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James Brown – Work against Nature/Opus contra Naturam
un importante nucleo di opere realizzate dall’artista fra il 1993 e il 1994
Comunicato stampa
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L’ARIETE artecontemporanea di Bologna prosegue la presentazione di significativi momenti dell’opera dell’artista americano JAMES BROWN iniziata nel 2002 con la mostra Oaxaca Works.Opere 1997/2002 che raccoglieva opere realizzate dall’artista nel suo studio in Messico in anni recenti.
La mostra Works against Nature /Opus contra Naturam raccoglie ora un importante nucleo di opere realizzate dall'artista fra il 1993 e il 1994, anni cruciali nel suo percorso, immediatamente successivi agli straordinari anni '80 che lo hanno visto a New York protagonista del grafftismo insieme con Basquiat e Haring. Ma James Brown ha sempre avuto - fin da quel periodo innovatore nella storia artistica internazionale del secondo '900 - caratteristiche di ricerca assolutamente proprie, indirizzate alla riflessione sul 'simbolo', anche se sempre connesse con una sensibilità del presente nella sua più forte, aggressiva incidenza. I suoi volti-totem degli anni ‘80 erano insieme icone arcaiche, simboli ancestrali, ma anche immagini di espressività non estranea alla durezza della vita contemporanea.
Con il suo progressivo trasferimento da New York agli studi di Parigi e di Oaxaca (Messico), la ricerca di James Brown tende sempre più ad una interiorizzazione che scioglie la rappresentazione iconica in simboli più sottili, rarefatti. Piccoli segni, composizioni di materiali, insieme a campiture cromatiche sapienti, muovono la superficie, già segnata, del retro di antiche carte geografiche applicate su lino. La geografia disegnata delle 'mappe' parla lo stesso linguaggio delle opere realizzate sul lino su cui queste sono montate. Una tramatura sottile, raffinata, testimone del tempo e del viaggio nei segni, nelle lacerazioni, nelle ripiegature che permettevano al viaggiatore di portare con sè la propria mappa in tasca. Il lavoro di Brown diviene quindi Work against Nature / Opera contro Natura. Profonda e complessa riflessione sulla nostra intima esperienza del sensibile e sull'esistenza come viaggio. Le ‘maps’ di Brown ci parlano di un viaggio interiore - raccontano l’orografia, le pause, i silenzi, le isole e i mari che portiamo dentro.
In mostra opere, anche di grande dimensione, realizzate a tecnica mista sul retro di mappe composte insieme e alcune tele dedicate al tema dei serpenti, simbolo forte del rapporto con la natura, -rappresentati attraverso collages - a volte isolati sulla superficie della tela, a volte pericolosamente concentrati (Dense Snakes). Infine, saranno esposte una tecnica mista su carta giapponese del 1994 e una significativa scultura in ceramica e grès, testimonianza della straordinaria creatività di un artista noto e apprezzato a livello internazionale, ma al contempo alieno da facili formule rappresentative e stereotipi, che opera nel segno di un percorso difficile, profondo e per questo universale.
La mostra Works against Nature /Opus contra Naturam raccoglie ora un importante nucleo di opere realizzate dall'artista fra il 1993 e il 1994, anni cruciali nel suo percorso, immediatamente successivi agli straordinari anni '80 che lo hanno visto a New York protagonista del grafftismo insieme con Basquiat e Haring. Ma James Brown ha sempre avuto - fin da quel periodo innovatore nella storia artistica internazionale del secondo '900 - caratteristiche di ricerca assolutamente proprie, indirizzate alla riflessione sul 'simbolo', anche se sempre connesse con una sensibilità del presente nella sua più forte, aggressiva incidenza. I suoi volti-totem degli anni ‘80 erano insieme icone arcaiche, simboli ancestrali, ma anche immagini di espressività non estranea alla durezza della vita contemporanea.
Con il suo progressivo trasferimento da New York agli studi di Parigi e di Oaxaca (Messico), la ricerca di James Brown tende sempre più ad una interiorizzazione che scioglie la rappresentazione iconica in simboli più sottili, rarefatti. Piccoli segni, composizioni di materiali, insieme a campiture cromatiche sapienti, muovono la superficie, già segnata, del retro di antiche carte geografiche applicate su lino. La geografia disegnata delle 'mappe' parla lo stesso linguaggio delle opere realizzate sul lino su cui queste sono montate. Una tramatura sottile, raffinata, testimone del tempo e del viaggio nei segni, nelle lacerazioni, nelle ripiegature che permettevano al viaggiatore di portare con sè la propria mappa in tasca. Il lavoro di Brown diviene quindi Work against Nature / Opera contro Natura. Profonda e complessa riflessione sulla nostra intima esperienza del sensibile e sull'esistenza come viaggio. Le ‘maps’ di Brown ci parlano di un viaggio interiore - raccontano l’orografia, le pause, i silenzi, le isole e i mari che portiamo dentro.
In mostra opere, anche di grande dimensione, realizzate a tecnica mista sul retro di mappe composte insieme e alcune tele dedicate al tema dei serpenti, simbolo forte del rapporto con la natura, -rappresentati attraverso collages - a volte isolati sulla superficie della tela, a volte pericolosamente concentrati (Dense Snakes). Infine, saranno esposte una tecnica mista su carta giapponese del 1994 e una significativa scultura in ceramica e grès, testimonianza della straordinaria creatività di un artista noto e apprezzato a livello internazionale, ma al contempo alieno da facili formule rappresentative e stereotipi, che opera nel segno di un percorso difficile, profondo e per questo universale.
28
ottobre 2006
James Brown – Work against Nature/Opus contra Naturam
Dal 28 ottobre al 14 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
L’ARIETE ARTECONTEMPORANEA – VIA D’AZEGLIO
Bologna, Via D'azeglio, 42, (Bologna)
Bologna, Via D'azeglio, 42, (Bologna)
Orario di apertura
feriali 16–20 o su appuntamento
Vernissage
28 Ottobre 2006, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore