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What ever happened to italian architecture?
Primo di una serie di appuntamenti a scadenza biennale che mirano ad esplorare intersezioni e sovrapposizioni produttive tra arte, architettura e design, questo simposio della durata di due giorni unirà le voci di emergenti e affermati per discutere lo stato dell’architettura italiana.
Comunicato stampa
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Depart Foundation e l’Istituto Svizzero di Roma (ISR) presentano
WHAT EVER HAPPENED TO ITALIAN ARCHITECTURE?
Critical Positions on the Past , the Present, and the Future
Un simposio presso l’Istituto Svizzero di Roma, 15 – 16 Ottobre, 2010,
a cura di Reto Geiser
Primo di una serie di appuntamenti a scadenza biennale che mirano ad esplorare intersezioni e sovrapposizioni produttive tra arte, architettura e design, questo simposio della durata di due giorni unirà le voci di emergenti e affermati per discutere lo stato dell’architettura italiana.
Nella seconda metà del ventesimo secolo, figure individuali come Aldo Rossi, Vittorio Gregotti e Manfredo Tafuri, o studi di collaborazione come Archizoom e Superstudio, hanno non solo modellato la cultura architettonica in Italia, ma hanno anche assunto una posizione di rilievo nel dibattito internazionale. L’architettura italiana scompare gradualmente dal centro dell’attenzione quando forme di costruire guidate da un’ottica commerciale iniziano a rimpiazzare i manifesti motivati da idee politiche e le ardite visioni architettoniche con l’avvento del Postmodernismo.
Come si è sviluppata l’architettura italiana da quel momento? Che cosa significa oggi l’architettura italiana? Qual è il contesto in cui attualmente si produce architettura in Italia?
Parte intrinseca di ogni società, l’architettura funziona come indicatore delle condizioni politiche, economiche e culturali, come anche delle loro trasformazioni nel tempo. È di conseguenza un obiettivo del simposio considerare la produzione architettonica in Italia e il ruolo dell’architetto in relazione ad un contesto socio-culturale più ampio. Architetti, storici dell’architettura e critici italiani e stranieri, si incontreranno all’Istituto Svizzero di Roma (ISR) per presentare e discutere le loro posizioni intellettuali e i loro approcci pratici verso l’architettura italiana dal passato al presente.
Alberto Alessi, Sandy Attia, Pippo Ciorra, Fabrizio Gallanti, Francesco Garofalo, Filip Geerts, Joseph Grima,Mark Lee, Elli Mosayebi, Matteo Scagnol, Paolo Scrivano,Martino Stierli, Pier Paolo Tamburelli e Mark Wasiuta guarderanno agli ultimi sessant’anni dell’architettura italiana, considerando gli sviluppi e le posizioni contemporanei con lo scopo di dibattere sulle possibilità future.
La prima parte del simposio sarà dedicata a iniziative straordinarie, istituzioni e progetti che si sono sviluppati dall’inizio alla fine del ventesimo secolo. La seconda parte offrirà una piattaforma per discutere sul lavoro di voci emergenti nell’architettura italiana. In una tavola rotonda di discussione infine, i partecipanti inquadreranno il loro dibattito in un contesto storico e internazionale più vasto, comparando la produzione architettonica italiana attuale agli sviluppi globali. Dal tracciare le caratteristiche socio-politiche e culturali dell’architettura contemporanea italiana, allo scoprire le realtà politiche che servono da sfondo alla produzione culturale del paese, il fine di questi due giorni di simposio è incoraggiare il dibattito critico e consentire un aperto scambio sulla cultura architettonica contemporanea in Italia.
WHAT EVER HAPPENED TO ITALIAN ARCHITECTURE?
Critical Positions on the Past , the Present, and the Future
Un simposio presso l’Istituto Svizzero di Roma, 15 – 16 Ottobre, 2010,
a cura di Reto Geiser
Primo di una serie di appuntamenti a scadenza biennale che mirano ad esplorare intersezioni e sovrapposizioni produttive tra arte, architettura e design, questo simposio della durata di due giorni unirà le voci di emergenti e affermati per discutere lo stato dell’architettura italiana.
Nella seconda metà del ventesimo secolo, figure individuali come Aldo Rossi, Vittorio Gregotti e Manfredo Tafuri, o studi di collaborazione come Archizoom e Superstudio, hanno non solo modellato la cultura architettonica in Italia, ma hanno anche assunto una posizione di rilievo nel dibattito internazionale. L’architettura italiana scompare gradualmente dal centro dell’attenzione quando forme di costruire guidate da un’ottica commerciale iniziano a rimpiazzare i manifesti motivati da idee politiche e le ardite visioni architettoniche con l’avvento del Postmodernismo.
Come si è sviluppata l’architettura italiana da quel momento? Che cosa significa oggi l’architettura italiana? Qual è il contesto in cui attualmente si produce architettura in Italia?
Parte intrinseca di ogni società, l’architettura funziona come indicatore delle condizioni politiche, economiche e culturali, come anche delle loro trasformazioni nel tempo. È di conseguenza un obiettivo del simposio considerare la produzione architettonica in Italia e il ruolo dell’architetto in relazione ad un contesto socio-culturale più ampio. Architetti, storici dell’architettura e critici italiani e stranieri, si incontreranno all’Istituto Svizzero di Roma (ISR) per presentare e discutere le loro posizioni intellettuali e i loro approcci pratici verso l’architettura italiana dal passato al presente.
Alberto Alessi, Sandy Attia, Pippo Ciorra, Fabrizio Gallanti, Francesco Garofalo, Filip Geerts, Joseph Grima,Mark Lee, Elli Mosayebi, Matteo Scagnol, Paolo Scrivano,Martino Stierli, Pier Paolo Tamburelli e Mark Wasiuta guarderanno agli ultimi sessant’anni dell’architettura italiana, considerando gli sviluppi e le posizioni contemporanei con lo scopo di dibattere sulle possibilità future.
La prima parte del simposio sarà dedicata a iniziative straordinarie, istituzioni e progetti che si sono sviluppati dall’inizio alla fine del ventesimo secolo. La seconda parte offrirà una piattaforma per discutere sul lavoro di voci emergenti nell’architettura italiana. In una tavola rotonda di discussione infine, i partecipanti inquadreranno il loro dibattito in un contesto storico e internazionale più vasto, comparando la produzione architettonica italiana attuale agli sviluppi globali. Dal tracciare le caratteristiche socio-politiche e culturali dell’architettura contemporanea italiana, allo scoprire le realtà politiche che servono da sfondo alla produzione culturale del paese, il fine di questi due giorni di simposio è incoraggiare il dibattito critico e consentire un aperto scambio sulla cultura architettonica contemporanea in Italia.
15
ottobre 2010
What ever happened to italian architecture?
Dal 15 al 16 ottobre 2010
incontro - conferenza
Location
ISTITUTO SVIZZERO DI ROMA
Roma, Via Ludovisi, 48, (Roma)
Roma, Via Ludovisi, 48, (Roma)
Ufficio stampa
ELENA BARI - NEWRELEASE
Curatore