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CARLTON – Pensieri a scaglie
L ’arte che Carlton espone alla galleria l’ Ottagono è un’ arte diversa dal pensiero e dalle ideologie consueti; tutte le sue opere, infatti, nascono da una energia vitale che dà un senso innovativo in molte direzioni alla sua ricerca, che non è condizionata da nulla, né dalle mode, né dal mercato.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Comunale d’Arte contemporanea L’Ottagono di Bibbiano ospita la personale del pittore Carlo Toni, in arte Carlton.
Carlton vive e lavora a Bologna, hanno ospitato le sue opere in collezioni private, prestigiosi spazi espositivi a Bologna, Pavia e Ferrara.
L’arte programmata, ideata da Carlo Toni, è secondo Francesco Martani, un’arte aperta, così come la chiamerebbe Umberto Eco, il grande semiologo degli anni ’60. Le sue opere, rappresentano un fenomeno, nel puro piano estetico, di superficie; l’arte di Carlton, è un’arte diversa dal pensiero e dalle ideologie viventi, tutte le sue opere infatti escono da una energia vitale che dà un senso innovativo in molte direzioni, per ricerche. La ricerca di Carlo non è condizionata da nulla, né da mode, né da mercato, anzi, essa ha, e certamente avrà, vita autonoma lunga, quant’ è quella del vedere e dalla visione; queste opere parlano di programmazioni, di interattività e anticipano un nuovo evento. È un’arte metafisica nuova, ma discende da una nuova avanguardia che trova maturità nella concettualità di una cultura progettuale.
Per Giovanna Esena, l’arte di Carlton, è un racconto di metallo, di un metallo utilizzato come creta, infatti dalle sue opere si riesce a percepire il desiderio dell’alluminio di essere trasformato da contenitore a contenuto. Osservando le sue opere in successione temporale si nota una crescita nella cura e nell’ esasperazione del particolare. L’artista desidera che chi osserva, si fermi, si ponga delle domande e chieda dei racconti. Le risposte arriveranno poi con il tempo, a chi saprà donarsi il tempo. Le lattine di alluminio sono vuoto a perdere, involucri esauriti. Un essere umano può sentirsi così, involucro inerte, e può desiderare di buttarsi via. Questo materiale ha invece riacceso in Carlton una scintilla di vita. L’alluminio e l’artista, sono così specchio l’uno dell’altro.
Così facendo, dice Giovanni Casino Papia, Carlo afferra con le sue mani la materia consegnata alla Forma e ne avvia il ciclo, per la strada della frammentazione. Libera quell’energia che è già dentro la Forma a stento tenuta da geometrie artificiali, e la costringe con dolcezza e con naturalezza ad una nuova esistenza.
Carlton vive e lavora a Bologna, hanno ospitato le sue opere in collezioni private, prestigiosi spazi espositivi a Bologna, Pavia e Ferrara.
L’arte programmata, ideata da Carlo Toni, è secondo Francesco Martani, un’arte aperta, così come la chiamerebbe Umberto Eco, il grande semiologo degli anni ’60. Le sue opere, rappresentano un fenomeno, nel puro piano estetico, di superficie; l’arte di Carlton, è un’arte diversa dal pensiero e dalle ideologie viventi, tutte le sue opere infatti escono da una energia vitale che dà un senso innovativo in molte direzioni, per ricerche. La ricerca di Carlo non è condizionata da nulla, né da mode, né da mercato, anzi, essa ha, e certamente avrà, vita autonoma lunga, quant’ è quella del vedere e dalla visione; queste opere parlano di programmazioni, di interattività e anticipano un nuovo evento. È un’arte metafisica nuova, ma discende da una nuova avanguardia che trova maturità nella concettualità di una cultura progettuale.
Per Giovanna Esena, l’arte di Carlton, è un racconto di metallo, di un metallo utilizzato come creta, infatti dalle sue opere si riesce a percepire il desiderio dell’alluminio di essere trasformato da contenitore a contenuto. Osservando le sue opere in successione temporale si nota una crescita nella cura e nell’ esasperazione del particolare. L’artista desidera che chi osserva, si fermi, si ponga delle domande e chieda dei racconti. Le risposte arriveranno poi con il tempo, a chi saprà donarsi il tempo. Le lattine di alluminio sono vuoto a perdere, involucri esauriti. Un essere umano può sentirsi così, involucro inerte, e può desiderare di buttarsi via. Questo materiale ha invece riacceso in Carlton una scintilla di vita. L’alluminio e l’artista, sono così specchio l’uno dell’altro.
Così facendo, dice Giovanni Casino Papia, Carlo afferra con le sue mani la materia consegnata alla Forma e ne avvia il ciclo, per la strada della frammentazione. Libera quell’energia che è già dentro la Forma a stento tenuta da geometrie artificiali, e la costringe con dolcezza e con naturalezza ad una nuova esistenza.
04
marzo 2017
CARLTON – Pensieri a scaglie
Dal 04 al 26 marzo 2017
arte contemporanea
Location
GALLERIA L’OTTAGONO
Bibbiano, Piazza Damiano Chiesa, 2, (Reggio Nell'emilia)
Bibbiano, Piazza Damiano Chiesa, 2, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
Sabato e Domenica ore 10-12.30 e 16-19
Vernissage
4 Marzo 2017, ore 17
Autore