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Olivo Barbieri – Site Specific_Modena 08
A bordo di un elicottero, sospeso fra trecento e cinquecento piedi di altezza, gioca scherzi ai paesaggi urbani più noti del mondo. Secondo il New York Times è un fotografo capace di guardare la Grande Mela con gli occhi di King Kong e di fotografare Las Vegas come un contemporaneo, straniante, paesaggio egiziano. Così come è in grado di far dialogare fra loro antiche rovine con il moderno contesto urbano circostante, consegnando allo spettatore un ritratto sorprendente e immaginario della metropoli di Roma.
Comunicato stampa
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A bordo di un elicottero, sospeso fra trecento e cinquecento piedi di altezza, gioca scherzi ai paesaggi urbani più noti del mondo.
Secondo il New York Times è un fotografo capace di guardare la Grande Mela con gli occhi di King Kong e di fotografare Las Vegas come un contemporaneo, straniante, paesaggio egiziano. Così come è in grado di far dialogare fra loro antiche rovine con il moderno contesto urbano circostante, consegnando allo spettatore un ritratto sorprendente e immaginario della metropoli di Roma.
Dopo aver realizzato progetti fotografici e film in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all'Europa, dalla Giordania alla Cina, Olivo Barbieri dedica questa volta un progetto alla propria città.
Inaugurerà infatti a Modena, domenica 17 maggio 2009 alle ore 11,30, a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103, la mostra site specific_MODENA 08. L'esposizione, a cura di Angela Vettese, presenta trenta dittici fotografici e due video realizzati per l'occasione. Si tratta di un nuovo omaggio della Galleria Civica di Modena alla città, dopo le mostre Franco Vaccari. Opere 1955-1975 (dicembre 2007 - marzo 2008) e Mimmo Paladino per Modena (settembre 2007 - gennaio 2008).
Organizzata e prodotta dalla Galleria Civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, promossa dagli Assessorati alle Politiche Economiche e alla Cultura del Comune di Modena, la mostra costituisce una nuova tappa del progetto site specific_, iniziato dall'autore nel 2004, un ciclo che ha coinvolto alcune tra le più grandi metropoli mondiali, tra cui Roma, Torino, Montreal, Las Vegas, Los Angeles, Shangai, Amman, New York, e che ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo.
Il progetto consiste in una serie di fotografie di grande formato riprese da un elicottero e di video in HD e film in 35 millimetri. Le immagini sono realizzare con la tecnica della messa a fuoco selettiva, caratteristica tipica della pratica dell'artista negli ultimi anni, che ci restituisce un'immagine totalmente inedita dei luoghi, percepiti come modellini in scala.
La città viene presentata in una veste nuova, come un luogo dove il tessuto urbano originale, la sua struttura e il segno architettonico, assumono la forma di una installazione dalle forti componenti concettuali.
Scrive Olivo Barbieri: "Realizzai la mia prima fotografia aerea da bambino, la prima volta che volai con un piccolo aereo. Da allora però, per molti anni, pochi aerei e poche fotografie. La feci con una macchina fotografica biottica, e per arrivare al finestrino dovetti capovolgerla. Erano poche fotografie in bianco e nero, e ricordo ancora lo stupore del fotografo di quartiere che le sviluppò, quando vide l'immagine della piazza della nostra città. All'epoca era normale sorvolare centri storici a bassa quota, anche se credo che fosse proibito fotografare. Mai come negli ultimi venti anni ci si è preoccupati di raccontare le città, è un'ondata di idee e considerazioni che dall'Europa, dal Nord America, dal Giappone e ora da quasi tutto l'Oriente, ci sommerge ossessivamente. Dall'11 settembre però sembra che quanto prima di allora espresso, abbia perso di incisività. Un velo indeciso si è messo fra i nostri pensieri e il mondo. Con il progetto site specific_, guardo oltre questo velo.
Il mondo è come un'installazione temporanea, strutture e infrastrutture, parte fondante del nostro senso di appartenenza e di identità, viste da lontano, come un grande plastico in scala: la città come alias di se stessa".
site specific_MODENA 08 è realizzato in particolare sulla zona Tempio della città, ed è nato nell'ambito di un progetto di riqualificazione del quartiere. Pensando a questa parte della città come a uno dei quartieri più controversi e al tempo stesso più ricchi di potenzialità, l'autore ha guardato anche ai processi di trasformazione urbana della zona negli ultimi anni, realizzando un doppio filmato. Le proiezioni propongono, da una parte una veduta aerea a colori della città, dall'altra una versione del medesimo film trasformata fino a diventare un'espressione grafica, ritornata disegno, fatta di segni in bianco e nero.
Olivo Barbieri mette in rilievo la struttura architettonica e urbanistica delle zone interessate. Tra queste due visuali, identiche ma diverse, l'una più emotiva e narrativa, l'altra analitica e quasi tesa a diventare una mappa in movimento, si collocano idealmente le immagini fotografiche: dittici o trittici in cui si ingrandisce sempre di più un particolare fino a farci guardare dentro ai palazzi, sui tetti, nelle case, dal ragazzo affacciato al balcone, a coloro che camminano per strada.
Quasi come in un film di Hitchcock il particolare si rivela e si stacca dal suo contesto per farsi protagonista di una storia a se stante.
La città che ne emerge è un luogo fisico precisamente delineato, ma anche il testo dove si incrociano mille storie individuali e misteriose.
La mostra, che resterà allestita fino al prossimo 12 luglio, sarà accompagnata da un catalogo bilingue, con un ricco repertorio di immagini delle opere presentate, testi critici di Antonello Frongia e Angela Vettese.
Nella foto: Olivo Barbieri, site specific_MODENA 08, 2008, (part.)
Note Biografiche
Olivo Barbieri Carpi (MO), 1954. Vive e lavora a Carpi. Frequenta la facoltà di Pedagogia e il D.A.M.S. di Bologna. A partire dal 1971, intensifica il suo interesse per la fotografia, inizialmente concentra la sua ricerca sull'illuminazione artificiale nella città europea e orientale. Dal 1978 espone in numerose mostre in Italia e all’estero. Dal 1989 compie viaggi regolari in Oriente, particolarmente in Cina, nazione di cui studia il repentino cambiamento. Sue opere sono state esposte alla Biennale di Venezia del 1993, 1995 e 1997. Nel 1996 presenta una retrospettiva al Folkwang Museum di Essen.
Dalla metà degli anni Novanta adotta una nuova tecnica fotografica, che gli permette di mantenere a fuoco solo alcuni punti dell'immagine. I paesaggi rappresentati, spesso dall'elicottero, appaiono così come dei plastici, delle sorprendenti e stranianti visioni: Olivo Barbieri sembra chiedersi continuamente, quanta realtà esista nel nostro sistema di vita, o ancora, quanto profondamente la nostra percezione sia atta a comprendere ciò che ci circonda.
Tra le mostre più significative degli ultimi anni, si ricordano quelle al CCA di Montreal nel 2005 e quella al Bloomberg Space di Londra nel 2006, occasioni nelle quali Barbieri ha presentato parti del ciclo site specific_; inoltre nello stesso anno ha partecipato alla mostra di UBS Art Collection, alla Tate Modern di Londra e alla Biennale di Siviglia.
Nel 2008 realizza il progetto TWIY per il Museo di Capodimonte di Napoli e il film site specific_LAS VEGAS 05 è presentato nella mostra Double Down Two Visions of Vegas al SFMOMA (San Francisco Museum of Modern Art).
Tra i libri che hanno segnato le tappe del suo percorso artistico: Virtual Truth (Milano, 2001), site specific_ROMA 04 (Roma, 2004), site specific_LAS VEGAS 05 (Toronto, 2005), The Waterfall Project (2008).
Secondo il New York Times è un fotografo capace di guardare la Grande Mela con gli occhi di King Kong e di fotografare Las Vegas come un contemporaneo, straniante, paesaggio egiziano. Così come è in grado di far dialogare fra loro antiche rovine con il moderno contesto urbano circostante, consegnando allo spettatore un ritratto sorprendente e immaginario della metropoli di Roma.
Dopo aver realizzato progetti fotografici e film in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all'Europa, dalla Giordania alla Cina, Olivo Barbieri dedica questa volta un progetto alla propria città.
Inaugurerà infatti a Modena, domenica 17 maggio 2009 alle ore 11,30, a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103, la mostra site specific_MODENA 08. L'esposizione, a cura di Angela Vettese, presenta trenta dittici fotografici e due video realizzati per l'occasione. Si tratta di un nuovo omaggio della Galleria Civica di Modena alla città, dopo le mostre Franco Vaccari. Opere 1955-1975 (dicembre 2007 - marzo 2008) e Mimmo Paladino per Modena (settembre 2007 - gennaio 2008).
Organizzata e prodotta dalla Galleria Civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, promossa dagli Assessorati alle Politiche Economiche e alla Cultura del Comune di Modena, la mostra costituisce una nuova tappa del progetto site specific_, iniziato dall'autore nel 2004, un ciclo che ha coinvolto alcune tra le più grandi metropoli mondiali, tra cui Roma, Torino, Montreal, Las Vegas, Los Angeles, Shangai, Amman, New York, e che ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo.
Il progetto consiste in una serie di fotografie di grande formato riprese da un elicottero e di video in HD e film in 35 millimetri. Le immagini sono realizzare con la tecnica della messa a fuoco selettiva, caratteristica tipica della pratica dell'artista negli ultimi anni, che ci restituisce un'immagine totalmente inedita dei luoghi, percepiti come modellini in scala.
La città viene presentata in una veste nuova, come un luogo dove il tessuto urbano originale, la sua struttura e il segno architettonico, assumono la forma di una installazione dalle forti componenti concettuali.
Scrive Olivo Barbieri: "Realizzai la mia prima fotografia aerea da bambino, la prima volta che volai con un piccolo aereo. Da allora però, per molti anni, pochi aerei e poche fotografie. La feci con una macchina fotografica biottica, e per arrivare al finestrino dovetti capovolgerla. Erano poche fotografie in bianco e nero, e ricordo ancora lo stupore del fotografo di quartiere che le sviluppò, quando vide l'immagine della piazza della nostra città. All'epoca era normale sorvolare centri storici a bassa quota, anche se credo che fosse proibito fotografare. Mai come negli ultimi venti anni ci si è preoccupati di raccontare le città, è un'ondata di idee e considerazioni che dall'Europa, dal Nord America, dal Giappone e ora da quasi tutto l'Oriente, ci sommerge ossessivamente. Dall'11 settembre però sembra che quanto prima di allora espresso, abbia perso di incisività. Un velo indeciso si è messo fra i nostri pensieri e il mondo. Con il progetto site specific_, guardo oltre questo velo.
Il mondo è come un'installazione temporanea, strutture e infrastrutture, parte fondante del nostro senso di appartenenza e di identità, viste da lontano, come un grande plastico in scala: la città come alias di se stessa".
site specific_MODENA 08 è realizzato in particolare sulla zona Tempio della città, ed è nato nell'ambito di un progetto di riqualificazione del quartiere. Pensando a questa parte della città come a uno dei quartieri più controversi e al tempo stesso più ricchi di potenzialità, l'autore ha guardato anche ai processi di trasformazione urbana della zona negli ultimi anni, realizzando un doppio filmato. Le proiezioni propongono, da una parte una veduta aerea a colori della città, dall'altra una versione del medesimo film trasformata fino a diventare un'espressione grafica, ritornata disegno, fatta di segni in bianco e nero.
Olivo Barbieri mette in rilievo la struttura architettonica e urbanistica delle zone interessate. Tra queste due visuali, identiche ma diverse, l'una più emotiva e narrativa, l'altra analitica e quasi tesa a diventare una mappa in movimento, si collocano idealmente le immagini fotografiche: dittici o trittici in cui si ingrandisce sempre di più un particolare fino a farci guardare dentro ai palazzi, sui tetti, nelle case, dal ragazzo affacciato al balcone, a coloro che camminano per strada.
Quasi come in un film di Hitchcock il particolare si rivela e si stacca dal suo contesto per farsi protagonista di una storia a se stante.
La città che ne emerge è un luogo fisico precisamente delineato, ma anche il testo dove si incrociano mille storie individuali e misteriose.
La mostra, che resterà allestita fino al prossimo 12 luglio, sarà accompagnata da un catalogo bilingue, con un ricco repertorio di immagini delle opere presentate, testi critici di Antonello Frongia e Angela Vettese.
Nella foto: Olivo Barbieri, site specific_MODENA 08, 2008, (part.)
Note Biografiche
Olivo Barbieri Carpi (MO), 1954. Vive e lavora a Carpi. Frequenta la facoltà di Pedagogia e il D.A.M.S. di Bologna. A partire dal 1971, intensifica il suo interesse per la fotografia, inizialmente concentra la sua ricerca sull'illuminazione artificiale nella città europea e orientale. Dal 1978 espone in numerose mostre in Italia e all’estero. Dal 1989 compie viaggi regolari in Oriente, particolarmente in Cina, nazione di cui studia il repentino cambiamento. Sue opere sono state esposte alla Biennale di Venezia del 1993, 1995 e 1997. Nel 1996 presenta una retrospettiva al Folkwang Museum di Essen.
Dalla metà degli anni Novanta adotta una nuova tecnica fotografica, che gli permette di mantenere a fuoco solo alcuni punti dell'immagine. I paesaggi rappresentati, spesso dall'elicottero, appaiono così come dei plastici, delle sorprendenti e stranianti visioni: Olivo Barbieri sembra chiedersi continuamente, quanta realtà esista nel nostro sistema di vita, o ancora, quanto profondamente la nostra percezione sia atta a comprendere ciò che ci circonda.
Tra le mostre più significative degli ultimi anni, si ricordano quelle al CCA di Montreal nel 2005 e quella al Bloomberg Space di Londra nel 2006, occasioni nelle quali Barbieri ha presentato parti del ciclo site specific_; inoltre nello stesso anno ha partecipato alla mostra di UBS Art Collection, alla Tate Modern di Londra e alla Biennale di Siviglia.
Nel 2008 realizza il progetto TWIY per il Museo di Capodimonte di Napoli e il film site specific_LAS VEGAS 05 è presentato nella mostra Double Down Two Visions of Vegas al SFMOMA (San Francisco Museum of Modern Art).
Tra i libri che hanno segnato le tappe del suo percorso artistico: Virtual Truth (Milano, 2001), site specific_ROMA 04 (Roma, 2004), site specific_LAS VEGAS 05 (Toronto, 2005), The Waterfall Project (2008).
17
maggio 2009
Olivo Barbieri – Site Specific_Modena 08
Dal 17 maggio al 18 ottobre 2009
fotografia
Location
GALLERIA CIVICA DI MODENA – PALAZZO SANTA MARGHERITA
Modena, Corso Canalgrande, 103, (Modena)
Modena, Corso Canalgrande, 103, (Modena)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato 10,30-13,00; 16,00-19,30
domenica e festivi 10,30-19,30
lunedì e martedì chiuso. Aperto il 2 giugno
Vernissage
17 Maggio 2009, ore 11.30
Editore
DAMIANI
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore