicata ad Arturo Vermi (Bergamo 1928 - Paderno d’Adda 1988), una delle figure più notevoli della neoavanguardia del secondo dopoguerra, intende documentarne con ampiezza la stagione storica, in cui egli si afferma in seno al milanese Gruppo del Cenobio, fondato nel 1962.
I suoi Diari si affermano come iterazioni regolari d’un segno neutro e inemotivo che si pone in luogo di quelli scritturali definendo solo la componente temporale e spaziale dell’azione.
Scrive Flaminio Gualdoni nel saggio in catalogo: “Titolare Diario l’iterazione regolare, allineata e incolonnata, d’un segno tanto plasticamente schiarito quanto (e proprio perché) ridotto a cellula orfana di qualità convenzionale è per Vermi riportare alla misura esistenziale ciò che altrimenti sarebbe un teorizzare algido: è fare, appunto, concretamente scrutinando, in condizione perfettamente inemotiva, riportando la superficie alla misura mentale della pagina, luogo di possibilità di senso contaminate e radianti”.
Negli anni successivi Vermi fa della emptiness l’ambito di presenze tutte mentali, di distillatissima tensione, aprendosi all’uso dell’oro e dell’argento in quanto colori di pieno significato simbolico.
Verrà, dal 1976, la stagione di altre esperienze, dalla rivista “L’Azzurro” al Manifesto del disimpegno.
La mostra sarà accompagnata in autunno da due esposizioni collaterali nelle “Stanze”, dedicate alla ricostruzione della mostra di Riccardo Guarneri e Paolo Masi al Cenobio nel 1963 e alla figura di Rodofo Aricò e da un ciclo di incontri che coinvolgeranno artisti, storici dell’arte, galleristi e collezionisti in una riflessione sulla figura di Vermi e sul contesto storico e artistico in cui ha operato.
01
luglio 2016
Arturo Vermi – Figure in un tempo-spazio
Dal primo luglio al 29 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA
Firenze, Via Val Di Marina, 15, (Firenze)
Firenze, Via Val Di Marina, 15, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì al venerdì ore 10-19.30
sabato, domenica e festivi su appuntamento
Vernissage
1 Luglio 2016, ore 18
Autore
Curatore