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Silvio Zampieri – Dal Chiarismo alle Finestre Italiane
oltre quaranta opere dell’artista milanese, che irrompe sulla scena artistica italiana fin dagli anni Settanta, sotto la spinta di un linguaggio pittorico nuovo il “secondo chiarismo”, divenendo una figura miliare nel panorama contemporaneo
Comunicato stampa
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S’inaugura il 15 ottobre la mostra di Silvio Zampieri nello spazio dedicato all’arte nell’Anfiteatro della Cultura al teatro Centrale di Roma. L’esposizione, curata dal Prof. Carlo Franza, riunisce oltre quaranta opere dell’artista milanese, che irrompe sulla scena artistica italiana fin dagli anni Settanta, sotto la spinta di un linguaggio pittorico nuovo il “secondo chiarismo”, divenendo una figura miliare nel panorama contemporaneo.
La mostra rientra nel progetto Belvedere, un percorso artistico internazionale ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza, per portare a Roma, al teatro Centrale, nomi dell’arte contemporanea di grosso rilievo, con lo scopo di mettere in luce gli aspetti più intriganti dell’arte del terzo millennio.
Silvio Zampieri è, come illustra Carlo Franza, un’ “artista tremendamente nuovo, capace di vivere sinceramente la sua ricerca e la sua progettualità tutta luminista e chiarista, innestando tecnica e idealità nel costruire una sua visione dell’arte contemporanea che non tralascia la tradizione, anzi rinnovandola e portandosi verso una pittura morale. Pittura laica e religiosa la sua che tocca il cuore senza sdolcinature, in quanto punta al cuore delle cose, attraverso una germinazione scapigliata e porgendo ad esse una gamma di toni veramente strabiliante. Figure e paesaggi fuoriescono da carte e tele come una leggiadra apparizione. Di non minore interesse il lavoro recente di grafica e disegno, come le “finestre italiane”. E’ la volta di Verona, la sua città, città degli Scaligeri, che rivive in un viaggio attraverso degli “appunti”, liquidamene bruciati nel segno e nel colore. Terra Veneta,Verona città arcana e leopardiana, con Silvio Zampieri rivive paesaggi dell’infanzia quando il confine segnato allo sguardo trasfigura il paesaggio consueto in una luce di fiaba”
Silvio Zampieri nativo di Giovanni Lupatoto, fin da ragazzo ha amato il disegno e lo studio dell’arte antica e moderna. Subito attratto dalla ricerca della luce, dalla sua dissolvenza, dai toni, dallo sfumato, fino a portarsi in quell’area chiarista riproponendone una sua visione tutta personale. Gran conoscitore di tecniche artistiche, si muove con facilità dall’olio al disegno, riservando a quest’ultimo una spiccata propensione. Ha esposto nelle più importanti città italiane (Milano, Tradate, Verona, Darfo Boario Terme, Lanciano, Crema, Modena, ecc.) e straniere (Lugano, Parigi, Nizza, ecc.). Sue opere si trovano in importanti collezioni private e in significativi musei italiani e stranieri, come il M.I.M.A.C. (Museo Internazionale Mariano di Arte Contemporanea) della Fondazione Mons. Tonino Bello. Suoi anche importanti riconoscimenti e premi come il Milano-Europa per la Cultura nel 1996.
La mostra rientra nel progetto Belvedere, un percorso artistico internazionale ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza, per portare a Roma, al teatro Centrale, nomi dell’arte contemporanea di grosso rilievo, con lo scopo di mettere in luce gli aspetti più intriganti dell’arte del terzo millennio.
Silvio Zampieri è, come illustra Carlo Franza, un’ “artista tremendamente nuovo, capace di vivere sinceramente la sua ricerca e la sua progettualità tutta luminista e chiarista, innestando tecnica e idealità nel costruire una sua visione dell’arte contemporanea che non tralascia la tradizione, anzi rinnovandola e portandosi verso una pittura morale. Pittura laica e religiosa la sua che tocca il cuore senza sdolcinature, in quanto punta al cuore delle cose, attraverso una germinazione scapigliata e porgendo ad esse una gamma di toni veramente strabiliante. Figure e paesaggi fuoriescono da carte e tele come una leggiadra apparizione. Di non minore interesse il lavoro recente di grafica e disegno, come le “finestre italiane”. E’ la volta di Verona, la sua città, città degli Scaligeri, che rivive in un viaggio attraverso degli “appunti”, liquidamene bruciati nel segno e nel colore. Terra Veneta,Verona città arcana e leopardiana, con Silvio Zampieri rivive paesaggi dell’infanzia quando il confine segnato allo sguardo trasfigura il paesaggio consueto in una luce di fiaba”
Silvio Zampieri nativo di Giovanni Lupatoto, fin da ragazzo ha amato il disegno e lo studio dell’arte antica e moderna. Subito attratto dalla ricerca della luce, dalla sua dissolvenza, dai toni, dallo sfumato, fino a portarsi in quell’area chiarista riproponendone una sua visione tutta personale. Gran conoscitore di tecniche artistiche, si muove con facilità dall’olio al disegno, riservando a quest’ultimo una spiccata propensione. Ha esposto nelle più importanti città italiane (Milano, Tradate, Verona, Darfo Boario Terme, Lanciano, Crema, Modena, ecc.) e straniere (Lugano, Parigi, Nizza, ecc.). Sue opere si trovano in importanti collezioni private e in significativi musei italiani e stranieri, come il M.I.M.A.C. (Museo Internazionale Mariano di Arte Contemporanea) della Fondazione Mons. Tonino Bello. Suoi anche importanti riconoscimenti e premi come il Milano-Europa per la Cultura nel 1996.
15
ottobre 2005
Silvio Zampieri – Dal Chiarismo alle Finestre Italiane
Dal 15 ottobre 2005 al 13 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
TEATRO RICCARDI
Roma, Via Celsa, 6, (Roma)
Roma, Via Celsa, 6, (Roma)
Orario di apertura
dal giovedì alla domenica 18-00.20
Vernissage
15 Ottobre 2005, ore 19-22
Ufficio stampa
CJ
Autore
Curatore