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Enzo Cucchi – Costume Interiore
Un visionario “Costume interiore” che il visitatore è invitato a percorrere sia salendo verso l’alto sia scendendo verso il basso, come la linfa vitale che scorre nell’organismo di un grande albero immaginario.
Comunicato stampa
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ENZO CUCCHI costume interiore
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Un visionario “Costume interiore” che il visitatore è invitato a percorrere sia salendo verso l’alto sia scendendo verso il basso, come la linfa vitale che scorre nell’organismo di un grande albero immaginario.
Nell’ottica di conferire una identità sfaccettata e sorprendente a tutti i propri spazi, il 22 gennaio 2010 il MACRO presenta al pubblico un nuovo lavoro nella propria hall centrale: la grande installazione di Enzo Cucchi Costume interiore. Una visionaria torre composta da tre sovrapposte forme cilindriche in metallo, praticabili dal visitatore, il quale è invitato ad entrarvi per scoprire l’universo di immagini in esse racchiuso, fatto di presenze antropomorfiche e volumi sospesi (teste, teschi, agglomerati di pittura, sfere sottili), che risuonano come un contrappunto al contempo emotivo e visivo: un “costume interiore” appunto. Nata dal legame fondante del lavoro di Cucchi con la dimensione teatrale (che traduce nel “costume” l’abito della rappresentazione), l’opera diviene un luogo altro, intimo, “interiore”, in cui percorrere un viaggio visionario, ai primordi dell’immagine e del sentire.
In una evoluzione naturale, l’opera Costume interiore presentata dall’artista nel cortile della Reggia di Capodimonte a Napoli con elementi separati e dislocati orizzontalmente, trova in questa nuova occasione una propria inedita traduzione monumentale, con le tre forme collocate una sopra all’altra in una verticalità percorribile sia verso l’alto che verso il basso: in essa, l’occhio del visitatore potrà entrare per salire e scendere in questo volume come la linfa vitale che scorre nell’organismo di un grande albero immaginario.
Architettura ideale nell’architettura reale, l’opera di Cucchi è un luogo nel quale il visitatore può entrare in relazione con le sue presenze visive secondo inedite e ravvicinate modalità di incontro e identificazione. Il MACRO conferma in questa occasione la propria vocazione a recepire le multiformi voci del contemporaneo, secondo una visione libera e trasversale, e a collaborare con artisti che proprio dallo spazio del museo traggono anche ispirazione per interagire con il pubblico.
Enzo Cucchi (Morro d’Alba, Ancona, 1949) è uno dei protagonisti italiani della scena artistica internazionale. Insieme a Sandro Chia, Francesco Clemente, Nicola De Maria e Mimmo Paladino, è stato tra gli esponenti storici della Transavanguardia, il movimento neoespressionista definito da Achille Bonito Oliva come un recupero della pratica del dipingere che includesse in sé la complessa antropologia visiva del XX secolo. Cucchi ha sempre perseguito un proprio caratteristico e complesso linguaggio simbolico, che intreccia citazioni colte e intensità lirica: il suo lavoro è fondato su una trasversalità espressiva che si muove continuamente tra disegno, pittura, letteratura. Cucchi è stato invitato alla Biennale di Venezia nel 1980 e nel 1993, a Documenta di Kassel nel 1982 e nel 1987, alla Quadriennale di Roma nel 1991 e nel 2005, alla Biennale Internazionale di San Paolo nel 1985 e nel 1996. Il suo lavoro è stato presentato nei principali musei del mondo (tra cui Kunsthaus di Zurigo, 1982 e 1988; Kunsthalle di Basilea, 1984; ICA di Boston, 1984; Kunstmuseum di Düsseldorf e Louisiana Museum di Humlebaek, 1985; Solomon R. Guggenheim Museum di New York e Centre Georges Pompidou di Parigi, 1986; Wiener Secession di Vienna, 1988; Museo Luigi Pecci di Prato, 1989; Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, 1998; Tel Aviv Museum of Art, 2001).
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Un visionario “Costume interiore” che il visitatore è invitato a percorrere sia salendo verso l’alto sia scendendo verso il basso, come la linfa vitale che scorre nell’organismo di un grande albero immaginario.
Nell’ottica di conferire una identità sfaccettata e sorprendente a tutti i propri spazi, il 22 gennaio 2010 il MACRO presenta al pubblico un nuovo lavoro nella propria hall centrale: la grande installazione di Enzo Cucchi Costume interiore. Una visionaria torre composta da tre sovrapposte forme cilindriche in metallo, praticabili dal visitatore, il quale è invitato ad entrarvi per scoprire l’universo di immagini in esse racchiuso, fatto di presenze antropomorfiche e volumi sospesi (teste, teschi, agglomerati di pittura, sfere sottili), che risuonano come un contrappunto al contempo emotivo e visivo: un “costume interiore” appunto. Nata dal legame fondante del lavoro di Cucchi con la dimensione teatrale (che traduce nel “costume” l’abito della rappresentazione), l’opera diviene un luogo altro, intimo, “interiore”, in cui percorrere un viaggio visionario, ai primordi dell’immagine e del sentire.
In una evoluzione naturale, l’opera Costume interiore presentata dall’artista nel cortile della Reggia di Capodimonte a Napoli con elementi separati e dislocati orizzontalmente, trova in questa nuova occasione una propria inedita traduzione monumentale, con le tre forme collocate una sopra all’altra in una verticalità percorribile sia verso l’alto che verso il basso: in essa, l’occhio del visitatore potrà entrare per salire e scendere in questo volume come la linfa vitale che scorre nell’organismo di un grande albero immaginario.
Architettura ideale nell’architettura reale, l’opera di Cucchi è un luogo nel quale il visitatore può entrare in relazione con le sue presenze visive secondo inedite e ravvicinate modalità di incontro e identificazione. Il MACRO conferma in questa occasione la propria vocazione a recepire le multiformi voci del contemporaneo, secondo una visione libera e trasversale, e a collaborare con artisti che proprio dallo spazio del museo traggono anche ispirazione per interagire con il pubblico.
Enzo Cucchi (Morro d’Alba, Ancona, 1949) è uno dei protagonisti italiani della scena artistica internazionale. Insieme a Sandro Chia, Francesco Clemente, Nicola De Maria e Mimmo Paladino, è stato tra gli esponenti storici della Transavanguardia, il movimento neoespressionista definito da Achille Bonito Oliva come un recupero della pratica del dipingere che includesse in sé la complessa antropologia visiva del XX secolo. Cucchi ha sempre perseguito un proprio caratteristico e complesso linguaggio simbolico, che intreccia citazioni colte e intensità lirica: il suo lavoro è fondato su una trasversalità espressiva che si muove continuamente tra disegno, pittura, letteratura. Cucchi è stato invitato alla Biennale di Venezia nel 1980 e nel 1993, a Documenta di Kassel nel 1982 e nel 1987, alla Quadriennale di Roma nel 1991 e nel 2005, alla Biennale Internazionale di San Paolo nel 1985 e nel 1996. Il suo lavoro è stato presentato nei principali musei del mondo (tra cui Kunsthaus di Zurigo, 1982 e 1988; Kunsthalle di Basilea, 1984; ICA di Boston, 1984; Kunstmuseum di Düsseldorf e Louisiana Museum di Humlebaek, 1985; Solomon R. Guggenheim Museum di New York e Centre Georges Pompidou di Parigi, 1986; Wiener Secession di Vienna, 1988; Museo Luigi Pecci di Prato, 1989; Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, 1998; Tel Aviv Museum of Art, 2001).
22
gennaio 2010
Enzo Cucchi – Costume Interiore
Dal 22 gennaio al 05 aprile 2010
arte contemporanea
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Biglietti
MACROTICKET: MACRO + MACROFUTURE: Ingresso Unico, 4.50 intero, 3.00 ridotto
Orario di apertura
Martedì – Domenica, 9:00 – 19:00
Vernissage
22 Gennaio 2010, ore 19
Autore