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Marco Anelli – Il calcio
mostra del fotografo romano vincitore del premio Fuji Italia 2001 e del premio Canon Giovani Fotografi 2001
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Aspettando i Mondiali di Calcio di giugno 2006, Cinecittàdue Arte Contemporanea presenta la mostra "IL CALCIO", del fotografo romano Marco
Anelli, vincitore del premio Fuji Italia 2001 e del premio Canon Giovani Fotografi 2001.
La mostra, partecipa alla quinta edizione di Fotografia-Festival Internazionale di Roma, e presenta cinquanta fotografie circa, di cui una parte già
esposte quattro anni fa a Milano e una parte assolutamente inedite.
Il Calcio, massima espressione della globalizzazione della nostra epoca, viene letto e trasmesso attraverso le fotografie di Marco Anelli: non più
fenomeno di massa che invade i mezzi di comunicazione, ma come momento di riflessione.
Lo stadio, il pallone, i corpi degli atleti vengono immortalati come frammenti di una realtà aulica ed eroica al tempo stesso.
Marco Anelli è un fotografo la cui ricerca spazia in ambiti diversi, dalla musica all'arte, dall'architettura ai reportage giornalistici. Ha pubblicato libri
come "L'Ombra e la Luce" (Silvana Editoriale 1998), "La Musica Immaginata" (Ed. Motta 2004) e, in occasione del restauro della facciata della
Basilica di San Pietro, insieme a Mimmo Jodice e Olivo Barbieri, "La Pietra e il Tempo" (Silvana Editoriale 2000). Ha esposto in Italia e all'estero e
partecipato a numerosi festival internazionali.
Anelli non si era mai interessato di calcio fino al maggio del 2000, quando l'entusiasmo suscitato a Roma dalla vittoria dello scudetto lo ha spinto a
interrogarsi sulle dinamiche che ogni domenica trascinano centinaia di migliaia di persone negli stadi di tutta Italia.
Il suo lavoro, nato dal desiderio di raccontare il campionato di serie A e i suoi protagonisti, si impone per l'originalità del punto di vista e si discosta
dalla narrazione classica del calcio presentata quotidianamente dai mezzi d'informazione.
Anelli non si ferma all'evento: il gol, il rigore, la punizione, ma è attento alla messa in scena delle passioni, del dolore, della gioia, della gestualità
agonistica.
Con i suoi scatti il fotografo esalta lo sforzo degli atleti come nuovi gladiatori nell'arena e sottolinea la potenza mediatica delle loro gesta, capaci di
trasmettere emozioni a decine di migliaia di tifosi.
La concentrazione e la tensione vissuta dai calciatori durante gli incontri, diventano protagoniste, insieme alla grinta, alla sofferenza nello scontro con
l'avversario, alla gioia dei vincitori contrapposta alla delusione degli sconfitti: istanti in cui il calcio esprime tutta la sua vera essenza.
Le immagini diventano così documento fotografico, strumento di appassionata ricerca e spunto di riflessione sui contenuti sportivi e sui risvolti umani
di questa disciplina.
Dice Giovanna Calvenzi nel catalogo "Come l'entomologo si avvicina all'insetto, così Anelli si avvicina allo stadio. Teorizza il bisogno di verificare le
ragioni della frenesia collettiva, il campo di calcio come teatro nel quale si mettono in scena le umane passioni". Anelli vede infatti lo stadio come
un'arena, in cui i tifosi fuggono dalla loro quotidianità, per trasformarsi e sfogare i loro istinti in modo irrazionale e spesso violento.
Lo sport diviene così, quasi un modo per avvicinarsi al Paradiso o all'Inferno.
La mostra sarà presentata da un pieghevole con testi di Giovanna Calvenzi e Marco Lodoli.
In galleria sarà disponibile il libro fotografico "IL CALCIO" edito da Federico Motta.
Anelli, vincitore del premio Fuji Italia 2001 e del premio Canon Giovani Fotografi 2001.
La mostra, partecipa alla quinta edizione di Fotografia-Festival Internazionale di Roma, e presenta cinquanta fotografie circa, di cui una parte già
esposte quattro anni fa a Milano e una parte assolutamente inedite.
Il Calcio, massima espressione della globalizzazione della nostra epoca, viene letto e trasmesso attraverso le fotografie di Marco Anelli: non più
fenomeno di massa che invade i mezzi di comunicazione, ma come momento di riflessione.
Lo stadio, il pallone, i corpi degli atleti vengono immortalati come frammenti di una realtà aulica ed eroica al tempo stesso.
Marco Anelli è un fotografo la cui ricerca spazia in ambiti diversi, dalla musica all'arte, dall'architettura ai reportage giornalistici. Ha pubblicato libri
come "L'Ombra e la Luce" (Silvana Editoriale 1998), "La Musica Immaginata" (Ed. Motta 2004) e, in occasione del restauro della facciata della
Basilica di San Pietro, insieme a Mimmo Jodice e Olivo Barbieri, "La Pietra e il Tempo" (Silvana Editoriale 2000). Ha esposto in Italia e all'estero e
partecipato a numerosi festival internazionali.
Anelli non si era mai interessato di calcio fino al maggio del 2000, quando l'entusiasmo suscitato a Roma dalla vittoria dello scudetto lo ha spinto a
interrogarsi sulle dinamiche che ogni domenica trascinano centinaia di migliaia di persone negli stadi di tutta Italia.
Il suo lavoro, nato dal desiderio di raccontare il campionato di serie A e i suoi protagonisti, si impone per l'originalità del punto di vista e si discosta
dalla narrazione classica del calcio presentata quotidianamente dai mezzi d'informazione.
Anelli non si ferma all'evento: il gol, il rigore, la punizione, ma è attento alla messa in scena delle passioni, del dolore, della gioia, della gestualità
agonistica.
Con i suoi scatti il fotografo esalta lo sforzo degli atleti come nuovi gladiatori nell'arena e sottolinea la potenza mediatica delle loro gesta, capaci di
trasmettere emozioni a decine di migliaia di tifosi.
La concentrazione e la tensione vissuta dai calciatori durante gli incontri, diventano protagoniste, insieme alla grinta, alla sofferenza nello scontro con
l'avversario, alla gioia dei vincitori contrapposta alla delusione degli sconfitti: istanti in cui il calcio esprime tutta la sua vera essenza.
Le immagini diventano così documento fotografico, strumento di appassionata ricerca e spunto di riflessione sui contenuti sportivi e sui risvolti umani
di questa disciplina.
Dice Giovanna Calvenzi nel catalogo "Come l'entomologo si avvicina all'insetto, così Anelli si avvicina allo stadio. Teorizza il bisogno di verificare le
ragioni della frenesia collettiva, il campo di calcio come teatro nel quale si mettono in scena le umane passioni". Anelli vede infatti lo stadio come
un'arena, in cui i tifosi fuggono dalla loro quotidianità, per trasformarsi e sfogare i loro istinti in modo irrazionale e spesso violento.
Lo sport diviene così, quasi un modo per avvicinarsi al Paradiso o all'Inferno.
La mostra sarà presentata da un pieghevole con testi di Giovanna Calvenzi e Marco Lodoli.
In galleria sarà disponibile il libro fotografico "IL CALCIO" edito da Federico Motta.
06
maggio 2006
Marco Anelli – Il calcio
Dal 06 maggio al 30 luglio 2006
fotografia
Location
CINECITTADUE ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Viale Palmiro Togliatti, 2, (Roma)
Roma, Viale Palmiro Togliatti, 2, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì alla domenica dalle ore 10.30 alle 19.30
Vernissage
6 Maggio 2006, ore 12
Sito web
www.marcoanelli.it
Ufficio stampa
NOVELLA MIRRI
Ufficio stampa
MARIA BONMASSAR
Autore
Curatore