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Giorgio Vicentini – Evolvenze del colore
Una selezione di oltre venti opere, a cura di Claudio Cerritelli, appartenenti a quattro cicli pittorici differenti, l’esposizione rappresenta la lunga e impegnativa ricerca della pittura su polifoil, la passione per la carta dipinta, l’estrema padronanza del colore puro sulle diverse superfici.
Comunicato stampa
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La stagione espositiva dello Studio Masiero giunge al quarto appuntamento con la personale di Giorgio Vicentini “Evolvenze del colore” a cura di Claudio Cerritelli.
Vengono presentate oltre venti opere, appartenenti a diversi cicli pittorici, dipinte tra il 2012 e il 2015. Colore crudo, Jamais, Aria concreta e Nero per fare chiarezza, sono i titoli dei lavori esposti, differenti per dimensione e tecnica.
Le tele più grandi e le piccole tavole esprimono la lunga e impegnativa ricerca della pittura su polifoil, materiale comunemente usato nell’industria grafica.
Nei lavori su carta invece sono le cromie del bianco e del nero a rivelare un altro aspetto dell’indagine artistica di Vicentini: mentre sul polifoil il pennello non tocca il colore, quasi a testimoniare la sacralità del gesto pittorico, nelle carte il bianco di zinco invade totalmente il supporto, lo inonda e quando è ancora fresco viene contaminato dal nero. Nelle tavole Jamais e Aria concreta invece sono i colori che con la loro lucentezza predominano e occupano tutto lo spazio possibile:
“Profonde occorrenze del colore - scrive Claudio Cerritelli nel testo di presentazione - spingono lo sguardo da un punto all’altro della superficie, eccedenze spaziali prendono corpo rispetto alle misure compositive, magnetismi imprevedibili crescono tra perimetri lineari e forme fluide.
Come sempre, e ancor più nell’ultimo periodo, la pittura di Vicentini ama stare in bilico tra sonorità cromatiche e dilatate estensioni della forma, è esercizio di scrittura libera da referenti, avventura sensoriale che inventa nuove movenze del segno e del colore, evolvenze di luce senza limiti”.
Giorgio Vicentini (Varese 1951). Formatosi a Milano, orienta la sua ricerca in ambito concettuale, scegliendo poi un linguaggio autonomo basato sul colore. Conduce i laboratori di storia dell’arte all’Università Cattolica di Milano ed è consulente artistico dell’architetto svizzero Ivano Gianola e della Fondazione Bosis di Bergamo. Con l’installazione Terra Promessa, a cura di Luciano Caramel del 1994, presentata al Magasin di Grenoble e al Parlamento Europeo di Strasburgo (F), Vicentini si fa conoscere a livello internazionale. Nel ‘96 per la mostra Le amnesie del perimetro, al Castello di Brunnemburg, Merano, Vanni Scheiwiller gli dedica, a cura di Claudio Cerritelli, il volume 111 della collana Arte Moderna. Nel ’98 espone alla Galleria Arte 92 di Milano Errori Gravi. Nel 1999 Vince il Premio Lissone. Nel 2000 espone a cura di Cecilia De Carli, Non Ho Parole,un grande libro dipinto, alla Biblioteca del Castello Sforzesco di Milano. E’ presente nel libro Figure Astratte di Giovanni Maria Accame. Nel 2001 espone all’Arte 92 di Milano da Turner a Turrell a cura di Martina Corgnati. Nel 2002 presenta al Castello di Masnago, Varese, a Castello in 7 scene. Nel 2004 nasce il ciclo Colore Puro che espone alla Galleria Zucca di Pesaro, Catherine Hayes, Anderson,(USA) e al Museo MAP di Castiglione Olona,(Va). E’ invitato al Premio Michetti 2005 e da Ammannart di Locarno, (CH). Negli Eventi della 51 Biennale di Venezia, presenta all’Hotel Hungaria Palace Sonde con la Fondazione Bosis. Nel 2006 allestisce Rare Scintille al Castello di Monteruzzo di Castiglione Olona (Va). Nel 2007 nasce il ciclo pittorico Colore Crudo presentato alla Dom Kultury, Łódz´(PL) e alla Galleria DuetArt di Varese. Nel 2008 espone all’Università Cattolica di Milano e alla Stazione Leopolda di Pisa Il Sogno dello Studente Dipinto. Seguono poi nel 2009 Atelier Mobile alla Triennale di Milano e nel 2010 L’orizzonte comprensivo alla galleria Morotti Arte Contemporanea di Daverio (Va). Nel 2011 presso i Magazzini del Sale di Venezia allestisce la mostra In Corpore con la Fondazione Bosis. Nello stesso anno esce la Monografia Colore, Dalai editore Milano a cura di Angela Madesani, Claudio Cerritelli e Cecilia De Carli.Nel 2012 è invitato dalla Galleria Amman Art a Locarno (CH) e nel 2013 presenta Toujours et Jamais da Morotti Arte Contemporanea. Nel mese di settembre 2014 presenta in collaborazione con il Museo MA*GA di Gallarate, Colore Soggettivo nelle sale di Villa Jucker dell’Università Cattaneo di Castellanza (Va). Per la Fondazione Emilia Bosis di Bergamo progetta e realizza nel mese di novembre una grande installazione dedicata al teatro della follia. A fine anno 2014 negli storici spazi della libreria Carù di Gallarate Vicentini presenta a cura di A. Bortoluzzi, La voce della carta, una fittissima teoria di disegni e carte dipinte.
Vengono presentate oltre venti opere, appartenenti a diversi cicli pittorici, dipinte tra il 2012 e il 2015. Colore crudo, Jamais, Aria concreta e Nero per fare chiarezza, sono i titoli dei lavori esposti, differenti per dimensione e tecnica.
Le tele più grandi e le piccole tavole esprimono la lunga e impegnativa ricerca della pittura su polifoil, materiale comunemente usato nell’industria grafica.
Nei lavori su carta invece sono le cromie del bianco e del nero a rivelare un altro aspetto dell’indagine artistica di Vicentini: mentre sul polifoil il pennello non tocca il colore, quasi a testimoniare la sacralità del gesto pittorico, nelle carte il bianco di zinco invade totalmente il supporto, lo inonda e quando è ancora fresco viene contaminato dal nero. Nelle tavole Jamais e Aria concreta invece sono i colori che con la loro lucentezza predominano e occupano tutto lo spazio possibile:
“Profonde occorrenze del colore - scrive Claudio Cerritelli nel testo di presentazione - spingono lo sguardo da un punto all’altro della superficie, eccedenze spaziali prendono corpo rispetto alle misure compositive, magnetismi imprevedibili crescono tra perimetri lineari e forme fluide.
Come sempre, e ancor più nell’ultimo periodo, la pittura di Vicentini ama stare in bilico tra sonorità cromatiche e dilatate estensioni della forma, è esercizio di scrittura libera da referenti, avventura sensoriale che inventa nuove movenze del segno e del colore, evolvenze di luce senza limiti”.
Giorgio Vicentini (Varese 1951). Formatosi a Milano, orienta la sua ricerca in ambito concettuale, scegliendo poi un linguaggio autonomo basato sul colore. Conduce i laboratori di storia dell’arte all’Università Cattolica di Milano ed è consulente artistico dell’architetto svizzero Ivano Gianola e della Fondazione Bosis di Bergamo. Con l’installazione Terra Promessa, a cura di Luciano Caramel del 1994, presentata al Magasin di Grenoble e al Parlamento Europeo di Strasburgo (F), Vicentini si fa conoscere a livello internazionale. Nel ‘96 per la mostra Le amnesie del perimetro, al Castello di Brunnemburg, Merano, Vanni Scheiwiller gli dedica, a cura di Claudio Cerritelli, il volume 111 della collana Arte Moderna. Nel ’98 espone alla Galleria Arte 92 di Milano Errori Gravi. Nel 1999 Vince il Premio Lissone. Nel 2000 espone a cura di Cecilia De Carli, Non Ho Parole,un grande libro dipinto, alla Biblioteca del Castello Sforzesco di Milano. E’ presente nel libro Figure Astratte di Giovanni Maria Accame. Nel 2001 espone all’Arte 92 di Milano da Turner a Turrell a cura di Martina Corgnati. Nel 2002 presenta al Castello di Masnago, Varese, a Castello in 7 scene. Nel 2004 nasce il ciclo Colore Puro che espone alla Galleria Zucca di Pesaro, Catherine Hayes, Anderson,(USA) e al Museo MAP di Castiglione Olona,(Va). E’ invitato al Premio Michetti 2005 e da Ammannart di Locarno, (CH). Negli Eventi della 51 Biennale di Venezia, presenta all’Hotel Hungaria Palace Sonde con la Fondazione Bosis. Nel 2006 allestisce Rare Scintille al Castello di Monteruzzo di Castiglione Olona (Va). Nel 2007 nasce il ciclo pittorico Colore Crudo presentato alla Dom Kultury, Łódz´(PL) e alla Galleria DuetArt di Varese. Nel 2008 espone all’Università Cattolica di Milano e alla Stazione Leopolda di Pisa Il Sogno dello Studente Dipinto. Seguono poi nel 2009 Atelier Mobile alla Triennale di Milano e nel 2010 L’orizzonte comprensivo alla galleria Morotti Arte Contemporanea di Daverio (Va). Nel 2011 presso i Magazzini del Sale di Venezia allestisce la mostra In Corpore con la Fondazione Bosis. Nello stesso anno esce la Monografia Colore, Dalai editore Milano a cura di Angela Madesani, Claudio Cerritelli e Cecilia De Carli.Nel 2012 è invitato dalla Galleria Amman Art a Locarno (CH) e nel 2013 presenta Toujours et Jamais da Morotti Arte Contemporanea. Nel mese di settembre 2014 presenta in collaborazione con il Museo MA*GA di Gallarate, Colore Soggettivo nelle sale di Villa Jucker dell’Università Cattaneo di Castellanza (Va). Per la Fondazione Emilia Bosis di Bergamo progetta e realizza nel mese di novembre una grande installazione dedicata al teatro della follia. A fine anno 2014 negli storici spazi della libreria Carù di Gallarate Vicentini presenta a cura di A. Bortoluzzi, La voce della carta, una fittissima teoria di disegni e carte dipinte.
26
marzo 2015
Giorgio Vicentini – Evolvenze del colore
Dal 26 marzo al 22 maggio 2015
arte contemporanea
Location
STUDIO MASIERO
Milano, Via Eugenio Villoresi, 28, (Milano)
Milano, Via Eugenio Villoresi, 28, (Milano)
Orario di apertura
martedì - venerdì ore 15.00 - 19.00
Vernissage
26 Marzo 2015, 18.30
Autore
Curatore