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H.H. Lim – Parole
un’installazione “site specific” che Lim ha progettato sul luogo
Comunicato stampa
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L’opera di Lim, dalla pittura alla scultura, fino alle performance, si interessa particolarmente della comunicazione. Una comunicazione fatta innanzitutto di immagini che, paradossalmente, la rendono fruibile e immediata a chiunque.
Il linguaggio per immagini non ha barriere linguistiche ed è comprensibile sia in Oriente che in Occidente senza necessità di parola. Si può dire un linguaggio “universale e cosmopolita” come d’altronde è Lim con le sue origini incrociate tra Cina e Malesia, e la sua vita in Italia.
L’individuo esiste e la sua forza è il linguaggio: un linguaggio comprensibile da tutti perché è quello delle immagini, un “linguaggio non rumoroso” un meta-linguaggio assoluto, che permette di esistere nel mondo ma per Lim anche di esistere come artista.
La sua performance a Tirana nel 2005 dal titolo “Red Room” rappresenta l’estremo della sua idea di arte-comunicazione. Lim si presenta davanti a un tavolo per conferenze, vuoto, e si fa inchiodare la lingua: parlare attraverso le immagini significa infatti non-parlare. Lim mette alla prova se stesso e sopratutto la reale esistenza di linguaggio senza parole Oriente e Occidente, metafora del mondo moderno, tali da porre la questione dal punto di vista sociale come lui stesso afferma: “da una parte non è possibile parlare e dall’altra si parla troppo”.
Il linguaggio per immagini non ha barriere linguistiche ed è comprensibile sia in Oriente che in Occidente senza necessità di parola. Si può dire un linguaggio “universale e cosmopolita” come d’altronde è Lim con le sue origini incrociate tra Cina e Malesia, e la sua vita in Italia.
L’individuo esiste e la sua forza è il linguaggio: un linguaggio comprensibile da tutti perché è quello delle immagini, un “linguaggio non rumoroso” un meta-linguaggio assoluto, che permette di esistere nel mondo ma per Lim anche di esistere come artista.
La sua performance a Tirana nel 2005 dal titolo “Red Room” rappresenta l’estremo della sua idea di arte-comunicazione. Lim si presenta davanti a un tavolo per conferenze, vuoto, e si fa inchiodare la lingua: parlare attraverso le immagini significa infatti non-parlare. Lim mette alla prova se stesso e sopratutto la reale esistenza di linguaggio senza parole Oriente e Occidente, metafora del mondo moderno, tali da porre la questione dal punto di vista sociale come lui stesso afferma: “da una parte non è possibile parlare e dall’altra si parla troppo”.
26
aprile 2006
H.H. Lim – Parole
Dal 26 aprile al 09 maggio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA DEL CORTILE E ARCHIVIO SANTE MONACHESI
Roma, Via Del Babuino, 51, (Roma)
Roma, Via Del Babuino, 51, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al
venerdì 15,30-19,30. Sabato per appuntamento
Vernissage
26 Aprile 2006, ore 19-21,30
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