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Crux dolorosa. Un crocifisso del Trecento lucchese
Un capolavoro dell’arte gotica italiana arricchirà, per tutto il periodo quaresimale, l’offerta culturale del Museo Diocesano di Milano con l’evento CRUX DOLOROSA. Un crocifisso del Trecento lucchese.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un capolavoro dell’arte gotica italiana arricchirà, per tutto il periodo quaresimale, l’offerta culturale del Museo Diocesano di Milano con l’evento CRUX DOLOROSA. Un crocifisso del Trecento lucchese.
Dal 26 febbraio al 5 aprile 2010, infatti verrà esposto uno straordinario Crocifisso ligneo del Trecento lucchese, recentemente selezionato dalla Galleria Longari e oggetto di un attento restauro conservativo che ne ha riportato alla luce la qualità originaria del suo nobile intaglio.
Allo splendido manufatto gotico è dedicato un volume monografico edito da Allemandi & C. con i saggi critici di Luca Mor e Guido Tigler, nel quale vengono riportati anche i resoconti dell’intervento di restauro.
Il libro, completato da un ricco apparato iconografico di repertorio sui crocifissi di area lucchese tra 1250 e 1350, verrà presentato al Museo Diocesano di Milano, giovedì 25 febbraio alle ore 17.00, da Paolo Biscottini, Carlo Bertelli, Mons. Franco Giulio Brambilla insieme con gli autori del volume, in occasione di una tavola rotonda aperta al pubblico.
Il Crocifisso di autore anonimo costituisce un ritrovamento critico di primo piano nel panorama della plastica monumentale in legno di età gotica della Toscana occidentale, in particolare di quello che fu l’antico territorio della Lucchesia storica, come pure più a Sud verso l’Appennino umbro. Annoverabile al più tardi entro il secondo quarto del Trecento, questo simulacro evidenzia la tipologia stilistica, la cui variante più prossima si ritrova soltanto nel cosiddetto Maestro del Crocefisso di Camaiore.
Il complesso intervento di restauro conservativo condotto sull’opera non solo ha valorizzato l’elevata qualità espressiva dell’insieme, ma ha permesso il ripristino filologico delle braccia secondo un’inclinazione che in origine era senz’altro marcata.
Qui il dolore del Cristo in croce è rappresentato tramite una tensione anatomica che, come sottolinea la smorfia agonizzante del volto, dichiara piena coscienza del risvolto psicologico del protagonista. Il carattere monumentale dell'intaglio ricrea nei confronti dello spettatore un coinvolgimento emozionale autentico.
La provenienza del Crocifisso è confermata dalla serie di confronti con quelli che la critica ha riunito sotto la sigla del “Maestro del Crocifisso di Camaiore”. Nella monografia si ripercorre la fortuna critica di questo importante anonimo scultore, che appartiene a un gruppo di intagliatori attivi in Italia centrale, i quali hanno dato interpretazioni più pacate del tema del “crocifisso gotico doloroso” rispetto ai prototipi esasperatamente drammatici attribuiti a maestri tedeschi che si ritrovano nelle stesse regioni.
Dal 26 febbraio al 5 aprile 2010, infatti verrà esposto uno straordinario Crocifisso ligneo del Trecento lucchese, recentemente selezionato dalla Galleria Longari e oggetto di un attento restauro conservativo che ne ha riportato alla luce la qualità originaria del suo nobile intaglio.
Allo splendido manufatto gotico è dedicato un volume monografico edito da Allemandi & C. con i saggi critici di Luca Mor e Guido Tigler, nel quale vengono riportati anche i resoconti dell’intervento di restauro.
Il libro, completato da un ricco apparato iconografico di repertorio sui crocifissi di area lucchese tra 1250 e 1350, verrà presentato al Museo Diocesano di Milano, giovedì 25 febbraio alle ore 17.00, da Paolo Biscottini, Carlo Bertelli, Mons. Franco Giulio Brambilla insieme con gli autori del volume, in occasione di una tavola rotonda aperta al pubblico.
Il Crocifisso di autore anonimo costituisce un ritrovamento critico di primo piano nel panorama della plastica monumentale in legno di età gotica della Toscana occidentale, in particolare di quello che fu l’antico territorio della Lucchesia storica, come pure più a Sud verso l’Appennino umbro. Annoverabile al più tardi entro il secondo quarto del Trecento, questo simulacro evidenzia la tipologia stilistica, la cui variante più prossima si ritrova soltanto nel cosiddetto Maestro del Crocefisso di Camaiore.
Il complesso intervento di restauro conservativo condotto sull’opera non solo ha valorizzato l’elevata qualità espressiva dell’insieme, ma ha permesso il ripristino filologico delle braccia secondo un’inclinazione che in origine era senz’altro marcata.
Qui il dolore del Cristo in croce è rappresentato tramite una tensione anatomica che, come sottolinea la smorfia agonizzante del volto, dichiara piena coscienza del risvolto psicologico del protagonista. Il carattere monumentale dell'intaglio ricrea nei confronti dello spettatore un coinvolgimento emozionale autentico.
La provenienza del Crocifisso è confermata dalla serie di confronti con quelli che la critica ha riunito sotto la sigla del “Maestro del Crocifisso di Camaiore”. Nella monografia si ripercorre la fortuna critica di questo importante anonimo scultore, che appartiene a un gruppo di intagliatori attivi in Italia centrale, i quali hanno dato interpretazioni più pacate del tema del “crocifisso gotico doloroso” rispetto ai prototipi esasperatamente drammatici attribuiti a maestri tedeschi che si ritrovano nelle stesse regioni.
25
febbraio 2010
Crux dolorosa. Un crocifisso del Trecento lucchese
Dal 25 febbraio al 05 aprile 2010
arte antica
Location
MUSEO DIOCESANO
Milano, Corso Di Porta Ticinese, 95, (Milano)
Milano, Corso Di Porta Ticinese, 95, (Milano)
Biglietti
intero: 8 Euro; ridotto 5 Euro; solo il martedì: 4 Euro
Orario di apertura
dal martedì alla domenica, 10-18, lunedì chiuso. aperto lunedì di Pasqua
Vernissage
25 Febbraio 2010, lo splendido manufatto gotico, recentemente scoperto, sarà oggetto di una tavola rotonda, nella quale si presenteranno i lavori di restauro e la monografia (Edizioni Allemandi & C.) che ne indagherà la storia nell’àmbito della scultura lucchese della prima metà del XIV secolo.
Editore
ALLEMANDI
Ufficio stampa
CLP