Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Tommaso Cascella / Gino Sabatini Odoardi – Tra Terra e Cielo – L’Abruzzo dal cibo al segno
Dalla narrazione popolare alla sublimazione di Tommaso Cascella fino al gesto laico di Gino Sabatini Odoardi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
LA MOSTRA, è un progetto voluto fortemente dal Comune di Pescara, insieme alla
Camera di Commercio di Pescara - Chieti, alla Fondazione PESCARABRUZZO e alla Provincia di
Pescara.
Il fine è fare sistema per promuovere eccellenze del territorio interpretando il tema
dell’Esposizione Universale, NUTRIRE IL PIANETA - ENERGIA PER LA VITA alla luce della
ricca storia antropologica e gastronomica d Abruzzo.
Il tema del cibo, della sua produzione sostenibile e dei significati sociali ed etici che lo
caratterizzano, possano essere interpretati alla luce delle potenti tradizioni popolari del
nostro territorio. La storia delle popolazioni abruzzesi dimostra di avere saputo interpretare,
nel tempo, i principi di sobrietà e di rispetto della terra e del nutrimento che la sapienza
dell’uomo ha saputo ricavarne.
L’allestimento espositivo dal titolo Tra Terra e Cielo - L’Abruzzo dal cibo al segno intende
proporre una interpretazione di alcuni importanti temi offerti dall’EXPO 2015 e declinati
nella recente CARTA DI MILANO, alla luce della storia etnografica e culturale della regione
Abruzzo.
Il percorso espositivo si avvale della moderna tecnica olografica di terza generazione per
amplificare l’impatto emozionale della narrazione. Il video olografico propone come guida
spirituale del percorso espositivo, Sant’Antonio Abate. Santo amato profondamente dalle
popolazioni abruzzesi, è oggetto di un culto profondo e articolato che coinvolge i temi dei cicli
della terra, della produzione e del consumo del cibo. Sant’Antonio presenta una personalità
estremamente ricca, capace di grandi spunti tragici (basti pensare alla sua lotta perenne con
le forze del Male) e spunti popolareschi e divertenti dalla potente simpatia. Il video olografico
lo rappresenta in un monologo sintesi del concept della mostra e forza interpretativa del
percorso espositivo.
Il popolo d’Abruzzo attraverso il suo Santo racconta il suo rapporto faticoso e creativo con la
necessità e la fatica della produzione di cibo.
La figura eclettica di Sant’Antonio Abate appare mediatrice principe del rapporto delle genti
abruzzesi poste tra la Terra, oggetto di dura fatica, che esercita una opprimente attrazione
verso il basso, e il Cielo che sospinge viceversa all’elevazione celeste, capace di mitizzare e
rendere creativo e tollerabile il duro lavoro quotidiano.
Il percorso narrativo propone la rappresentazione dell’unione e della riconciliazione tra
Uomo e Divino, intermediato dal rapporto con la produzione e l’offerta di cibo. Temi
affrontati: Sacralizzazione del cibo, normativizzazione del cibo, condivisione del nutrimento
con il Divino. L’ologramma sarà inserito in un cubo bianco.
LA SUBLIMAZIONE NELLA PITTURA DI TOMMASO CASCELLA (1890-1968)
Saranno presentate quattro grandi tele del 1912 di Tommaso Cascella e diversi
disegni/bozzetti progettuali.
I tempi esistenziali delle genti d’Abruzzo, scanditi dalla fatica del lavoro e da riti celebrativi di
passaggio vengono presentati attraverso l’emozione contenuta e quasi segreta di immagini
fantasticate: le opere pittoriche e plastiche di Tommaso Cascella presentano la vita contadina
in una dimensione straniata in cui lo spazio memoria colore e forma sono sospesi, eppure
conservano concretezza quasi tattile. La fatica dell’esistenza viene interpretata e rigenerata
attraverso la pura sensibilità poetica.
IL GESTO LAICO DI GINO SABATINI ODOARDI (1968)
Un grande cubo bianco (mt 4x4) ritaglia lo spazio e il tempo e rappresenta l’evoluzione del
percorso narrativo iniziato dal monologo del Santo.
All’interno del cubo il segno interpretativo dell’artista Gino Sabatini Odoardi proporrà,
attraverso le tecniche e gli strumenti semantici dell’arte concettuale, una visione laica del
rapporto delle genti d’Abruzzo con la devozione come strumento privilegiato di sublimazione.
Il complesso rapporto tra adorazione popolare e dogma della sacralità saranno condensati
nell’installazione “Senza titolo con Santo” 2015.
Camera di Commercio di Pescara - Chieti, alla Fondazione PESCARABRUZZO e alla Provincia di
Pescara.
Il fine è fare sistema per promuovere eccellenze del territorio interpretando il tema
dell’Esposizione Universale, NUTRIRE IL PIANETA - ENERGIA PER LA VITA alla luce della
ricca storia antropologica e gastronomica d Abruzzo.
Il tema del cibo, della sua produzione sostenibile e dei significati sociali ed etici che lo
caratterizzano, possano essere interpretati alla luce delle potenti tradizioni popolari del
nostro territorio. La storia delle popolazioni abruzzesi dimostra di avere saputo interpretare,
nel tempo, i principi di sobrietà e di rispetto della terra e del nutrimento che la sapienza
dell’uomo ha saputo ricavarne.
L’allestimento espositivo dal titolo Tra Terra e Cielo - L’Abruzzo dal cibo al segno intende
proporre una interpretazione di alcuni importanti temi offerti dall’EXPO 2015 e declinati
nella recente CARTA DI MILANO, alla luce della storia etnografica e culturale della regione
Abruzzo.
Il percorso espositivo si avvale della moderna tecnica olografica di terza generazione per
amplificare l’impatto emozionale della narrazione. Il video olografico propone come guida
spirituale del percorso espositivo, Sant’Antonio Abate. Santo amato profondamente dalle
popolazioni abruzzesi, è oggetto di un culto profondo e articolato che coinvolge i temi dei cicli
della terra, della produzione e del consumo del cibo. Sant’Antonio presenta una personalità
estremamente ricca, capace di grandi spunti tragici (basti pensare alla sua lotta perenne con
le forze del Male) e spunti popolareschi e divertenti dalla potente simpatia. Il video olografico
lo rappresenta in un monologo sintesi del concept della mostra e forza interpretativa del
percorso espositivo.
Il popolo d’Abruzzo attraverso il suo Santo racconta il suo rapporto faticoso e creativo con la
necessità e la fatica della produzione di cibo.
La figura eclettica di Sant’Antonio Abate appare mediatrice principe del rapporto delle genti
abruzzesi poste tra la Terra, oggetto di dura fatica, che esercita una opprimente attrazione
verso il basso, e il Cielo che sospinge viceversa all’elevazione celeste, capace di mitizzare e
rendere creativo e tollerabile il duro lavoro quotidiano.
Il percorso narrativo propone la rappresentazione dell’unione e della riconciliazione tra
Uomo e Divino, intermediato dal rapporto con la produzione e l’offerta di cibo. Temi
affrontati: Sacralizzazione del cibo, normativizzazione del cibo, condivisione del nutrimento
con il Divino. L’ologramma sarà inserito in un cubo bianco.
LA SUBLIMAZIONE NELLA PITTURA DI TOMMASO CASCELLA (1890-1968)
Saranno presentate quattro grandi tele del 1912 di Tommaso Cascella e diversi
disegni/bozzetti progettuali.
I tempi esistenziali delle genti d’Abruzzo, scanditi dalla fatica del lavoro e da riti celebrativi di
passaggio vengono presentati attraverso l’emozione contenuta e quasi segreta di immagini
fantasticate: le opere pittoriche e plastiche di Tommaso Cascella presentano la vita contadina
in una dimensione straniata in cui lo spazio memoria colore e forma sono sospesi, eppure
conservano concretezza quasi tattile. La fatica dell’esistenza viene interpretata e rigenerata
attraverso la pura sensibilità poetica.
IL GESTO LAICO DI GINO SABATINI ODOARDI (1968)
Un grande cubo bianco (mt 4x4) ritaglia lo spazio e il tempo e rappresenta l’evoluzione del
percorso narrativo iniziato dal monologo del Santo.
All’interno del cubo il segno interpretativo dell’artista Gino Sabatini Odoardi proporrà,
attraverso le tecniche e gli strumenti semantici dell’arte concettuale, una visione laica del
rapporto delle genti d’Abruzzo con la devozione come strumento privilegiato di sublimazione.
Il complesso rapporto tra adorazione popolare e dogma della sacralità saranno condensati
nell’installazione “Senza titolo con Santo” 2015.
17
luglio 2015
Tommaso Cascella / Gino Sabatini Odoardi – Tra Terra e Cielo – L’Abruzzo dal cibo al segno
Dal 17 al 28 luglio 2015
arte contemporanea
Location
AURUM
Pescara, Via Francesco Ferdinando D'avalos, (Pescara)
Pescara, Via Francesco Ferdinando D'avalos, (Pescara)
Vernissage
17 Luglio 2015, ore 18 Sala D’Annunzio
Autore
Curatore