Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Stefano Mirabella – Estranei in casa propria
La mostra racconta scene di vita quotidiana sia del polpolo Palestinese, sia di quello Israeliano. La maggior parte dei scatti che ritraggono la gente Israeliana, sono stati fatti a Gerusalemme ed Hebron.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“La più alta forma di moralità è sentirsi degli estranei in casa propria” la frase di Adorno sintetizza un principio di tolleranza e condivisione che purtroppo in molti luoghi del mondo è del tutto utopico. Come nei territori Palestinesi, dove attualmente tutti si sentono estranei in casa propria - il Palestinese che ogni giorno deve fare ore di fila ai check point e il colono Israeliano che arriva da chissà dove e prende possesso di insediamenti che dovrà difendere con le proprie armi - ma in maniera completamente opposta da quella auspicata dal filosofo tedesco.
“ESTRANEI IN CASA PROPRIA” - 35 foto in bianco e nero alla Casa della Memoria e della Storia dal 18 dicembre 2009 al 20 gennaio 2010 - è a cura di Stefano Mirabella, il coordinamento organizzativo è stato curato dal Servizio Spazi Culturali della V U.O. del Dipartimento Cultura del Comune di Roma in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
La mostra è frutto di due viaggi (dicembre 2006 e dicembre 2007) nei territori occupati Palestinesi del fotografo romano Stefano Mirabella. I viaggi sono stati organizzati da Gianni Pinnizzotto, direttore dell’agenzia fotografica GRAFFITI, fotografo di fama internazionale, che da qualche anno si dedica, tra le altre cose, alla formazione di giovani aspiranti fotografi. Le foto sono state scattate per lo più a Nablus, Hebron, Ramallah, Gerusalemme e Betlemme. Le fotografie raccontano scene di vita quotidiana sia del polpolo Palestinese sia di quello Israeliano. La maggior parte degli scatti che ritraggono la gente Israeliana sono stati fatti a Gerusalemme ed Hebron.
Hebron è spesso luogo di scontri, perchè i coloni Israeliani e gli abitanti Palestinesi vivono a stretto contatto, più che in ogni altro luogo. Nablus è città surreale, animatissima in alcune zone e devastata dalle incursioni dei tank dell'esercito Israeliano, in altre. Proprio a Nablus Mirabella sente di aver scattato le foto più interessanti, tra le quali una al Check Point della città. Nei check point spesso ci si imbatte in file lunghissime di Palestinesi, che per uscire dalle proprie città o paesi ed entrare in territorio Israeliano sono costretti a sostare in fila anche per alcune ore, a discrezione dei soldati che quel giorno presidiano l'avamposto.
Al di là dell’utopia sulla fine pacifica e veloce del conflitto il lavoro Mirabella apre comunque ad una speranza “in alcune delle persone che ho incontrato e in alcuni dei volti che ho incrociato e ritratto, c’è una luce particolare, uno sguardo illuminato da una voglia di serenità, di pace e di ‘normalità’. E sono proprio questi sguardi, queste persone, che ti permettono di andare via da queste terre non con il cuore in pezzi ma, al contrario, con una gran voglia di tornare presto”
Stefano Mirabella
È nato nel 1973 e vive a Roma, dove lavora nel campo della televisione satellitare da 9 anni. Circa 6 anni fa ha mosso i primi passi nel mondo della fotografia, frequentando diversi corsi presso la Scuola Permanente di Fotografia Graffiti. È tra gli autori del volume fotografico "Children of Holy Land" e della relativa mostra itinerante, frutto di un reportage nei territori occupati Palestinesi. È inoltre, autore di una mostra personale intitolata "Oltre Angkor" realizzata in Cambogia. Partecipa all’edizione del Festival Internazionale di Fotografia nel 2008, con una mostra collettiva organizzata da Graffiti, dal nome "Uno sguardo sulle strade dell’Asia". Adora viaggiare, ama in modo particolare il sud-est asiatico, ha visitato Thailandia, Cambogia, Laos e Birmania. Collabora tuttora con l'agenzia fotografica Graffiti.
“ESTRANEI IN CASA PROPRIA” - 35 foto in bianco e nero alla Casa della Memoria e della Storia dal 18 dicembre 2009 al 20 gennaio 2010 - è a cura di Stefano Mirabella, il coordinamento organizzativo è stato curato dal Servizio Spazi Culturali della V U.O. del Dipartimento Cultura del Comune di Roma in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
La mostra è frutto di due viaggi (dicembre 2006 e dicembre 2007) nei territori occupati Palestinesi del fotografo romano Stefano Mirabella. I viaggi sono stati organizzati da Gianni Pinnizzotto, direttore dell’agenzia fotografica GRAFFITI, fotografo di fama internazionale, che da qualche anno si dedica, tra le altre cose, alla formazione di giovani aspiranti fotografi. Le foto sono state scattate per lo più a Nablus, Hebron, Ramallah, Gerusalemme e Betlemme. Le fotografie raccontano scene di vita quotidiana sia del polpolo Palestinese sia di quello Israeliano. La maggior parte degli scatti che ritraggono la gente Israeliana sono stati fatti a Gerusalemme ed Hebron.
Hebron è spesso luogo di scontri, perchè i coloni Israeliani e gli abitanti Palestinesi vivono a stretto contatto, più che in ogni altro luogo. Nablus è città surreale, animatissima in alcune zone e devastata dalle incursioni dei tank dell'esercito Israeliano, in altre. Proprio a Nablus Mirabella sente di aver scattato le foto più interessanti, tra le quali una al Check Point della città. Nei check point spesso ci si imbatte in file lunghissime di Palestinesi, che per uscire dalle proprie città o paesi ed entrare in territorio Israeliano sono costretti a sostare in fila anche per alcune ore, a discrezione dei soldati che quel giorno presidiano l'avamposto.
Al di là dell’utopia sulla fine pacifica e veloce del conflitto il lavoro Mirabella apre comunque ad una speranza “in alcune delle persone che ho incontrato e in alcuni dei volti che ho incrociato e ritratto, c’è una luce particolare, uno sguardo illuminato da una voglia di serenità, di pace e di ‘normalità’. E sono proprio questi sguardi, queste persone, che ti permettono di andare via da queste terre non con il cuore in pezzi ma, al contrario, con una gran voglia di tornare presto”
Stefano Mirabella
È nato nel 1973 e vive a Roma, dove lavora nel campo della televisione satellitare da 9 anni. Circa 6 anni fa ha mosso i primi passi nel mondo della fotografia, frequentando diversi corsi presso la Scuola Permanente di Fotografia Graffiti. È tra gli autori del volume fotografico "Children of Holy Land" e della relativa mostra itinerante, frutto di un reportage nei territori occupati Palestinesi. È inoltre, autore di una mostra personale intitolata "Oltre Angkor" realizzata in Cambogia. Partecipa all’edizione del Festival Internazionale di Fotografia nel 2008, con una mostra collettiva organizzata da Graffiti, dal nome "Uno sguardo sulle strade dell’Asia". Adora viaggiare, ama in modo particolare il sud-est asiatico, ha visitato Thailandia, Cambogia, Laos e Birmania. Collabora tuttora con l'agenzia fotografica Graffiti.
17
dicembre 2009
Stefano Mirabella – Estranei in casa propria
Dal 17 dicembre 2009 al 20 gennaio 2010
fotografia
Location
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 5, (Roma)
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 5, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 9 – 19, domenica chiuso
Vernissage
17 Dicembre 2009, ore 17.30
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore