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Mauro Bellucci – Prove Tecniche di Trasmissione
L’esposizione presenta al pubblico dieci tele di dimensioni diverse, realizzate con smalti ad acqua su tela nel 2005, che ben sintetizzano l’esperienza della ricerca artistica di Bellucci
Comunicato stampa
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Giovedì 11 maggio 2006 alle ore 18:30 la galleria Horti Lamiani – Bettivò inaugura la mostra personale di Mauro Bellucci, Prove Tecniche di Trasmissione, a cura di Giorgia Calò.
L’esposizione presenta al pubblico dieci tele di dimensioni diverse, realizzate con smalti ad acqua su tela nel 2005, che ben sintetizzano l’esperienza della ricerca artistica di Bellucci.
Le tele di Mauro Bellucci sono ritratti acquisiti dal medium televisivo e dai cartelloni pubblicitari. Sono opere “partorite” dall’uso e dal consumo che fa l’artista dei linguaggi di comunicazione di massa. Sono volti dal taglio fotografico, decontestualizzati da qualsiasi tipo di azione o movimento che possa riallacciarli alla realtà. Ciò che ne rimane è essenzialmente lo sguardo che tende a “cannibalizzare” il resto della scenografia. Occhi molto grandi, dall’espressione drammaticamente intensa e seria, magnetizzano l’attenzione dello spettatore, assumendo così un atteggiamento voyeuristico in cui è l’immagine a “spiare”.
Nei lavori di Bellucci un fattore determinante è infatti l’uso del colore, elemento fondamentale in tutto il suo percorso artistico.
Sono colori puri, mai mischiati: gialli acidi, verdi intensi, rossi accesi intervallati da un uso frequente del nero che tende a smorzare quello che potrebbe apparire un aspetto ludico del colore impiegato.
Nelle opere di Bellucci l’immagine è fin troppo fissa, non compare alcun movimento, alcuna azione. Ciononostante un filo, chiamato nel gergo cinematografico “interlinea”, percorre il quadro in lunghezza o in larghezza, rivelando l’artificio che caratterizza il mezzo pittorico (così come quello televisivo) e delineando il confine che separa lo spettatore dai personaggi rappresentati.
Ancora una volta, quindi, l’artista si fa carico di un onere estremamente importante: dare vita ad un “dialogo”, surreale ma non impossibile, tra uomo e immagine, una comunicazione alienata e alienante in cui Bellucci è il mediatore.
Mauro Bellucci vive e lavora a Roma, attivo sulla scena artistica dal 1989, ha partecipato a numerose esposizioni collettive e personali.
L’esposizione presenta al pubblico dieci tele di dimensioni diverse, realizzate con smalti ad acqua su tela nel 2005, che ben sintetizzano l’esperienza della ricerca artistica di Bellucci.
Le tele di Mauro Bellucci sono ritratti acquisiti dal medium televisivo e dai cartelloni pubblicitari. Sono opere “partorite” dall’uso e dal consumo che fa l’artista dei linguaggi di comunicazione di massa. Sono volti dal taglio fotografico, decontestualizzati da qualsiasi tipo di azione o movimento che possa riallacciarli alla realtà. Ciò che ne rimane è essenzialmente lo sguardo che tende a “cannibalizzare” il resto della scenografia. Occhi molto grandi, dall’espressione drammaticamente intensa e seria, magnetizzano l’attenzione dello spettatore, assumendo così un atteggiamento voyeuristico in cui è l’immagine a “spiare”.
Nei lavori di Bellucci un fattore determinante è infatti l’uso del colore, elemento fondamentale in tutto il suo percorso artistico.
Sono colori puri, mai mischiati: gialli acidi, verdi intensi, rossi accesi intervallati da un uso frequente del nero che tende a smorzare quello che potrebbe apparire un aspetto ludico del colore impiegato.
Nelle opere di Bellucci l’immagine è fin troppo fissa, non compare alcun movimento, alcuna azione. Ciononostante un filo, chiamato nel gergo cinematografico “interlinea”, percorre il quadro in lunghezza o in larghezza, rivelando l’artificio che caratterizza il mezzo pittorico (così come quello televisivo) e delineando il confine che separa lo spettatore dai personaggi rappresentati.
Ancora una volta, quindi, l’artista si fa carico di un onere estremamente importante: dare vita ad un “dialogo”, surreale ma non impossibile, tra uomo e immagine, una comunicazione alienata e alienante in cui Bellucci è il mediatore.
Mauro Bellucci vive e lavora a Roma, attivo sulla scena artistica dal 1989, ha partecipato a numerose esposizioni collettive e personali.
11
maggio 2006
Mauro Bellucci – Prove Tecniche di Trasmissione
Dall'undici al 29 maggio 2006
arte contemporanea
Location
HORTI LAMIANI BETTIVO’
Roma, Via Giovanni Giolitti, 163, (Roma)
Roma, Via Giovanni Giolitti, 163, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 9-18
Vernissage
11 Maggio 2006, ore 18.30
Autore
Curatore