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C’è un filo che riunisce persone e luoghi, idee, parole e culture. È un filo tanto intricato quanto sottile e, certe volte, si tende fino al punto di lacerarsi. Ma a seguirne la trama e a tentare di sanarlo, è stata Daniela Papadia, per Il Filo dell’Alleanza, opera composta da sei arazzi che sarà presentata martedì, 9 ottobre, alle 18, a Palazzo Belmonte Riso di Palermo.
Per la realizzazione del progetto, promosso dall’Associazione WISH-World International Sicilian Heritage, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sono stati coinvolti sei gruppi di donne palestinesi, israeliane, beduine e drus, del movimento Women Wage Peace, che insieme alla scuola di moda a Rehovot di Letizia Della Rocca hanno incontrato la ricamatrice Michal Avvisar, divenuta la coordinatrice di questo lavoro collettivo, condiviso, al di là dei conflitti.
«Il processo creativo dell’arte insieme alla scienza può, infatti, favorire il cambiamento, la crescita personale, e il rispetto delle differenze culturali e religiose. Il Filo dell’Alleanza rappresenta un mezzo, una via per intrecciare relazioni che rigettano la discriminazione, l’esclusione e la violenza. Facendo interagire insieme gli individui si portano contenuti simbolici carichi di significati adeguati alla giusta percezione di sé e dell’altro», ha dichiarato Papadia.
L’intero progetto è stato raccontato dal regista Francesco Miccichè in un documentario, prodotto dall’Istituto Luce e da Reporter, che sarà proiettato in occasione della presentazione del 9 ottobre.